Associazioni di idee

Il mondo produttivo urla: basta speculazioni sull'olio di oliva italiano!

Tutte le associazioni olivicole nazionali protestano contro l'ingiustificata diminuzione delle quotazioni di olio di oliva italiano nel corso delle ultime settimane: i reali prezzi di mercato si sarebbero dovuti attestare a 4,9 euro al chilogrammo

15 dicembre 2017 | T N

La situazione sta diventando davvero molto tesa sul fronte della produzione olivicolo-olearia.

Cno, Unapol e Unasco e, per la prima volta in questa stagione anche l'Unaprol, protestano vibratamente contro l'abbassamento dei prezzi.

Gennaro Sicolo (CNO), Tommaso Loiodice (UNAPOL) e Luigi Canino (UNASCO) hanno invocato la convocazione urgente di un tavolo aperto a tutta la filiera per approfondire alcune questioni che si stanno palesando in questa campagna olivicola.

“Promuovere e valorizzare l’eccellente prodotto di quest’anno, attraverso azioni sinergiche tra tutti gli attori della filiera olearia italiana, rappresenta un passo fondamentale per dare ristoro ai territori e agli olivicoltori”, hanno sottolineato i Presidenti delle tre organizzazioni di produttori che rappresentano più del 60% degli Olivicoltori nazionali.

“Il coordinamento ministeriale è necessario per scongiurare turbative e vili speculazioni che danneggerebbero produttori e i consumatori”, hanno continuato Sicolo, Loiodice e Canino.

Accogliendo la richiesta dei Presidenti di CNO, UNAPOL e UNASCO, il Ministro Martina convocherà un tavolo con i rappresentanti della produzione, del commercio, dell’industria e della grande distribuzione già prima di Natale.

“Gli attuali livelli di prezzo dell’olio, ingiustificatamente bassi, rischiano di distruggere la produzione olivicola italiana creando gravi danni al settore anche nel medio-lungo periodo. La stabilità deve essere un’assoluta priorità della filiera, danneggiata dalle continue oscillazioni del mercato anche a fronte di variazioni non particolarmente significative nella quantità del prodotto. La speculazione in atto, non solo non ci consente di essere competitivi, ma finisce anche con il disorientare il consumatore vanificando gli sforzi nel processo di sensibilizzazione verso la qualità. L’olio italiano, a differenza di quello degli altri Paesi, è sottoposto a controlli rigorosi sulla produzione che ne certificano tracciabilità, qualità e distintività. Eppure nel confronto con i dati degli altri Paesi emerge un differenziale incredibilmente basso: 0,30 al chilogrammo rispetto ai mercati spagnolo e greco, rimasti stabili nell’ultimo mese, e 0,60 rispetto a quello tunisino. Un’ulteriore conferma arriva dall’analisi dei dati della borsa merci di Bari che, in un mese, ha perso oltre 50 centesimi di valore passando da 4,70 euro per chilogrammo a 4,20. Borsa merci che si sarebbe dovuta attestare ai 4,90 euro al chilogrammo. Numeri che parlano chiaro e ci spingono con decisione a portare avanti questa battaglia, convinti che la parte sana dell’industria di settore sarà al nostro fianco per difendere un sistema che deve dare assoluta centralità ai consumatori. Noi saremo sempre dalla loro parte, pronti a informarli di fronte a operazioni speculative messe in atto dalla grande distribuzione in un contesto emergenziale”. - Lo comunica David Granieri, presidente di UNAPROL.

Tutta la filiera produttiva, quindi, invoca un maggior sostegno dei prezzi da parte dell'industria olearia nazionale.

Potrebbero interessarti

Associazioni di idee

Strumenti concreti contro la speculazione sull'olio di oliva italiano

Gli attuali parametri di riferimento, basati sulle rilevazioni delle Camere di Commercio sull'olio di oliva, non sono più adeguati a rappresentare fedelmente l’andamento del mercato né a garantire un sufficiente livello di trasparenza

02 dicembre 2025 | 11:00

Associazioni di idee

Allarme per il prezzo dell'olio italiano: misure urgenti e un piano strutturale

Il crollo anomalo dei prezzi dell’olio extravergine di oliva sta generando forte preoccupazione tra gli operatori del settore, perché destabilizza l’intero comparto. Stop alle campagne sottocosto in GDO

02 dicembre 2025 | 08:50

Associazioni di idee

Passi in avanti dal tavolo olivicolo per la difesa dell'olio italiano

Cauto ottimismo rispetto all’esito del tavolo convocato a Roma. Il Governo ha assicurato che rafforzerà i controlli, la tracciabilità, la promozione del consumo di olio extravergine d’oliva italiano

02 dicembre 2025 | 08:45

Associazioni di idee

Servono interventi strutturali per dare stabilità al mercato dell’olio d'oliva italiano

AIFO ha richiamato l’attenzione sulla trasparenza del mercato e sulla necessità di potenziare i controlli per prevenire eventuali irregolarità nelle importazioni. In questa direzione, l’associazione ha proposto l’estensione a livello europeo del registro telematico dell’olio e l’istituzione di una CUN delle olive e di una CUN dell’olio

02 dicembre 2025 | 08:30

Associazioni di idee

Drastico calo del prezzo dell’extravergine d’oliva: la posizione di Copagri

Quello di cui il settore necessita è di interventi strutturali che consentano ai produttori di non dover sempre rincorrere le emergenze; interventi che devono partire necessariamente dal rafforzamento delle attività di controllo, con particolare riferimento al prodotto proveniente dal continente africano

01 dicembre 2025 | 19:00

Associazioni di idee

Italia e Grecia insieme nel nome dell'olivo e dell'olio extravergine di oliva

Somiglianze e analogie tra le olivicolture dei due Paesi che hanno spinto Italia Olivicola e numerose cooperative greche, rappresentate da Agron sa, a condividere un percorso virtuoso sviluppatosi in oltre un decennio, all’insegna di qualità, tracciabilità e promozione

01 dicembre 2025 | 14:00