Associazioni di idee 04/03/2022

Si scalda la trattativa sul prezzo del pomodoro per la campagna 2022

Si scalda la trattativa sul prezzo del pomodoro per la campagna 2022

Le aziende agricole stanno fronteggiando un aumento dei costi oltre il 20% con rincari energetici ormai fuori controllo e la morsa della siccità. L'offerta dell'industria non è in linea con i rincari. Chiesto di anticipare il tavolo di filiera


I produttori di pomodoro dell'Emilia-Romagna dicono no alla proposta avanzata finora dall'industria. Si è bloccata a 94 euro a tonnellata la trattativa sul prezzo del pomodoro da industria per la campagna Nord Italia 2022.



"È inaccettabile. Le aziende stanno fronteggiando un aumento dei costi oltre il 20% con rincari energetici ormai fuori controllo e la morsa della siccità che preannuncia onerosi interventi irrigui", commentano i presidenti di Cia Agricoltori Italiani e Confagricoltura dell'Emilia Romagna, Cristiano Fini e Marcello Bonvicini. Intanto in Spagna e Portogallo l'accordo è già chiuso con un prezzo riconosciuto ai produttori che supera i 100 euro a tonnellata.

Tuonano Cia dell'Emilia-Romagna e Confagricoltura che chiedono di anticipare il Tavolo tra Op (organizzazioni dei produttori) e Industria convocato per l'11 marzo: «Dobbiamo trovare la quadra al più presto - proseguono i vertici regionali di Confagricoltura e Cia - altrimenti mettiamo a rischio il lavoro di tutti. Così si affossano le imprese agricole, con evidenti danni per l'intera filiera produttiva». Oltretutto il mercato internazionale è tonico come del resto quello interno nonostante la pandemia e l'inflazione che sale.

L'Italia si conferma in cima alla classifica dei produttori e trasformatori dell'oro rosso (il 60% delle conserve "made in Italy" vola all'estero). "Non comprendiamo affatto la proposta avanzata dal settore industriale. Sediamoci subito attorno al tavolo e stringiamo un accordo che sia soddisfacente per gli agricoltori. Siamo alla vigilia dei trapianti, che avverranno in condizioni di grave siccità", concludono Marcello Bonvicini e Cristiano Fini.

di C. S.