Associazioni di idee

Un marchio per lanciare e valorizzare l’oleoturismo

Un marchio per lanciare e valorizzare l’oleoturismo

I tempi sono maturi per fare un salto in avanti e trasformare il turismo dell’olio in una esperienza di comunità che coinvolge non solo la filiera della produzione ma anche quella della ristorazione e dell’accoglienza. Città dell'Olio ci mette l'idea

24 giugno 2022 | C. S.

Presentato il “Marchio Città dell’Olio”. L’assemblea nazionale della Rete degli oltre 400 Comuni ed Enti italiani a vocazione olivicola riunitasi oggi a Roma, ha dato il via libera alla Carta degli impegni per la sostenibilità e benessere.

Da oggi le amministrazioni socie dell’Associazione nazionale potranno sottoscriverla integralmente ottenendo la certificazione Marchio Città dell’Olio con la possibilità di poterlo declinare sul territorio concedendolo, in base a disciplinari specifici, agli operatori economici locali quali, aziende olivicole, frantoi, ristoranti, musei, oleoteche, agenzie di viaggio e tour operator che dimostrano di condividerne valori e principi ma che soprattutto sono impegnati a realizzare azioni concrete volte alla valorizzazione della cultura olivicola e del prodotto olio EVO nella sua dimensione sociale, economica, ambientale, turistica e territoriale e in un’ottica di sostenibilità.

La creazione del Marchio Città dell’Olio ha alcune importanti finalità: aumentare il livello qualitativo dell’offerta produttiva e turistica olivicola degli operatori economici aderenti nei vari territori, in un’ottica sostenibile di salvaguardia del valore bio-culturale dell’olivicoltura; sostenere lo sviluppo di una imprenditoria locale impegnata a produrre beni e servizi legati alla cultura e civiltà olivicola, in armonia con le risorse del territorio salvaguardando gli specifici, unici, valori espressi dalla storia e dalle identità storiche locali; valorizzare le identità locali e le produzioni tipiche locali legate alla produzione dell’olio extra-vergine di oliva, e la relativa offerta culturale, produttiva e turistica; contribuire alla valorizzazione della qualità del prodotto olivicolo italiano e delle cultivar locali con particolare riferimento alle produzioni a marchio D.O.P. e I.G.P., quali espressioni del territorio e delle sue comunità e promuovere lo sviluppo di un’offerta integrata tra olio evo, cultura e turismo.

“Per le Città dell’Olio si tratta di una grande opportunità di qualificazione il proprio territorio e la propria offerta oleoturistica. I tempi sono maturi per fare un salto in avanti e trasformare il turismo dell’olio in una esperienza di comunità che coinvolge non solo la filiera della produzione ma anche quella della ristorazione e dell’accoglienza. L’oleoturismo diventa così “turismo di comunità”, un’occasione per dare “valore” all’olio EVO e più redditività agli olivicoltori e promuovere i nostri territori ricchi di storia e di identità - ha dichiarato il Presidente delle Città dell’Olio Michele Sonnessa - Sostenibilità e cura del paesaggio, cooperazione tra gli stakeholder, comunicazione e promozione del prodotto e del territorio insieme, creatività e innovazione, sono i principi promossi dalla Carta. Dare gambe a questo progetto che ci rende molto orgogliosi, per noi significa supportare gli operatori in questo processo virtuoso prima di tutto attraverso la formazione e dare nuovo impulso all’oleoturismo e far conoscere ed apprezzare le nostre Città dell’Olio ai turisti e consumatori nazionali ed internazionali”.

Potrebbero interessarti

Associazioni di idee

La sofferenza della piccole e media imprese del vino italiane

Le realtà vitivinicole più piccole, con ricavi inferiori ai 5 milioni di euro e compresi tra 5 e 10 milioni, registrano nel triennio le contrazioni più marcate: rispettivamente -16,4% e -6,4%. In controtendenza le aziende con più di 50 milioni di fatturato

15 novembre 2025 | 11:00

Associazioni di idee

I 25 anni del consiglio nazionale ordine tecnologi alimentari

Nell'ultimo G7 Agricoltura, i grandi della Terra nelle conclusioni hanno ribadito questa necessità: soddisfare la domanda crescente di cibo proveniente dai Paesi in via di sviluppo integrando fra loro le dimensioni ambientale, sociale ed economica

15 novembre 2025 | 10:00

Associazioni di idee

L’olio d'oliva è il filo d’oro che unisce tradizione, qualità e identità

L’olio extravergine d’oliva occupa un posto d’onore: è il simbolo stesso della Dieta Mediterranea, della sostenibilità e della qualità che caratterizzano la nostra cultura alimentare

15 novembre 2025 | 09:00

Associazioni di idee

Fuori i nomi di chi specula sull’olio extravergine d'oliva italiano

Il prezzo dell’olio extravergine italiano non può scendere sotto un valore minimo indispensabile per garantire la sopravvivenza del settore. Unaprol ha scritto al Ministero: ora interventi immediati e concreti da parte dell’Ispettorato Centrale Controllo Qualità

13 novembre 2025 | 15:15

Associazioni di idee

La causa della speculazione sull'olio di oliva italiano: troppi commercianti

L’esame di alcuni dati sulla campagna olearia in corso fa emergere distorsioni e speculazioni machiavellicamente pilotate. Servono subito controlli rapidi per prevenire riduzione dei prezzi dell'olio di oliva

13 novembre 2025 | 12:00

Associazioni di idee

Alla base della nuova Dieta Mediterranea spicca l’olio extravergine di oliva

La nuova piramide alimentare si fonda su cinque livelli di consumo: alla base di una sana e corretta alimentazione, troviamo l’olio extravergine di oliva, seguito a ruota da cereali integrali, frutta secca, semi, latte e yogurt

13 novembre 2025 | 10:00