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OP e cooperative pronte a sostituirsi ai commercianti di olive per vera tracciabilità dell'olio di oliva italiano

OP e cooperative pronte a sostituirsi ai commercianti di olive per vera tracciabilità dell'olio di oliva italiano

Unaprol sostiene il provvedimento che impone un limite di 6 ore nel trasporto delle olive dai commercianti di olive i frantoi. OP e cooperative escluse dal provvedimento per il carattere mutualistico proprio di queste realtà

17 settembre 2025 | 16:00 | C. S.

Unaprol (Consorzio Olivicolo Italiano) esprime la propria ferma posizione a sostegno del provvedimento. Le nuove norme impongono un limite di 6 ore per la registrazione della consegna delle olive, un passaggio che Unaprol considera fondamentale per il futuro del settore.

"Pur comprendendo le preoccupazioni espresse dal Sottosegretario La Pietra – dichiara il Presidente David Granieri – riteniamo che si tratti di un passaggio epocale per il settore. Con questo decreto si chiude definitivamente l’epoca delle olive senza nome e senza provenienza, e si apre una nuova fase fondata sulla trasparenza, sulla responsabilità e sulla valorizzazione del prodotto italiano."

Il mondo agricolo è pronto a consegnare in tutta Italia e in totale trasparenza. Il provvedimento, frutto di un lungo e condiviso lavoro, mira a contrastare le distorsioni del mercato e le pratiche speculative. L'obbligo di registrare i movimenti delle olive entro sei ore dall'acquisto, senza interruzioni, è una misura chiave per bloccare i flussi fittizi di "falso prodotto" che danneggiano i produttori onesti e destabilizzano le produzioni locali.

"Siamo consapevoli – prosegue Granieri – che proprio attraverso una tracciabilità più certa che possiamo costruire un valore solido e duraturo tra produttori e frantoi, tutelando il reddito degli olivicoltori e la dignità del loro lavoro.» Le nuove regole non hanno l'obiettivo di ostacolare la commercializzazione, ma di renderla più attenta e trasparente."

Unaprol sottolinea l'importanza del ruolo delle Organizzazioni di Produttori (OP) e delle Cooperative, in particolare nel Sud Italia, che possono garantire un approvvigionamento strutturato e responsabile ai frantoi. Queste entità si basano sul principio di mutualità permanente e non possono essere marginalizzate.

"La differenza tra conferimento e cessione del prodotto – conclude Granieri – è sostanziale. Il conferimento è un atto di partecipazione al rischio d’impresa della cooperativa, mentre la cessione è una semplice transazione commerciale, “purtoppo in passato non sempre trasparente”. È proprio il conferimento che incarna lo scopo mutualistico delle cooperative agricole: valorizzare i prodotti dei soci e condividere i benefici della successiva commercializzazione."

Unaprol continuerà a sostenere ogni iniziativa che rafforzi la filiera olivicola italiana, promuovendo legalità, qualità e sostenibilità a beneficio di tutto il settore.

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