La voce dei lettori
CONSEGUENZE DISASTROSE SUI RISARCIMENTI DOVUTI DAL VETTORE
Nel silenzio degli organi di stampa e dei sindacati di categoria agricoli, la tesimonianza di Felice Modica
11 marzo 2006 | T N
Caro direttore,
nel silenzio degli organi di stampa e dei nostri sindacati di categoria, Le segnalo il decreto legislativo del 21.11.05, pubblicato sulla gazzetta del 9 gennaio 06, avente per oggetto il "riassetto normativo dell'attività di autotrasportatore di merci per conto terzi". Si tratta di un provvedimento varato nell'ultimo scorcio di legislatura, tutto lascia pensare, a tenebre alte. Come s'addice alle cattive azioni (purtroppo prevedo che il prossimo Parlamento sia ancora peggiore...). Dunque, all'art. 10, il suddetto provvedimento sancisce che, nei trasporti nazionali, il risarcimento dovuto dal vettore in caso di rottura, danneggiamento o smarrimento di quanto trasportato, non possa superare la ridicola cifra di 1 euro per kg di peso lordo. Prima,il vettore era tenuto a risarcire ⬠6,20 al kg. Il risarcimento di ⬠8,33 al kg è rimasto invece invariato per i trasporti internazionali. Le conseguenze di questa novità sono disastrose. Nel mio piccolo, nei primi dieci giorni dalla ! sua entrata in vigore, ho subito un danno di ⬠200,00, a fronte del quale il trasportatore "risponderebbe" con una diecina scarsa di euro. Cui prodest? Ai trasportatori e, principalmente, alle assicurazioni. Non credo sia troppo fantapolitico immaginare pressioni in Parlamento da parte della categoria per l'approvazione di questa norma. Adesso, è anche difficile trovare una adeguata copertura assicurativa. Tutte le compagnie da me consultate, oltre a costi elevati, prevedono infatti una franchigia che, di fatto, rende impossibili le piccole spedizioni, voce non trascurabile nel bilancio delle aziende. Davvero piove sempre sul bagnato. Trovo molto demoralizzante il silenzio sull'argomento. Un caro saluto,
Felice Modica
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