La voce dei lettori

Case di paglia per i giovani. Perché no?

Ci ha scritto un agricoltore ottantenne, Nino Tini, lanciando una proposta che può apparire bizzarra, ma non lo è affatto

03 settembre 2011 | T N

Gentile direttore Luigi Caricato,

sono un agricoltore ottantenne con un trascorso di vita molto vicino ai giovani, alla mia età dovrei vivere una vita tranquilla, la mia indole di persona presa dai problemi dei giovani, avendo svolto una attività di insegnante all'Istituto professionale di agricoltura a Persolino di Faenza sento e vivo intensamente le problematiche del momento per i giovani impegnati nel mondo produttivo agricolo e per i giovani che debbono fare i conti col precariato che pone delle problematiche non piccole per il loro futuro famigliare. La famiglia la casa la tranquillità del lavoro sono problemi di una attualità che non invitano i giovani a realizzare nuove famiglie, la non certezza del lavoro pone dei grossi limiti, primo la casa, per una casa tradizionale impegni finanziari di difficile soluzione.

Propongo ai giovani di uscire dagli antichi schemi, perchè non pensare di fare gruppo ed assieme pensare di creare case di paglia. Pensare a case con sviluppo orrizzontale più che al verticale. In Romagna nelle prime colline terreni si stanno smettendo e restano incolti utilizziamoli per creare villaggi di case di paglia che si possono costruire assieme nel tempo libero con la guida di esperti specialisti del settore.

Ritengo che l'introduzione di questa nuova tecnica, da' la possibilità di realizzare strutture abitative a costi decisamente vantaggiosi, tenendo conto che il vivere in queste strutture comporta dei notevoli risparmi di gestione.

Il mio pensiero lo lancio ai giovani, oltre a loro alle autorità competenti per agevolare la realizzazione di questa idea già realizzata in campo europeo.

 La ringrazio della attenzione: potrebbe funzionare.

Cordiali saluti da

Nino Tini

Faenza 27 Agosto 2011

 

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