La voce dei lettori 27/07/2016

Etichetta, Sian, Scia. Facendo imbottigliare il proprio olio dal frantoio è tutto più semplice

Sempre più persone vogliono vendere in proprio l'olio extra vergine d'oliva prodotto dalle proprie piante. E' il caso del nostro lettore Stefano Verzini che si chiede: “è possibile stoccarlo presso un locale della propria abitazione?”


Buonasera,

vi contatto per avere maggiori informazioni in merito allo stoccaggio e alla vendita di olio d’oliva. Ho partita Iva e ho in affitto alcuni appezzamenti di olivi. Solitamente conferisco le mie olive presso il frantoio più vicino ai miei appezzamenti. Nel caso in cui trovassi un accordo con il frantoio per farmi imbottigliare l’olio prodotto che documentazione e autorizzazioni dovrei fornire per poter vendere regolarmente il mio olio?
So che è necessario stoccare il prodotto in un locale con precisi prerequisiti. E’ possibile stoccarlo presso un locale della propria abitazione?

Ringraziandovi fin da ora per la vostra gentile cortesia colgo l’occasione per porgervi i miei più cordiali saluti.

Verzini Stefano

 

Buongiorno Sig. Verzini,

essendo già in possesso di partita Iva gli adempimenti a suo carico sarebbero davvero minimi.

Facendo imbottigliare l'olio da un terzo, come il frantoio, non dovrà iscriversi al registro Sian né effettuare le registrazioni.
Nel caso dell'etichetta è consigliabile utilizzare la seguente dicitura: “prodotto da Azienda agricola Verzini, indirizzo e imbottigliato presso Frantoio XXX, indirizzo”. In alternativa potrà non indicare alcuna dicitura e mettere solo ed esclusivamente: “Azienda agricola Verzini, indirizzo”

Ovviamente, in ragione del volume d'affari generato, dovrà scegliere con il suo commercialista di fiducia il profilo fiscale più adatto alle sue esigenze.

Per quanto riguarda lo stoccaggio dell'olio, trattandosi di prodotto già imbottigliato, i requisiti per il locale di deposito, sito dove desidera ma non ad uso promiscuo (tipo cantina di casa + locale di stoccaggio olio), sono minimi riguardando essenzialmente l'areazione e la possibilità di lavare pavimenti e pareti. Si tratta, cioè, di requisiti igenico-sanitari standard che potrà facilmente verificare presso la sua Asl. A questo punto dovrà effettuare una Scia (segnalazione certificata di inizio attività) da consegnare al suo Comune. Nei moduli dovrà indicare le caratteristiche e l'ubicazione del locale di stoccaggio dell'olio imbottigliato. Di solito viene anche richiesta una planimetria da allegare.

Seguiti questi passaggi non dovrà far altro che procedere alla commercializzazione del suo extra vergine.
Buon lavoro

R.T.

di T N