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Meno frammentazione e più innovazione per l'olivicoltura italiana

Meno frammentazione e più innovazione per l'olivicoltura italiana

Unifol detta la linea al governo, in particolare a Forza Italia, richiedendo più presenza nei consessi internazionali e protezione per la reputazione di alta qualità dell’olio di oliva italiano

16 marzo 2023 | C. S.

“L’Unione Italiana Famiglie Olearie (UNIFOL) è molto soddisfatta per la risposta da parte delle Istituzioni alle istanze rappresentate durante i primi incontri. Infatti, leggo questa mattina di una risoluzione presentata da Forza Italia che tocca temi fondamentali per il futuro del settore olivicolo nazionale. Del resto, a febbraio era stato avviato un lavoro presso il MASAF con il Sottosegretario La Pietra che porterà, mi auguro, a delle scelte di impatto per il comparto”, così Giuseppe Vacca, Presidente UNIFOL, nel commentare la risoluzione a prima firma dell’Onorevole Raffaele Nevi.

Il gruppo dei Deputati di Forza Italia in Commissione Agricoltura ha depositato una risoluzione che aprirà ad un dibattito in Commissione, coinvolgendo anche il Governo, sulle tematiche più urgenti per lo sviluppo del settore olivicolo nazionale; in particolare, la mozione si sofferma sulla necessità di “superare i limiti della frammentazione nel sistema della produzione nazionale e del gap di efficienza e innovazione che ci sta rendendo sempre meno competitivi rispetto ai concorrenti del Mediterraneo” nonché affronta anche il tema della ripopolazione delle aree rurali e il bisogno concreto di rendere più competitivo il settore.

“Apprezzo moltissimo dell’iniziativa lo sguardo ampio e di grande prospettiva che viene dato alla proiezione internazionale del comporto olivicolo. Le richieste al Governo di essere più presente nei consessi internazionali – e di questo ne ho positivamente discusso anche con la Presidente Craxi – e di rilanciare e proteggere la reputazione di alta qualità dell’olio di oliva italiano nel mondo, attraverso una strategia organica di lungo periodo che punti ad aumentare la produzione nazionale di qualità senza trascurare, con opportune politiche di cooperazione e sviluppo commerciale con i paesi produttori, lo storico  presidio tecnologico italiano nel settore”, conclude il Presidente Vacca.

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