La voce dei lettori 10/12/2011

Frantoiani o azzeccagarbugli?

Frantoiani o azzeccagarbugli?

Ci scrive, da Vallo della Lucania, il frantoiano Emilio Conti, protestando e chiedendo risposte. “Le modifiche proposte da Aifo? Fanno sorridere"


Gent. mo Direttore,
qualche considerazione in merito all’articolo “Nuove richieste di semplificazione per il registro SIAN”.

Fermo restando che il registro è funzionale a qualche associazione, mi sorprende che l’AIFO possa proporre le modifiche di cui all’articolo.
L’AIFO, già paladino del registro telematico, propone delle modifiche che fanno sorridere e pongono un interrogativo fondamentale; ma questi dell’AIFO sono frantoiani o azzeccagarbugli (…) ?

Veniamo dunque all’analisi delle modifiche proposte:

Punto 1)
Per legge, i frantoi emettono fattura di molitura quindi è obbligatorio conoscere il codice fiscale.
Dopo aver inserito tutti i dati cliente non costa nulla aggiungere il codice fiscale.
Per ogni cliente bisogna chiedere se la molitura è per autoconsumo o vendita, si presuppone con dichiarazione scritta. L’olio per autoconsumo è 50 litri, se dalla molitura fuoriescono 51 litri che succede?

Punto2)
Si pretende la registrazione solo con C.F. o P. Iva.

Il produttore per autoconsumo come si registrerà?

Punto 3)
Incommentabile e demenziale. Gli olivicoltori italiani, che confezionano nel rispetto delle normative vigenti, sono una piccola minoranza. Pertanto sarebbe utile censire questi soggetti ed inserirli nel registro. Tutta la pletora di olivicoltori per autoconsumo che ufficialmente non vendono l’olio sarebbe estromessa dal registro, solo così si arriva a snellire il registro e a renderlo forse anche utile.

Emilio Conti

Frantoiano in Vallo della Lucania

 

 

Sono certo che l’Aifo, essendo espressione dei frantoiani, le risponderà punto per punto.

L. C.

 

di T N

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Commenti 5

ANTONIO DI BATTISTA
ANTONIO DI BATTISTA
16 dicembre 2011 ore 20:31

In riferimento all'articolo del frantoiano Conti, voglio dire a tutti i lettori di Teatro Naturale ma in particolare ai frantoiani che le critiche sterili non ci portano da nessuna parte. I problemi ci sono e tanti. E' opportuno riscontrare tutte le lacune del sistema e fare, non solo critica ma delle proposte che solo attraverso un'associazione si ha la possibilità di interfacciarsi con le istituzioni e/o gli organi deputati al sistema della commercializzazione dell'olio di oliva e tentare di risolvere le problematiche che ogni giono si possono presentare.
Ad esempio, sarebbe opportuno sensibilizzare il Mipaf, affinchè metta a disposizione dell'utenza persone capaci a dare risposte professionali e non solo risponditori umani che quando si chiama al numero verde non sanno dare alcuna informazione per la risoluzione anche di un piccolo problema.
Rag. Antonio Di Battista di professione frantoiano

Valerio Valaperti
Valerio Valaperti
13 dicembre 2011 ore 16:56

Ciò che mi fa sorridere è vedere un'accanimento nei confronti dell'unica Associazione che da sempre, da quanto letto e appreso on-line, ha sempre difeso e tutelato la categoria dei frantoi.
Categoria che fino a poco tempo fa in pochi conoscevano e che oggi, grazie al loro lavoro, viene comunemente conosciuta anche da chi lavora in settori diversi da quelli agricoli.
Oggi so che se voglio acquistare un vero extravergine, partendo dalla materia prima, devo scegliere un frantoio.
sembra poca cosa??
saluti a tutti

maria montini
maria montini
12 dicembre 2011 ore 09:52

Definire l’Aifo “azzeccagarbugli” non è offensivo, è una dura realtà e a maggior ragione se le proposte di modifiche sono queste.
L’Aifo originariamente era nata per aiutare i frantoiani ma in questi ultimi anni ha perso l’originaria passione e la voglia di fare per aiutare un comparto che non ha bisogno di nuovi carrozzoni.
Ora gli obiettivi, per come si sta muovendo, non sembra siano tanto diversi da quelli, denunciati nell’ interessante (ed amaro perché fa riflettere sui molti irrisolti aspetti negativi del mondo dell'olio) intervento del Dott. Occhinegro. Sembra che Aifo stia puntando a diventare parte di quelle … organizzazioni che hanno avuto la capacità di modificare la loro condizione, ossia da soggetti potenzialmente controllabili, sono diventati controllanti … non ammettono il contraddittorio, boicottano chi ha l’ardire di pensarla diversamente da loro …”
E’ vero, anche noi frantoiani, abbiamo molte colpe perché facciamo fatica ad accettare i cambiamenti. D’altra parte innovare è il risultato finale di tutto un percorso di apprendimento che va preparato e si chiama “formazione” e dovrebbe essere fatta da chi si eleva a paladino di un comparto ricco solo di problemi. Organizzare qualche incontro con qualche presenza politico-sindacale aggiungendo qualche intervento tecnico, e solo dopo l’attivazione del Sian, non significa aver aiutato i frantoiani.
Non è un problema di codici fiscali, partite iva, di inserire ‘una miriade di informazioni sui clienti e fornitori ’ perché abbiamo abbandonato la matita e il nostro computer li memorizza. Ora i problemi che più premono, per chi non può assumere e per non aggravare i già pesanti costi sostenuti e i mancati guadagni, sono i tempi di registrazioni delle movimentazioni, le mancate risposte ai quesiti da parte dell’amministrazione competente.
Mi auguro, che nel breve periodo il Sian, porti a chi ha sempre lavorato e operato con trasparenza e correttezza quei benefici promessi. Per ora ha portato alla luce l’incapacità di l’Aifo di aggregare e di essere credibile per operare a difesa dei frantoiani, ed è una sconfitta per tutti noi.

Maria Montini

ROSA BIANCHI
ROSA BIANCHI
10 dicembre 2011 ore 13:03

finalmente invece una proposta intelligente!!! a che serve inserire noi una miriade di informazioni sui clienti e fornitori quando con la partita IVA si possono ricavare tutte le informazioni possibili????? definire chi è socio AIFO azzeccacarbugli è offensivo e oltretutto demenziale è lei che neanche sa leggere quanto proposto dall'associazione!!!

Emanuele Aymerich
Emanuele Aymerich
10 dicembre 2011 ore 11:43

L'Aifo è espressione di se stessa, se no non avrebbe contribuito a metterci nei guai con questo registro assurdo e concepito da un sadico.