La voce dei lettori
Cosa fare per imbottigliare il proprio olio extra vergine d'oliva?
A quale ente rivolgersi per svolgere l'attività “nel pieno rispetto delle norme vigenti in materia di commercializzazione dell'olio”? La richiesta di Leonardo Fornario della Puglia
01 ottobre 2014 | T N
Gent.mo Dott. Grimelli,
sono Leonardo Fornario della Puglia, sono iscritto alle news di TeatroNaturale (ottimo strumento di informazione).
La presente per informarla che ho intenzione di commercializzare olio extra vergine di oliva e di farlo con un marchio-etichetta personale facendomi confezionare olio dal frantoio con il quale stipulo l'accordo.
Le chiedo informazioni a riguardo e cioè a quale ente (oleario) devo rivolgermi per avere l'autorizzazione per svolgere questo lavoro nel pieno rispetto delle norme vigenti in materia di commercializzazione dell'olio.
A sua completa disposizione per ulteriori informazioni ed in attesa di un riscontro.
Cordialmente
Leonardo Fornario
Buongiorno Sig. Fornario,
per commercializzare il suo olio deve essere prima di tutto in possesso di partita Iva. In caso di un volume d'affari inferiore ai 7000 euro l'anno la tenuta dei registri contabili e gli adempimenti burocratici sono molto snelli, anche se richiedono un minimo di dimestichezza con moduli e computer oppure l'assistenza di un commercialista o di un centro per l'assistenza fiscale in agricoltura (CAF).
Una volta in possesso di partita Iva potrà iniziare a farsi fatturare dal frantoio i costi per lo stoccaggio temporaneo e l'imbottigliamento, portando a casa, mi raccomando che sia correttamente inserito in fattura, solo le bottiglie preconfezionate, complete di etichette (escluso ovviamente l'autoconsumo nella misura massima di 200 kg/anno). Non può portare a casa le sole bottiglie riempite e chiuse, applicando lei l'etichetta, altrimenti l'imbottigliamento non risulterà completato. La bottiglie dovranno essere sigillate e pronte all'acquisto, similmente a quelle che trova sugli scaffali del supermercato. In questo modo sarà anche esentato dalla tenuta del registro Sian.
L'etichetta dovrà rispondere a tutti i requisiti di legge, ivi compreso il prossimo regolamento 1169/2011 che diverrà applicativo il 13 dicembre 2014. Mi raccomando che sull'etichetta compaia: prodotto da: suo nome (o denominazione sua ditta) e indirizzo; confezionato presso: indirizzo completo del frantoio dove ha fatto imbottigliare l'olio.
Infine, se vorrà dare al suo extra vergine un nome particolare, le possiamo consigliare di registrare il nome come marchio. La procedura potrà essere completata presso la sua Camera di Commercio al costo di circa 200 euro e la protezione del marchio, in Italia, sarà valida per 10 anni.
Ovviamente, quando venderà le bottiglie, dovrà emettere regolare fattura.
In bocca al lupo per la prossima campagna olearia
Alberto Grimelli
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