La voce dei lettori 12/02/2015

Quali varietà per il superintensivo in Puglia?

Volendo provare piantare due ettari di olivi superintensivi, in luoghi soggetti facilmente a funghi come il cicloconio o la lebbra dell'olivo, cosa è meglio piantare? Ci chiede Daniele Cosma. Affidarsi alle collaudate varietà spagnole e greche già presenti sul territorio?


Gentili signori,

chi vi scrive è un olivicoltore che lavora in una zona posta a confine tra le province di Taranto Lecce e Brindisi, possiede circa una ventina di ettari di olive e vorrebbe provare ad impiantare un paio di ettari di olivi superintensivi. Ho già visto diversi impianti nella zona e letto qualcosa a riguardo delle varietà spagnole e greche presenti nel territorio.

Mi sapreste dire se sono state fatte sperimentazioni sulla varietà Tosca che viene venduta da il Vivaio Sonnoli?

Pensate che alla mia latitudine, con inverni mai troppo freddi e da qualche anno anche abbastanza piovosi, possa essere sconsigliato impiantare queste olive? Mi suggeriscono da più parti che queste coltivazioni, sono soggette facilmente ai funghi come il cicloconio o la lebbra dell'olivo.

Mi sapreste indicare un riferimento con il quale confrontarmi e che riuscisse a rispondere alle mie domande?

Spero riusciate a leggere la presente e rispondermi a breve.

Intanto colgo l'occasione per salutarvi e porgere i miei più sinceri complimenti per il sito.
In fede

Daniele Cosma

 

Egr. Sig. Cosma,

tra i più attivi nello sperimentare gli impianti superintensivi in Puglia segnaliamo il Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali dell'Università di Bari.

Anche recentemente i ricercatori baresi hanno prodotto un lavoro scientifico che ha confrontato 8 differenti cultivar per 6 anni. Arbequina e Arbosana, ovvero le varietà iberiche, hanno manifestato le migliori performance. L'italiana Fs 17 ha manifestato i migliori risultati di produzione cumulata ma una limitazione circa l'accrescimento della chioma. Coratina e Urano hanno manifestato valori intermedi.

Non abbiamo trovato riscontri specifici per quanto riguarda la varietà Tosca, ragion per cui ci siamo rivolti direttamente al vivaista per soddisfare le sue legittime curiosità.
Cordiali saluti

Redazione Tecnica Teatro Naturale

 

Gentile Sig. Cosma,

gli impianti intensivi realizzati con la varietà Tosca 07 sono relativamente recenti e, ad oggi, nessun olivicoltore ci ha segnalato problemi fungini o causati da altri patogeni.  La varietà Tosca 07 consente la meccanizzazione di tutte le operazioni colturali con macchine che lavorano in continuo, con  notevole abbattimento dei costi colturali. Poichè il sesto di impianto è molto stretto, dopo le operazioni di raccolta e potatura è opportuno trattare le piante con il rame, al fine di evitare attacchi patogeni.

Prove sperimentali hanno dimostrato che Tosca 07 consente un risparmio di acqua  per l'irrigazione del 30 - 35% ed è resistente a 5 ceppi di Verticillosi; inoltre abbiamo riscontrato la capacità della varietà a resistere in ambienti umidi. Ricordiamo, tuttavia, che è importante una corretta regimazione delle acque per evitare ristagni idrici e/o marciumi radicali.
Per tutte queste caratteristiche riteniamo che la varietà Tosca 07 possa essere piantata in ambienti piovosi e non troppo freddi.

Grazie e buon lavoro,

Elena Sonnoli

di T N