Associazioni di idee

Serve un grande piano invasi per salvare l'olivicoltura italiana

Serve un grande piano invasi per salvare l'olivicoltura italiana

La situazione è divenuta critica, in questo momento, soprattutto nelle regioni centrali e settentrionali, dalla Toscana all’Emilia Romagna fino a Veneto e Lombardia

30 giugno 2022 | C. S.

Caldo e carenza idrica mettono a rischio, alla vigilia del periodo di irrigazione, la produzione di eccellenze del Made in Italy come l’olio extravergine d'oliva Igp Toscano, la Dop del Garda, la Dop di Brisighella o la Dop Terra di Bari, ed è quindi necessario un piano nazionale invasi per salvare l’olivicoltura italiana dalle drammatiche conseguenze del cambiamento climatico.

È questo il monito di Unaprol, che denuncia come, in Italia, quasi il 90% dell’acqua piovana venga disperso, nonostante possa diventare una preziosa risorsa durante periodi come quello che attualmente stiamo vivendo.

A cavallo tra luglio e agosto gli oliveti hanno bisogno di acqua.
La situazione è divenuta critica, in questo momento, soprattutto nelle regioni centrali e settentrionali, dalla Toscana all’Emilia Romagna fino a Veneto e Lombardia, dove le piogge mancano da mesi.

Leggermente migliore il quadro nel Mezzogiorno, cuore pulsante della produzione olivicola nazionale, dove gli alberi sono più abituati a resistere per periodi più lunghi alle alte temperature. Ma anche qui sono necessari interventi per consentire alle aziende di dotarsi di impianti irrigui.

“C’è urgente bisogno di interventi strutturali per garantire un maggior apporto idrico agli uliveti in modo da conservare, oltre alla qualità, anche una buona quantità di prodotto – spiega David Granieri, Presidente di Unaprol -. Il cambiamento climatico impone interventi risolutori non più prorogabili, per aiutare gli agricoltori ad affrontare una situazione che rischia di compromettere non solo questa stagione olivicola, ma anche il futuro dell’olivicoltura italiana”.

Potrebbero interessarti

Associazioni di idee

Sul glifosato si riaccende la polemica: è pericoloso?

Diversi studi hanno rilevato residui di glifosato nel latte materno, sollevando preoccupazioni per gli effetti sulla crescita infantile, data la vulnerabilità dei neonati e il ruolo cruciale del latte come nutriente e prima difesa immunitaria

16 dicembre 2025 | 09:00

Associazioni di idee

I frantoi pugliesi si fermano per quattro giorni: niente olio di oliva prima di Natale

La FIOQ rivolge un appello a tutti gli attori della filiera olivicola, produttori, frantoi, commercianti, industria e Grande Distribuzione Organizzata, affinché ciascuno assuma un comportamento coerente e responsabile

15 dicembre 2025 | 12:00

Associazioni di idee

Cucina Italiana, per i frantoiani è un traguardo storico, l’olio extravergine d'oliva è l’essenza culturale del nostro Paese

Per noi frantoiani rappresenta un riconoscimento doppio: l’olio extravergine d’oliva non è solo un alimento, ma un simbolo identitario, il frutto di una sapienza che unisce territori, famiglie, imprese e paesaggi

14 dicembre 2025 | 16:00

Associazioni di idee

Olivi sradicati e olivicoltori palestinesi ridotti alla fame

Agli olivicoltori palestinesi viene impedito di poter vendere liberamente le proprie olive, come è stato messo in evidenza lucidamente e drammaticamente nella recente audizione dell’imprenditore Ziad Anabtawi, davanti alla Commissione Esteri e Difesa del Senato della Repubblica Italiana.  

14 dicembre 2025 | 10:00

Associazioni di idee

Olio a 5 euro o extravergine italiano? Una scelta di cuore

L’acquisto di un extravergine italiano può diventare un momento esso stesso di festa per celebrare il vero spirito del Natale. L'olio di oliva a 5 euro a scaffale non è un affare come può sembrare

12 dicembre 2025 | 08:45

Associazioni di idee

La cucina italiana è Patrimonio dell’Umanità: nell’olio la sua identità più profonda

L’olio extra vergine di oliva, con l’incredibile varietà dei nostri monovarietali, è uno dei pilastri di questo racconto del gusto e dell’identità italiana. L’olio non è un semplice condimento, ma un ingrediente culturale

11 dicembre 2025 | 08:30