Associazioni di idee 25/02/2020

Coronavirus. Disdette turisti stranieri negli agriturismi in Toscana

Allarme per le ricadute economiche del settore: attenzione a non penalizzare l’export toscano, subito tavolo con le categorie economiche


Già gravi i danni per l’agricoltura e per il settore agrituristico toscano. Ripercussioni economiche impossibili da quantificare al momento, ma l’emergenza Coranavirus (COVID-19) provocherà sicuramente – e sta già provocando - ingenti danni economici e sociali al settore agricolo della Toscana, iniziando, appunto, dagli agriturismi. A sottolinearlo è Luca Brunelli, presidente Cia Agricoltori Italiani della Toscana.

«C’è grossa preoccupazione, poiché non si sa in che modo e in che tempi la situazione potrà evolversi – commenta Brunelli -. Già registriamo le prime ricadute economiche: stiamo ricevendo segnalazioni dai nostri associati di disdette dei turisti stranieri per i mesi di aprile, con le feste pasquali, e maggio». Il settore agrituristico lavora anche con le prenotazioni dei tour operator e temiamo che, per paura della diffusione del Coronavirus, possano orientare i propri clienti su altri Paesi

Oltre all’annullamento di fiere di settore, convegni ed eventi aperti al pubblico, c’è il pericolo – aggiunge Cia Toscana – di bloccare di fatto l’intera economia con il rischio concreto di speculazioni e danni d’immagine al Made in Italy e quindi delle produzioni toscane, che potranno frenare l’export. Chiediamo in questo senso, assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni europee e dei paesi esteri, nonché un’attenzione particolare da parte del governo nazionale, che oltre alla salute dei cittadini – ovviamente la priorità assoluta – deve porre attenzione alle gravi perdite economiche a cui andremo inevitabilmente incontro.

Per quanto riguarda le attività agricole Cia Toscana conferma che proseguono con regolarità e gli agricoltori toscani sono impegnati per garantire la disponibilità per i consumatori dei prodotti agricoli chiaramente legati alla stagionalità.

«Questa situazione non deve essere né sottovalutata, né ingigantita, nella speranza che quanto prima l’allerta possa rientrare in tempi brevi» aggiunge Brunelli e comunque per valutare e monitorare le ricadute sull’economia, chiediamo di convocare un tavolo con tutte le categorie economiche.

di C. S.