Associazioni di idee
Promuovere il consumo moderato a sostegno del settore vitivinicolo a rischio
Un passo importante per difendere e riconoscere l’importante ruolo che il vino riveste nella nostra società, per la nostra economia, nella tutela dell’ambiente, nel contrasto allo spopolamento delle aree rurali e nella nostra cultura
05 novembre 2024 | 08:30 | C. S.
“Invitiamo tutti i produttori e gli operatori del mondo del vino, i professionisti, i sindaci e gli amministratori pubblici, i wine lovers e gli appassionati a sottoscrivere la dichiarazione Vitaevino sottoscritta da 14 organizzazioni europee del settore ed anche da Città del Vino”.
A sottolinearlo, “a sostegno di un settore a rischio” è Angelo Radica, presidente dell’associazione nazionale Città de Vino
“Il settore vitivinicolo – evidenzia Radica - sta affrontando una sfida senza precedenti a causa di una pressante campagna di demonizzazione condotta da alcuni movimenti antialcol. Il consumo moderato e responsabile del vino è stato infatti stigmatizzato da chi non fa distinzione tra l’abuso e il consumo moderato di vino come parte integrante di uno stile di vita sano ed equilibrato.
A cause della diffusione di informazioni e dati scientifici incompleti e fuorvianti, questa visione restrittiva sta progressivamente influenzando le normative di tutto il mondo. Assistiamo ad una crescente definizione di quadri giuridici nazionali iniqui, introduttivi di divieti di pubblicità, politiche fiscali restrittive, etichette allarmistiche con avvertenze sanitarie che mettono a rischio l’esistenza la comunità rurale di un settore radicato nella nostra cultura millenaria. Di fronte a questa minaccia crescente, è stata lanciata una campagna a sostegno della cultura del vino e del suo consumo moderato”.
La Dichiarazione VITÆVINO è il fulcro di questa campagna che dà voce ai cittadini, a tutti i consumatori che apprezzano l’esperienza di bere il vino responsabilmente, ed alla comunità vitivinicola che lavora con diligenza, responsabilità e passione per sviluppare e preservare la cultura del vino.
“Firmando questa dichiarazione – prosegue il presidente di Città del Vino - , si compie un passo importante per difendere e riconoscere l’importante ruolo che il vino riveste nella nostra società, per la nostra economia, nella tutela dell’ambiente, nel contrasto allo spopolamento delle aree rurali e nella nostra cultura.
Il settore vitivinicolo sta affrontando una sfida senza precedenti a causa di una pressante campagna di demonizzazione condotta da alcuni movimenti antialcol. Il consumo moderato e responsabile del vino è stato infatti stigmatizzato da chi non fa distinzione tra l’abuso e il consumo moderato di vino come parte integrante di uno stile di vita sano ed equilibrato.
A cause della diffusione di informazioni e dati scientifici incompleti e fuorvianti, questa visione restrittiva sta progressivamente influenzando le normative di tutto il mondo. Assistiamo ad una crescente definizione di quadri giuridici nazionali iniqui, introduttivi di divieti di pubblicità, politiche fiscali restrittive, etichette allarmistiche con avvertenze sanitarie che mettono a rischio l’esistenza la comunità rurale di un settore radicato nella nostra cultura millenaria
Di fronte a questa minaccia crescente, è stata lanciata una campagna a sostegno della cultura del vino e del suo consumo moderato.
La Dichiarazione VITÆVINO è il fulcro di questa campagna che dà voce ai cittadini, a tutti i consumatori che apprezzano l’esperienza di bere il vino responsabilmente, ed alla comunità vitivinicola che lavora con diligenza, responsabilità e passione per sviluppare e preservare la cultura del vino.
“Firmando questa dichiarazione, si compie un passo importante per difendere e riconoscere l’importante ruolo che il vino riveste nella nostra società, per la nostra economia, nella tutela dell’ambiente, nel contrasto allo spopolamento delle aree rurali e nella nostra cultura” conclude il presidente Angelo Radica.
Potrebbero interessarti
Associazioni di idee
Il filo d'olio d'oliva nel piatto è l'essenza della Cucina Italiana oggi patrimonio Unesco
Il filo d’olio a crudo che spopola in televisione non può e non deve essere banalizzato ma, con il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio Unesco, deve diventare esso stesso un momento culturale di gioia
10 dicembre 2025 | 17:30
Associazioni di idee
La pesca italiana sta morendo: L'UE uccide il settore
Pescatori a Tavola sta denunciando una proposta dell’Unione Europea che, se approvata, equivale a “la morte della pesca italiana”. La Commissione propone per il 2026 una riduzione dello sforzo di pesca del 64%
09 dicembre 2025 | 11:30
Associazioni di idee
Le Dop e Igp dell'olio di oliva hanno bisogno di nuovo slancio per crescere
Nel 2024 la produzione di extravergine DOP e IGP raggiunge 16.190 tonnellate, con un aumento del 31,1% rispetto all’anno precedente, mentre il valore alla produzione sale a 194 milioni di euro. Ma i margini di crescita sono alti
06 dicembre 2025 | 11:00
Associazioni di idee
Ristorazione e Ho.Re.Ca: nasce una nuova cultura dell’olio
L’olio è un ingrediente gastronomico, importante raccontarlo nel modo giusto per dargli valore. Formazione e opportunità di crescita per le imprese del settore
06 dicembre 2025 | 09:00
Associazioni di idee
Occorre un funzionamento ordinato e trasparente del mercato dell'olio di oliva
Plauso alla GdF, all’ICQRF Puglia e Basilicata e all’Agenzia delle Dogane per maxi operazione antifrode. L'articolo 167 bis del regolamento 1308/2013 stabilisce che, al fine di migliorare e stabilizzare il funzionamento del mercato comune degli oli d'oliva e per la regolamentazione dell'approvvigionamento
05 dicembre 2025 | 10:00
Associazioni di idee
Le difficoltà del vino italiano fuori dall'Unione europea
Secondo l’Osservatorio Uiv, la situazione dell’export verso i Paesi extra-Ue sta segnando una progressiva involuzione, con un calo a valore del 14% nel 3° trimestre e un cumulato nei primi 9 mesi di quest’anno sceso nel tendenziale a -5,7%
05 dicembre 2025 | 09:00