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Ora i 20 milioni promessi per ridurre le giacenze di olio di oliva italiano

E' urgente attivare le procedure per il bando Agea e ridurre le tensioni sui mercati, così scongiurando il pericolo della pratica illegale dell’olio “di carta”, utilizzato da qualche impianto disonesto per far passare come italiano un olio che non lo è

18 settembre 2020 | C. S.

Agea pubblichi subito, prima dell’avvio della nuova campagna olearia, il bando da 20 milioni di euro, già stanziati da tempo dal Governo, per l’acquisto di olio extravergine d’oliva 100% italiano destinato agli indigenti, ogni giorno che passa serve a favorire chi specula sulla pelle dei produttori italiani onesti.

È quanto denuncia l’OP Assoproli Bari, una delle più importanti organizzazioni olivicole del settore per soci, prodotto e fatturato, che ha inviato alla Ministra Teresa Bellanova una dettagliata missiva per chiedere un immediato cambio di passo nelle azioni a favore degli olivicoltori.

“Dopo il regalo da 8 milioni di euro a chi commercializza olio comunitario ed extracomunitario ci aspettavamo l’immediata pubblicazione del nuovo bando promesso dalla Ministra Bellanova – scrivono nella lettera -. In realtà, però, nulla è stato fatto e persiste ancora una situazione di stallo che serve a regalare tempo e spazio a commercianti e imbottigliatori disonesti e speculatori”.

“Il covid e la conseguente crisi del canale Horeca hanno messo in ginocchio i migliori produttori di qualità, i frantoi e le cooperative più importanti, per questa ragione sarebbe fondamentale pubblicare il bando adesso, alla vigilia della campagna, per ridurre le giacenze di olio extravergine d’oliva dello scorso anno ed evitare bolle speculative per la nuova annata - continuano i responsabili di Assoproli -. Un atto di questo tipo scongiurerebbe anche la pratica illegale dell’olio “di carta”, utilizzato da qualche impianto disonesto per far passare come italiano un olio che in realtà non lo è”.

“Ci aspettiamo, cara Ministra, che si dimostri nei fatti, e non solo a parole, senza perdere più tempo, la reale intenzione dello Stato di sostenere la filiera olivicola italiana di qualità che rappresenta un pezzo fondamentale del Made in Italy”, conclude Assoproli.

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