La voce dei lettori 06/02/2015

Il Consiglio oleicolo internazionale continuerà ad esistere

Il Consiglio oleicolo internazionale continuerà ad esistere

In una lettera di replica a recenti articoli su Teatro Naturale, dopo la sessione straordinaria del 4-5 febbraio, il direttore esecutivo, Jean-Louis Barjol, traccia l'attività svolta e i progetti per il 2015 riconoscendo che il Coi “sta vivendo un momento particolarmente importante della sua vita”


Egregio Signor Direttore,
allegato alla presente potrà trovare la mia risposta relativa all'articolo pubblicato il 29 gennaio in Teatro Naturale.
Le chiedo gentilmente di pubblicarla nella sua rivista per poter esercitare in questo modo il mio diritto di replica.
Voglia accettare, Signor Direttore, l'espressione della mia considerazione.

Jean-Louis Barjol
Direttore esecutivo del COI (Consiglio oleicolo internazionale)

Mi piacerebbe poter chiarire alcuni aspetti in relazione agli ultimi articoli pubblicati da Teatro Naturale sul Consiglio Oleicolo Internazionale. Forse la mancanza d'informazione o l'applicazione di criteri di giudizio non avallati da una conoscenza adeguata della situazione, fanno sì che si diffondano notizie che mancano di obiettività e che non corrispondono alla realtà.

In primo luogo vorrei precisare che non mi è mai stato impedito rispondere alla corrispondenza. La decisione presa dai Membri alla 102a sessione è stata applicata in ogni momento e non ho mai cessato di esercitare il mio ruolo di Direttore Esecutivo.

Chi conosce il COI sa perfettamente che l‘Organismo del quale ho l'onore d'essere il Direttore Esecutivo, sta vivendo un momento particolarmente importante della sua vita.

I Paesi Membri stanno cercando un consenso che porti al rinnovo dell'Accordo Internazionale sull'olio d'oliva e sulle olive da tavola. Tale Accordo traccerà le linee guida per il futuro del mondo olivicolo e, conseguentemente, costruirà le fondamenta sulle quali si baseranno tutte le attività del Consiglio Oleicolo Internazionale.

Quarantaquattro paesi (dei quali 28 appartenenti alla UE) stanno in questo momento lavorando affinché si giunga ad un accordo che sia equo per tutti e dove tutti possano riconoscersi. E' un lavoro complesso non c'è dubbio, ma tale attività non incide in nessun modo su quelle che sono le azioni ed i lavori che il COI realizzerà nel 2015 a beneficio dei propri Paesi Membri.

Effettivamente, questa situazione di carattere strettamente politico non impedisce al COI di continuare in quelle che sono le sue attività e di giustificare la sua utilità rafforzando la sua presenza nello scenario olivicolo mondiale.

Di fatto, tutte le Unità del COI stanno lavorando per portare a compimento gli obiettivi fissati dai Membri per il 2015 in occasione della 102a sessione.

Solo per citare alcune di queste attività, mi permetto ricordare quelle relative agli aspetti tecnici di ricerca e sviluppo e ambiente. Il 3 febbraio è stato presentato alla UE una proposta di progetto alla quale hanno aderito ben 21 paesi produttori nell'obiettivo di conoscere l‘adattabilità dell‘olivo al cambio climatico. Tema senza ombra di dubbio di rilevante importanza e che sarà il punto di riferimento per l'olivicoltura del futuro.

In questi anni sono state create 22 collezioni nazionali di riferimento per il COI e 3 collezioni internazionali per la preservazione e lo studio della biodiversità della specie Olea europea.

Oltre 1000 varietà d'olivo verranno conservate nelle menzionate collezioni internazionali, garantendo in questo modo la protezione della variabilità genetica dell'olivo. E già in esecuzione da settembre 2013 un progetto in 4 paesi per la costituzione di vivai pilota, che renderà disponibili per il settore piante garantite geneticamente e sanitariamente. Il seguito di questo progetto (creato in seno ai COI e finanziato dal Fondo Comune per i prodotti di Base) da parte del Segretariato Esecutivo, garantisce la buona esecuzione delle attività e la diffusione dei risultati ottenuti.

Inoltre, nel 2015 si terranno due importanti seminari, uno relativo alle nuove tecniche di produzione di piante d'olivo e l'aitro inerente l'olio d'oliva e il cambio climatico. In quest'ultimo seminario verrà presentato un programma informatico attraverso il quale l’utilizzatore potrà calcolare l'impronta carbonica ed il potenziale che ha l'olivo di captare la CO2 (nella biomassa e nei terreno).

Continueranno le importanti attività riferite alla Chimica olivicola, e i differenti gruppi di lavoro si riuniranno in 2015 per studiare la composizione degli oli d'oliva e l'identificazione varietale, la valutazione organolettica degli oli di oliva vergini e l‘armonizzazione dei panel di degustazione cosi come i nuovi metodi di analisi, ecc.

In questa 23a sessione straordinaria, sono stati adottate nuove norme e vari documenti in sostegno ai dibattito previsto in seno al Codex la settimana prossima.
Continueranno anche le attività di formazione con l'organizzazione di corsi e seminari a livello nazionale e internazionale, tali come quello per i capi panel d'assaggio delle olive da mensa, per il controllo integrato e per l'utilizzo dei sottoprodotti.

L'Unità di Economia continuerà il suo lavoro di monitoraggio del mercato pubblicando ogni mese una newsletter in 3 lingue che è seguita dall’intera filiera olivicola. I lavori dei suoi due gruppi di esperti in statistiche e per lo studio dei costi di produzione sono già molto avanzati.

In materia di promozione il COI sta lavorando su un programma di attività in Giappone e ha appena concluso una campagna di 2 anni in Brasile dove sono stati ottenuti dei risultati molto positivi. Inoltre il COI ha presentato alcuni mesi fa la nuova versione digitale della sua rivista Olivae in 5 lingue e prosegue il suo programma di sovvenzioni ad attività promozionali organizzate a livello nazionale da parte dei Paesi Membri o delle associazioni firmatarie della Convenzione di auto
controllo.

Naturalmente è dovere del Segretariato Esecutivo diffondere queste informazioni ai Paesi Membri con i quali è in stretto contatto. Ritengo per tanto più rilevante comunicare sull'olio d'oliva e i suoi benefici che sulla mia conferma alla direzione esecutiva del COI. Da 15 mesi il COI realizza un lavoro molto importante di monitoraggio della stampa internazionale sui prodotti dell'olivo, la nutrizione, la dieta mediterranea, nella nostra rivista stampa digitale Olive News (sulla quale pubblichiamo quasi tutti giorni gli articoli di Teatro Naturale dandole una visibilità ancora più grande).

Il Segretariato Esecutivo del Consiglio Oleicolo Internazionale s'impegna affinché queste attività vengano realizzate nel migliore dei modi e diano il giusto beneficio ai Paesi Membri e a tutti gli attori della filiera che ne riconoscono sempre l'efficacia e l’utilità.

Non c'è da inquietarsi dunque: la sopravvivenza del COI è assicurata dall'importanza che rivestono l'insieme di queste attività, e su questo argomento credo che non ci siano dubbi, e dal sostegno della stragrande maggioranza dei Paesi Membri. Il Consiglio oleicolo internazionale continuerà per tanto ad occuparsi del settore dell'olio d'oliva, come d‘altra parte ha sempre fatto.

di T N