La voce dei lettori
La ricerca italiana vincente: il progetto Olea è realtà
Quindici unità di ricerca in tutta Italia per un piano di miglioramento genetico per ottenere nuove cultivar e nuovi portinnesti. Il contributo di Rosario Muleo e Luciana Baldoni all'appello a favore della sperimentazione olivicola italiana
28 aprile 2012 | T N
Gentile dott. Grimelli,
in riferimento all’interessante dibattito aperto sul vostro giornale in merito alle idee per la ricerca e l’innovazione in olivicoltura vorremmo contribuire, come hanno fatto altri colleghi, con la segnalazione di una iniziativa già in atto.
Il MiPAAF ha finanziato nel 2010 il Progetto OLEA - Genomica e Miglioramento Genetico dell’Olivo che coinvolge 15 unità di ricerca in tutta Italia. OLEA si propone obiettivi molto ambiziosi, quali il sequenziamento del genoma e del trascrittoma dell’olivo, per comprendere il comportamento della pianta e la sua interazione con l’ambiente, l’evoluzione dei caratteri, ma anche obiettivi molto applicativi basati proprio sulle conoscenze genetiche, molecolari, biochimiche e fisiologiche. Nel progetto OLEA sono presenti settori di ricerca che studiano le genetica, la genomica, la fisiologia e la biochimica degli organi di riproduzione, dell’architettura della pianta, della produzione dei metaboliti secondari, delle tolleranza e resistenze a stress abiotici e biotici. Tra i risultati tangibili ottenuti già al primo anno vorrei segnalare la comprensione della regolazione dello sviluppo della chioma, del meccanismo di autoincompatibilità, la regolazione dell’aborto ovarico, l’identificazione di centinaia di migliaia di geni, enzimi e fattori di regolazione coinvolti nell’accumulo di olio, nella sintesi dei polifenoli e delle composti volatili del frutto e dell’olio e dei composti di interesse salutistico, oltre a centinaia nuovi marcatori SNP utili per la caratterizzazione funzionale delle cultivar e la tracciabilità molecolare degli oli.
In OLEA, inoltre, è stato avviato un vasto e articolato piano di miglioramento genetico per ottenere nuove cultivar, da impiegare per affrontare le nuove sfide dell’olivicoltura a livello internazionale, e nuovi portinnesti, per il rilancio della olivicoltura tradizionale e la tutela delle produzioni tipiche di eccellenza. Il progetto OLEA intrattiene rapporti di collaborazione con ricercatori di altri paesi, con particolare riferimento alla Spagna, per l’avvio di strategie di ricerca di comune interesse, quali il riordino del patrimonio varietale mondiale e la caratterizzazione funzionale di varietà oggi coltivate nei diversi paesi. Il progetto OLEA intende organizzare e rendere pubbliche tutte le informazioni prodotte attraverso l’implementazione del portale del progetto (www.olivegenome.org), poiché vuole diffondere le conoscenze acquisite a tecnici e ricercatori del mondo accademico e della ricerca, e a tutti gli operatori del settore.
Cordiali Saluti
Rosario Muleo –Università della Tuscia, DAFNE, Viterbo
Luciana Baldoni – CNR, Istituto di Genetica Vegetale, Perugia
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