Associazioni di idee

Va rivista la riforma europea delle denominazioni di origine

Va rivista la riforma europea delle denominazioni di origine

Elementi apprrezzabili su controlli piàù efficaci ma lacune sui concetti di evocazione che potrebbe risultare in una limitazione della protezione delle denominazioni

04 aprile 2022 | C. S.

La Commissione europea ha pubblicato il 31 marzo la sua proposta legislativa per la revisione del sistema delle Sistema delle Indicazioni Geografiche (IG) dell'UE.

La proposta di regolamento fornisce alcuni elementi apprezzabili in merito a maggiore tutela e controlli più efficaci delle IG, in particolare per quanto riguarda i nomi di dominio Internet. Tuttavia, la definizione dei concetti di evocazione e della genericità dei nomi potrebbe risultare in una limitazione della protezione delle IG. Allo stesso modo, altre disposizioni non vanno nella giusta direzione indicata di recente dalla riforma dell'organizzazione comune dei mercati e dal regolamento 1151/2012.

Innanzitutto, ci saremmo aspettati proposte più forti a sostegno del ruolo strategico delle IG e più ambiziose nel riconoscimento delle funzioni e delle prerogative dei ‘gruppi’ (Consorzi), che sono il cuore del sistema UE.

Inoltre, oriGIn EU si rammarica della complessità delle procedure che potrebbero derivare dalla proposta legislativa, dato che la semplificazione del sistema è una delle sue principali priorità. Pur rimanendo responsabile del processo decisionale sulle registrazioni, le modifiche e le cancellazioni delle IG, la CE propone di effettuare la gestione del sistema in collaborazione con l'Ufficio dell'Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO), senza spiegare i poteri e le responsabilità conferitegli. Questo potrebbe portare a ulteriori ritardi nel processo e alla perdita di centralità della Commissione europea.

Infine, oriGIn EU sottolinea che la proposta manca di una visione chiara sul futuro delle IG. La Commissione europea chiede di poter esercitare diversi poteri delegati, che scavalcherebbero i due co-legislatori dell'UE, il Parlamento europeo, e il Consiglio, per decidere, in una fase successiva, su questioni strategiche come la sostenibilità.

"Alla luce di questo, oriGIn EU intende collaborare con i membri del Parlamento europeo e gli Stati membri, così come con la Commissione europea, per un miglioramento della proposta legislativa, che è cruciale per il futuro del settore. Abbiamo bisogno di un sistema europeo ambizioso per le Indicazione Geografiche affinché i produttori possano continuare ad operare per lo sviluppo sostenibile delle zone rurali in tutta l'UE", ha dichiarato il presidente di oriGIn EU, Charles Deparis.

“Ci aspettavamo qualcosa di molto diverso per la Riforma delle Indicazioni Geografiche. La Commissione non ha colto in pieno la volontà degli operatori del sistema DOP IGP che in pochi anni hanno contribuito a creare un sistema alimentare di qualità riconosciuto in tutto il mondo che vale oltre 75 miliardi. Dobbiamo lavorare coesi a livello nazionale e europeo per cambiare radicalmente alcuni aspetti legislativi di questa proposta che non va nella direzione giusta. Abbiamo fiducia nei parlamentari europei ed in particolare del On. Paolo De Castro che conosce bene il nostro settore, ma abbiamo bisogno anche di tutto il supporto delle Regioni e del Ministero delle politiche agricole” ha commentato il presidente di oriGIn Italia, Cesare Baldrighi

Potrebbero interessarti

Associazioni di idee

Il Ministero chiede una nuova campionatura per supportare abbassamento degli steroli sull'olio di oliva

La decisione del Comitato chimici del COI, che andrà ratificata dal Consiglio, è solo l'inizio di un percorso. FOA Italia plaude al tempestivo intervento del Ministero che chiede di continuare la campagna di monitoraggio sugli steroli

21 ottobre 2025 | 14:00

Associazioni di idee

Sempre meno incidenti sul lavoro in agricoltura: giù dell'80%

Registrato un calo netto dell’80% degli infortuni negli ultimi 30 anni, passati dagli oltre 140mila del 1994 ai 26mila dello scorso anno, l’agricoltura resta uno dei settori più esposti ai rischi

21 ottobre 2025 | 13:00

Associazioni di idee

Le triangolazioni dell'olio di oliva mettono a rischio i prezzi dell'extravergine italiano

Rafforzare i controlli sui flussi in entrata, soprattutto durante i mesi della raccolta italiana, per contrastare pratiche di dumping e manovre speculative. Il meccanismo del perfezionamento attivo, in assenza di un registro europeo di tracciabilità apre enormi margini a operazioni elusive

20 ottobre 2025 | 12:30

Associazioni di idee

EVO Generation: i giovani ambasciatori della cultura dell’olio

Riunite Istituzioni, mondo scientifico e rappresentanti della filiera per riflettere sul ruolo educativo e culturale dell’olio extra vergine d’oliva, elemento chiave della Dieta Mediterranea e ambasciatore del Made in Italy nel mondo

20 ottobre 2025 | 10:00

Associazioni di idee

L’olio extravergine, simbolo di una scelta consapevole: nutrire la salute rispettando la terra

I frantoiani richiamano l’attenzione sul valore culturale, ambientale e sociale dell’olio extravergine d’oliva, alimento cardine della dieta mediterranea e modello di sostenibilità

18 ottobre 2025 | 15:00

Associazioni di idee

Lo scandalo Bioliva/Borges e i suoi riflessi per i consumatori italiani

Gli italiani hanno il diritto di acquistare olio extravergine di oliva avendo la certezza dell’origine del prodotto. L'appello dell'associazione dei consumatori Konsumer per la trasparenza del mercato

18 ottobre 2025 | 14:00