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Valutare gli immobili agricoli in epoca di cambiamenti climatici

Valutare gli immobili agricoli in epoca di cambiamenti climatici

La valutazione immobiliare nel settore agricolo richiede competenze altamente specialistiche. La professionalità di Dottori Agronomi e Dottori Forestali è unica

07 dicembre 2024 | 10:00 | C. S.

Firmata oggi la nuova edizione delle “Linee guida per la valutazione degli immobili in garanzia delle esposizioni creditizie” dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana) caratterizzata dal contributo dei dottori agronomi e forestali. 
L’ordine, infatti, con il segretario Gianluca Buemi e il consigliere Luca Crema, ha collaborato con l’associazione bancaria portando la propria esperienza nella redazione dell’appendice sugli ‘immobili speciali’, quello che contiene un focus sulle aziende agricole.

L’edizione 2024 inserisce due fondamentali elementi che definiranno il futuro del settore primario: l’impatto diretto dei cambiamenti climatici sulle aziende agricole e il rispetto dei criteri di sostenibilità che determineranno il valore immobiliare per l’intera durata del mutuo, considerando gli effetti a lungo termine dei cambiamenti climatici. 

DANNI PER 6 MILIARDI DI EURO 

In Italia, eventi estremi come la siccità del 2022 hanno causato danni consolidati per 6 miliardi di euro e si registrano tendenze preoccupanti per il 2024. Oltre ai danni diretti, le aziende agricole affrontano costi crescenti per adattarsi alle nuove condizioni climatiche, con impatti negativi sui margini e sul valore degli asset immobiliari.

“Le nuove Linee Guida ABI spingono verso una valutazione immobiliare basata su competenze altamente specialistiche nel settore agricolo. La sfida per i valutatori è unire innovazione tecnologica, conoscenza del territorio e attenzione alle normative, garantendo stime affidabili per tutelare tanto gli istituti di credito quanto le imprese agricole.” - chiosa Luca Crema, consigliere CONAF.

A livello europeo TEGOVA ha di recente pubblicato gli European Valuation Standards (EVS2025) che introducono strumenti operativi per affrontare le sfide legate alla sostenibilità. Questi standard garantiscono un linguaggio comune e criteri prudenziali per la valutazione del patrimonio agricolo in Europa,” spiega Angelo Donato Berloco, dottore agronomo e membro dell’EVSB di TEGOVA per le valutazioni in ambito agricolo. 

“La sostenibilità è ormai un elemento imprescindibile per il valore immobiliare. Le aziende che non si adeguano rischiano di perdere competitività, con conseguente svalutazione del loro patrimonio.” conclude Gianluca Buemi, segretario CONAF.

“Alcuni anni fa, uno studio della Commissione Europea aveva rilevato un deficit creditizio nei confronti del solo settore agricolo tra i 100 milioni di euro fino a 1,3 miliardi di euro. Evitare che la complessità della valutazione immobiliare diventi un ostacolo nella concessione del credito può avvenire solo sfruttando le competenze specialistiche di professionisti qualificati." – ha dichiarato Mauro Uniformi, Presidente CONAF