La voce dei lettori 18/10/2013

I familiari possono aiutare nella raccolta delle olive senza il rischio di multe esorbitanti?

Un verbale da qualche migliaio di euro per le supposizioni di due ispettori dell'Inps. E' quanto accaduto a Giorgio Tonti che ci scrive deluso e amareggiato. Ma non sempre gli organi di controllo hanno ragione. A volte la legge aiuta le imprese a conduzione familiare


Gentile Direttore,

le voglio raccontare quanto mi è accaduto ed un pò di storia della mia azienda.

La mia azienda agricola nasce nel 2000, grazie alla passione per l'ulivo e l'olio di mio padre Aldo.

Tutto nasce da 43 piante (Leccino e Frantoio), destinate alla produzione dell'olio per la nostra famiglia. Poi capita che una cugina di mio padre acquista una casa in campagna con due ettari di uliveto attorno,e lo prendiamo in gestione.

Quindi con tanto entusiasmo e tanta passione inizia l'avventura, che non fanno pesare il sacrificio economico che abbiamo fatto.

Nel 2000 parlare di oli monovarietali e di alta qualità era come vendere frigoriferi in Alaska, venivamo additati come quelli cari ed anche un pò pazzi.

Nel 2003, purtroppo improvvisamente mio padre muore, a causa di un infarto, appena una settimana dopo l'arrivo del nuovo trattore, con il mutuo da pagare fino al 2009. Questo evento rafforza la mia volontà e la mia voglia nel portare avanti l'azienda agricola, nonostante ho una situazione da lavoro dipendente che mi impegna 8 ore al giorno. Mia madre e le mie sorelle mi danno un aiuto, per riuscire a superare il momento, e mia madre con il suo contributo sarà importantissima.

Ora la dimensione aziendale è di 6.5 ettari, tutti destinati ad uliveto, di cui 3 di proprietà nel comune di San Marcello, e 3.5, divisi in due unità produttive, nel comune di Jesi.

Durante l'arco dell'anno organizzo costantemente iniziative in azienda, per diffondere e divulgare la cultura e la conoscenza dell'olio buono. Arrivano anche premi e riconoscimenti da guide e concorsi per la qualità del prodotto,

Il lavoro è tanto, i sabati e le domeniche passate in campo anche, ma l'entusiasmo e la passione aumenta. Per portare avanti tutto ciò uso buona parte delle ferie, che ho dalla situazione da lavoro dipendente. Metà giornata, visto che faccio turni, la passo in campo.

Tutto quello che ho scritto sopra non conta niente per 2 ispettori dell'INPS, che si sono presentati una mattina in azienda.

Dopo aver suonato, mia mamma, si è affacciata, abita al primo piano sopra il laboratorio, e senza presentarsi hanno chiesto se io ero in azienda. Quando mia mamma a risposto che non c'ero, ero in  fabbrica, hanno chiesto di poter comprare olio. Mia mamma è scesa, ed a quel punto si sono presentati come ispettori dell'INPS, con tanto di cartellino.

Li ha fatti entrare nel laboratorio, ed hanno iniziato a chiedere se lei mi aiuta nella mia attività. Lei ha risposto saltuariamente, ed è realmente così. Hanno raccolto alcune sue dichiarazioni in un verbale ispettivo,

senza lasciarne una copia, lasciando una richiesta di documentazione che io avrei dovuto fornire da lì a venti giorni, presso l'ufficio della mia Associazione di Categoria, la Coldiretti.

Trascorsi i venti giorni, ho fornito tutta la documentazione richiesta, ed argomentato e spiegato a tutte le loro osservazioni, la principale osservazione da parte loro era che io non riuscivo a fare tutto, azienda agricola, lavoro dipendente e famiglia e mia mamma mi aiutava tutti i giorni.

Ho replicato e dimostrato, con fatture alla mano delle attrezzature, che mia mamma mi aiuta nel periodo della raccolta, ed a volte se capita qualcuno vende l'olio, visto che abbiamo la vendita diretta in azienda, e lei abita al piano di sopra.

Sulle loro supposizioni, hanno fatto un verbale, e io dovrò pagare i contributi agricoli per lei, a partire dal 2010!.

Contesto il loro impianto accusatorio, mia mamma non mi aiuta tutti i giorni, perchè ha due nipoti, mio figlio Davide, e la figlia di mia sorella Mila, che spesso accudisce, ed una casa.

Poi che nel periodo della raccolta mi aiuta è vero, ma corrisponde a quello che ha dichiarato nel verbale ispettivo, che mi aiuta saltuariamente. La vendita diretta in azienda non ha orari, e quindi non c'è una presenza fissa in determinati orari ad aspettare il cliente.

Oltre che essere una sanzione ingiusta, è una sanzione che mi mette a terra, perchè con la bassa redditività del prodotto olio, per recuperare da questa mazzata ci vorranno alcuni anni.

Mi domando a questo punto, ma chi ci tutela da queste situazioni, ma vale la pena di fare tutti questi sforzi,

di togliere tempo alla famiglia, per poi avere sanzioni basate su supposizioni.

Andrò a raccogliere le olive con il morale sotto terra, e se vado avanti è solo per il rispetto del lavoro e dei sacrifici che ho fatto in passato, e nel ricordo ed in memoria della passione e dell'entusiasmo di mio padre.

Cordialmente, anche se deluso ed arrabbiato saluto

 

Giorgio Tonti

 

Gentile Giorgio,

il comportamento dei due ispettori dell'Inps è stato quantomeno discutibile avendo verbalizzato le dichiarazioni di tua madre, senza aver rilasciato copia del verbale, e, soprattutto scaricando l'onere di provare che le loro supposizioni fossero sbagliate su di te.

Per fortuna, ogni tanto, la legge viene in aiuto degli agricoltori e delle imprese agricole a conduzione familiare.

L’art. 74 del decreto legislativo 10/9/2003, n. 276, in applicazione della cosiddetta Legge Biagi, prevede una specifica disciplina per l’aiuto occasionale prestato dai parenti nell’impresa agricola. Tali prestazioni non sono riconducibili né allo schema del lavoro subordinato, né allo schema del lavoro autonomo: ne consegue che le stesse non fanno sorgere alcuna obbligazione contributiva nei confronti degli Enti Previdenziali e pertanto non sussiste obbligo di denuncia all’Istituto.

 

Art. 74.

Prestazioni che esulano dal mercato del lavoro

1. Con specifico riguardo alle attività agricole non integrano in ogni caso un rapporto di lavoro autonomo o subordinato le prestazioni svolte da parenti e affini sino al terzo grado in modo meramente occasionale o ricorrente di breve periodo, a titolo di aiuto, mutuo aiuto, obbligazione morale senza corresponsione di compensi, salvo le spese di mantenimento e di esecuzione dei lavori.

 

La disciplina, in base alla formulazione del testo normativo, si applica a tutte le imprese agricole, a prescindere dalla qualifica posseduta dall’imprenditore (Iap, o Cd, o nessuna delle due).

Ovviamente, le prestazioni in esame non comportano alcun obbligo da parte del titolare dell’impresa solo se corrispondono a quanto indicato nella norma, con particolare riferimento alle caratteristiche delle prestazioni.

1) Le prestazioni devono essere svolte da parenti e affini non oltre il terzo grado. La parentela e l’affinità devono essere riferiti esclusivamente al titolare dell’impresa.

2) Le prestazioni devono essere svolte in modo meramente occasionale o ricorrente di breve periodo: la prestazione deve essere resa senza carattere di abitualità, in via eccezionale e straordinaria, anche ripetutamente nel corso dell’anno, ma sempre per brevi intervalli di tempo.

3) Le prestazioni devono essere svolte esclusivamente a titolo di aiuto, mutuo aiuto, obbligazione morale: qualora la prestazione sia fornita in esecuzione di una obbligazione giuridica, non sussistono gli estremi del lavoro occasionale.

4) Le prestazioni devono essere gratuite, ovvero senza corresponsione di compensi, salvo le spese di mantenimento (ad es. vitto e alloggio) e di esecuzione dei lavori (ad es. spese per l’acquisto di mezzi).

 

Non sempre gli ispettori hanno ragione nelle contestazioni. Anche loro possono sbagliare, anche perchè la normativa agricola è vastissima e non sempre concorde.

Forza e coraggio. Non c'è da abbattersi, solo da contestare un verbale. Certo, mi rendo conto che sia una perdita di tempo e soldi. Mi auguro, quindi, che una volta riconosciuta l'infondatezza dell'impianto accusatorio, lo spirito dei due ispettori sia un po' meno da “Santa Inquisizione” e un po' più collaborativo anche con le piccole attività come la tua.

In bocca al lupo per la prossima campagna!

 

Alberto Grimelli

 

di T N

Commenta la notizia

Per commentare gli articoli è necessaria la registrazione.
Se ancora non l'hai fatto puoi registrati cliccando qui oppure accedi al tuo account cliccando qui

Commenti 0