Resa anomala in frantoio, i possibili motivi di un risultato deludente
In un'annata di rese elevate, la mia famiglia si è vista avere una resa dell'11%, mai avuta, ci scrive Simone Marzola. Dall'analisi del campo e del frantoio, fino ai controlli analitici. Cosa si può fare per assicurarsi di aver realmente estratto il massimo?
Regalare un po' d'olio extra vergine d'oliva a un ristorante? Niente di più difficile
Dall'etichetta, alla documentazione di accompagnamento, fino alle considerazioni fiscali. Tutti aspetti da considerare nel momento in cui si vuole omaggiare, al fine di farlo assaggiare, un po' di olio d'oliva a un ristorante. Rispondiamo alla richiesta di Fabrizio Papponetti
Xylella Fastidiosa, il reimpianto autorizzato da Bruxelles non salverà il paesaggio
Solo le aziende più strutturate e grandi torneranno a piantumare olivi nel Salento. I piccoli proprietari, senza risarcimenti e senza motivazioni, abbandoneranno definitivamente i campi secondo il nostro lettore Giorgio Greco
L'assaggiatore di un panel non può avere preferenze o sentimenti
E' indispensabile, oggi, un richiamo alle origini per capire qual è il ruolo del'assaggiatore di panel e comprendere pienamente le proposte di revisione del metodo. Troppo spesso assistiamo a numeri sparati da "supersniffatori" sui valori degli attributi positivi o negativi dell'olio in occasioni pubbliche e private, ci scrive Domenico D'Alessio
L'innesto semplificato per salvare l'olivicoltura del Salento: una sapienza antica
L'innesto con il trapano veniva praticato anche dai Romani, su alcuni testi consultati si rinvia a Columella, ci scrive Rosario Rizzo, rimandando poi a un interessante testo di Luigi Noisette del 1830
Etichettatura dell'olio extra vergine di oliva, quanti dubbi!
Ci scrivono Carla Finocchiaro e Federico Allegri con dubbi circa le procedure per imbottigliare e confezionare l'olio extra vergine d'oliva, nonché sull'etichettatura del prodotto. Dall'indicazione del frantoio a perplessità sul termine minimo di conservazione. Facciamo chiarezza
Decreto controlli: nessuno vuole uccidere il biologico
Ci scrive Paolo Carnemolla, Presidente Federbio: " il testo della riforma così com’è scritto non piace affatto, ma non per questo riteniamo che il ministro Martina voglia demolire il settore biologico, né intendiamo certo sottrarci alla discussione sulle criticità di oltre 20 anni di applicazione di un sistema di certificazione che, accanto a indiscussi meriti, ha mostrato evidenti difettosità"
Monsanto contro il biologico: dove sono le prove?
Ci scrive Ivan De Chiara, chiedendo conto delle fonti dell'articolo sull'attacco al biologico sferrato dalla multinazionale americana all'agricoltura organica. Ecco le mail tra Chassy Bruce, fondatore di Academics Review e Jay Byrne, responsabile comunicazione Monsanto
Un nuovo innesto semplificato per garantire un futuro all'olivicoltura del Salento
Un'"operazione chirurgica" mai vista. Ci scrive il Prof. Angelo Godini per chiedere spiegazioni sull'"innesto Melcarne", una tecnica effettivamente poco conosciuta ma interessante, grazie a bassi costi, facilità di esecuzione e elevate percentuali di attecchimento, per salvare gli olivi secolari salentini
Xylella fastidiosa, la tragicommedia partì così
La triste storia di Xylella fastidiosa e del Salento raccontata da Gabriele Verderamo, che fu tra i primi a visitare gli olivi in località Li Saluli a Gallipoli nel 2013
Le sfide dei cambiamenti climatici in frutticoltura
Specie aliene e cambiamenti climatici rendono l'agricoltura, specie biologica, sempre più complessa e difficile, come ci racconta Terenzio Sartori. Danni che preoccupano “anche per i prossimi anni”
Taggiasca del Ponente Ligure: si può fare
Confermando il no alla sostituzione del nome della varietà da Taggiasca in Giuggiolina e volendo garantire i consumatori con il test del DNA sulle olive, il presidente Simone Rossi afferma: "siamo aperti a qualsiasi tipo di confronto"
Nell'olio extra vergine di oliva c'è amaro e amaro
E' bene che il consumatore sappia che il gusto amaro dell’olio, non sempre è dovuto alle sole olive. Diciamo che le foglie possono anch’esse essere responsabili, anche in larga misura, del tenore amaro. Gianfranco Becchina suggerisce come individuare nell’olio l’amaro delle foglie
L'extra vergine di oliva al prezzo di un olio di semi
Le promozioni per l'olio di oliva 100% italiano continuano, anche a condizioni economiche apparentemente impossibili: 3,3 euro/litro a scaffale. "Non edificante l'immagine per il prodotto italiano in Italia e nel Mondo" scrive Giuseppe Gagliolo
Dop Taggiasca? I veri puristi stanno a guardare cosa succede
Lo sfogo amaro di Paolo Cassini, olivicoltore ligure, sulla diatriba per la Dop Taggiasca: troppi interessi, "manca il terzo polo, quello dei puristi veri". E ancora "c'è gente che parla di Taggiasca e poi acquista autobotti di olio che arriva da chissà dove, così non ci siamo, solo che oramai è difficile distinguere i buoni dai cattivi."
Abbondante cascola di foglie durante la potatura dell'olivo, chi è il colpevole?
La primavera è stata asciutta, ci segnala il lettore Francesco Florio, ma c'è stata comunque un'abbondante cascola di foglie. Il più probabile responsabile è l'occhio di pavone che riesce a infettare l'olivo anche in autunno-inverno, manifestando i danni in primavera
Xylella fastidiosa: due aspetti poco chiari
Due domande da parte di Giorgio Greco: come ha potuto il batterio proliferare a temperature molto al di sotto dei 25 gradi? E come è possibile che i mandorli sono stati risparmiati dalla Xylella? Ecco cosa sta davvero accadendo
Nella Macchia salentina, dove l'olivo cresce e muoiono le speranze degli uomini
Perché svendere i nostri oli ai toscani che hanno solo il 2% della produzione nazionale? Macchiaioli svegliamoci. E' l'appello di Joe Cuscela che vede con preoccupazione Xylella fastidiosa bussare alle porte della Valle d'Itria