La voce dei lettori
CONTRO LE AMPOLLE / 34. INGIUSTAMENTE DERUBATI
Una puntualizzazione di Massimo Occhinegro ("Onestamente farei pesare la cosa"), con risposta di Luigi Caricato ("E' gente che si nutre nottegiorno di politica, che non ha i piedi per terra")
16 aprile 2005 | T N
Gentilissimo Caricato,
onestamente, fossi in lei, nell'articolo di domani, farei pesare la cosa. Va bene che l'obiettivo sarebbe raggiunto e comunque senza i "politici" non si può far nulla, ma non esiste solo quello: anche la soddisfazione di chi ha portato avanti l'iniziativa è fondamentale. Ci si vede ingiustamente derubati di una propria idea. Purtoppo la storia delle "invenzioni" ne è piena. C'è gente che è morta di crepacuore e povera, dopo aver inventato oggetti che oggi noi usiamo tutti i giorni, facendo la fortuna di altri. La "scoperta" a posteriori, è solo una magra consolazione. Invece , in vita, può venire lo scoramento e quindi la perdita di iniziativa volontaria e non.
Battiamoci finchè siamo in tempo.
Cordialmente,
Massimo Occhinegro
L'articolo di domani è duro nei toni (solo per il fatto che esiste una moralità a cui attenersi, non per altro), ma la questione non è tanto lo scippo delle idee, perché chi ha qualcosa da dire è abituato a una pratica, quella della rapina, oramai ampiamente diffusa: il problema è che così come è stato formulato il disegno di legge è debole, e perciò attaccabile dalla controparte, come è d'altra parte avvenuto con la Fipe per l'acqua da servire in bottiglia nei bar in questi giorni.
Questi punti di debolezza cui faccio riferimento sono stati ripresi solo in parte nell'articolo di domani, e questa cautela nasce dal fatto ch'è preferibile non mettere sulla piazza aspetti che possono essere facilmente utilizzati a sfavore dell'iniziativa stessa. Comunque non sono arrabbiato. Sono semmai deluso, perché partire in quarta non serve a nessuno. Io avrei preferito tempi più lunghi, ma con risultati certi, in modo da preparare chef e ristoratori all'idea di abbandonare le ampolline per propria scelta e non invece per una imposizione dall'alto, aspetto quest'ultimo che comporterà inevitabilmente delle resistenze, soprattutto per via della multa da 1.500 a 4.500 euro che la De Petris insieme con l'Unaprol di Ruggiero (che non è l'Unaprol degli associati) hanno purtroppo previsto con eccessiva leggerezza...
E' gente, questa che si nutre nottegiorno di politica, che non ha i piedi per terra e non si cura nemmeno di rispettare coloro che vivono del proprio lavoro nel bene o nel male.
Vedremo.
Luigi Caricato
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