Serve un miliardo di euro per recuperare il posizionamento del vino italiano
Occorre che la dotazione finanziaria della promozione nel Piano Nazionale di Sostegno nel triennio 2021-2023 sia portata da 100 a 150 milioni di euro l'anno e recuperare i consumi di vino in Italia
Investire in promozione 900 milioni di euro, tra risorse pubbliche e private, nel prossimo triennio per recuperare il posizionamento del vino italiano sui mercati internazionali e introdurre maggior flessibilità nella gestione della misura Ocm (Organizzazione comune di mercato) per aiutare le aziende a spender bene le risorse di quest'anno. E' la richiesta al governo e alla Commissione europea del Consiglio Nazionale di Unione Italiana Vini indirizzate al Governo e alla Commissione Europea, sono molto chiare.
"Auspichiamo vivamente che la dotazione finanziaria della promozione nel Piano Nazionale di Sostegno nel triennio 2021-2023 sia portata da 100 a 150 milioni di euro l'anno, così da mobilitare sottolinea il presidente di Uiv, Ernesto Abbona - un massiccio intervento per oltre 900 milioni di euro da parte delle aziende sui mercati di tutto il mondo - che integri gli investimenti istituzionali come "sistema paese" che ci attendiamo dal Mae e dall'Ice-Ita.
Iniziando da oggi, con l'introduzione di alcune flessibilità richieste dalle imprese in grado di aiutarci ad investire tutte e bene le risorse del 2019".
"Per il 2021, invece, oltre allo spostamento di risorse a favore della promozione che rappresenta l'asset primario su cui costruire il rilancio del settore, è indispensabile estendere l'ambito di applicazione della misura al mercato interno - conclude il presidente dell'Uiv Abbona - con l'obiettivo di recuperare i consumi di vino in Italia, includendo l'enoturismo che rappresenta un'attività strategica per il rilancio del settore". Proposta già avanzata dal Comité Vins nel "wine-package" del 17 aprile indirizzato alla Commissione Europea che non ha però avuto, per ora, risposta positiva.