Associazioni di idee

La diffusione di Xylella in Puglia non si arresta

I dati del sesto monitoraggio 2019 sul territorio brindisino la presenza del batterio è stata conclamata su 71 piante tra olivi, mandorli e oleandro, mentre 49 olivi risultati infetti ricadono in quattro comuni della provincia di Taranto

13 marzo 2020 | C. S.

Su 120 piante risultate positive al batterio della Xylella fastidiosa, 117 sono alberi di olivo, a cui si aggiungono due mandorli e un oleandro. È questo l’esito del sesto aggiornamento al monitoraggio 2019 condotto dall’osservatorio fitosanitario regionale. Stando ai risultati delle analisi sui campioni prelevati, sul territorio brindisino la presenza del batterio è stata conclamata su 71 piante tra olivi, mandorli e oleandro, di cui 56 a Ostuni e 15 a Ceglie Messapica; mentre 49 olivi risultati infetti ricadono in quattro comuni della provincia di Taranto, di cui 4 a Monteiasi, 19 a Montemesola, 19 a Crispiano e 7 a Taranto, dove si assiste ad un nuovo ritocco del fronte della batteriosi che è attualmente spostato più ad ovest (Longitudine 17.2971) rispetto ai precedenti aggiornamenti.

A rendere noti questi dati, un comunicato di Coldiretti Puglia, che invoca un cambio di passo nelle misure di prevenzione e di intervento sia a livello comunitario che nazionale, anche con l’avvio di una apposita task force.

"Le nuove infezioni accertate confermano che continua l’avanzata della malattia sul fronte tarantino verso Matera. L’infezione colpisce anche altre specie – scrive il presidente di Coldiretti Puglia Sabino Muraglia – come testimoniato dai risultati delle analisi sulle due piante di mandorlo, come precedentemente accaduto alla pianta di rosmarino sempre ad Ostuni. Ciò rende ancora più necessario che gli agricoltori abbiano la possibilità di diversificare le attività colturali per garantirsi un futuro imprenditoriale realistico, affidandosi ai dati scientifici.

Continua a mancare una strategia condivisa e univoca tra enti regionali, nazionali e comunitari per fermare la malattia e ridare speranza di futuro ai territori che hanno perso l’intero patrimonio olivicolo e paesaggistico.

La stessa Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) – precisa Muraglia – ha lanciato l’allarme sulla diffusione della Xylella che minaccia la maggior parte del territorio Ue dove tra l’altro sono stati individuati altri casi di malattia, dalla Francia alla Spagna, dalla Germania al Portogallo con il contagio che avanza inarrestabile verso nord.

Sotto accusa però ci sono anche le responsabilità comunitarie a partire dal sistema di controllo dell’Unione Europea con frontiere colabrodo che hanno lasciato passare materiale vegetale infetto poiché il batterio che sta distruggendo gli ulivi pugliesi è stato introdotto nel Salento dal Costa Rica attraverso le rotte commerciali di Rotterdam. Dall’autunno 2013 – conclude Muraglia – data in cui è stata accertata su un appezzamento di olivo a Gallipoli, la malattia si è estesa senza che venisse applicata una strategia efficace per fermare il contagio che, dopo aver fatto seccare gli ulivi leccesi, ha intaccato il patrimonio olivicolo di Brindisi e Taranto".

Potrebbero interessarti

Associazioni di idee

Operazione anti-frode Ape Pulita: le truffe danneggiano tutti, fermarle è fondamentale

Sequestro nel Chietino di 50 tonnellate di miele e 12 di zucchero falsamente dichiarati biologici. Le frodi alimentari costituiscono un serio rischio per la credibilità di un comparto in forte sviluppo come quello biologico

17 novembre 2025 | 14:00

Associazioni di idee

La sofferenza delle piccole e medie imprese del vino italiane

Le realtà vitivinicole più piccole, con ricavi inferiori ai 5 milioni di euro e compresi tra 5 e 10 milioni, registrano nel triennio le contrazioni più marcate: rispettivamente -16,4% e -6,4%. In controtendenza le aziende con più di 50 milioni di fatturato

15 novembre 2025 | 11:00

Associazioni di idee

I 25 anni del consiglio nazionale ordine tecnologi alimentari

Nell'ultimo G7 Agricoltura, i grandi della Terra nelle conclusioni hanno ribadito questa necessità: soddisfare la domanda crescente di cibo proveniente dai Paesi in via di sviluppo integrando fra loro le dimensioni ambientale, sociale ed economica

15 novembre 2025 | 10:00

Associazioni di idee

L’olio d'oliva è il filo d’oro che unisce tradizione, qualità e identità

L’olio extravergine d’oliva occupa un posto d’onore: è il simbolo stesso della Dieta Mediterranea, della sostenibilità e della qualità che caratterizzano la nostra cultura alimentare

15 novembre 2025 | 09:00

Associazioni di idee

Fuori i nomi di chi specula sull’olio extravergine d'oliva italiano

Il prezzo dell’olio extravergine italiano non può scendere sotto un valore minimo indispensabile per garantire la sopravvivenza del settore. Unaprol ha scritto al Ministero: ora interventi immediati e concreti da parte dell’Ispettorato Centrale Controllo Qualità

13 novembre 2025 | 15:15

Associazioni di idee

La causa della speculazione sull'olio di oliva italiano: troppi commercianti

L’esame di alcuni dati sulla campagna olearia in corso fa emergere distorsioni e speculazioni machiavellicamente pilotate. Servono subito controlli rapidi per prevenire riduzione dei prezzi dell'olio di oliva

13 novembre 2025 | 12:00