Mondo
Gli orti urbani non salveranno il mondo dai cambiamenti climatici
Utili dal punto di vista culturale e sociale, gli orti urbani possono contribuire a ridurre le emissioni di gas serra del settore primario solo dell'1%. Combattere gli sprechi alimentari, viceversa, può far diminuire l'impronta di carbonio dell'11%
09 maggio 2018 | T N
Molte città e stati degli Stati Uniti sono alla ricerca di modi per ridurre le emissioni di gas serra, tra cui normative sull'efficienza degli edifici e aumento del trasporto pubblico e delle fonti di energia rinnovabili. Ora gli scienziati nel rapporto dell'American Chemical Society “Scienza e Tecnologia Ambientale” riportano ulteriori misure che le città potrebbero adottare per ridurre ulteriormente la loro impronta di carbonio: affrontando le emissioni legate al consumo di cibo e rifiuti.
Secondo studi precedenti, l'alimentazione delle popolazioni urbane - dalla produzione al trasporto di cibo, dalla refrigerazione alle farine alimentari, fino all'eliminazione degli scarti - rappresenta dal 20 al 30% delle emissioni globali di gas serra. Questo grande contributo rende il sistema alimentare un obiettivo primario quando ricercatori e responsabili politici stanno cercando modi per ridurre l'impronta di carbonio delle città.
L'attenzione, generalmente, si è sempre concentrata sul lato della produzione agricola dell'equazione.
Ma cosa accade se concentriamo l'attenzione sull'ambiente urbano?
Sulla base di un esame delle emissioni legate alla dieta statunitense, i ricercatori hanno messo insieme i dati provenienti da una varietà di fonti per stimare le emissioni relative a diversi componenti del sistema alimentare, compresi i metodi di trasporto, trattamento e smaltimento dei rifiuti.
Hanno poi stimato in che modo i cambiamenti nelle pratiche specifiche di consumo urbano possano ridurre queste emissioni.
È interessante notare che, aumentando l'agricoltura urbana per occupare la metà dei terreni liberi nelle città, si ridurrebbero le emissioni legate all'alimentazione solo dell'1%. Ma il passaggio dall'elettricità a base di combustibili fossili a fonti energetiche prive di carbonio ridurrebbe le emissioni legate all'alimentazione di almeno il 18%, la riduzione della metà degli sprechi alimentari al dettaglio e al consumo diminuirebbe le emissioni dell'11% e la sostituzione di un quarto del consumo totale di carne bovina con polli ridurrebbe le emissioni del 6%.
Potrebbero interessarti
Mondo
La rivolta dell'agricoltura: tagli alla PAC per 87 miliardi

Confermata la confluenza della PAC nel Fondo unico di coesione. L'agricoltura europea perde 87 miliardi di euro e vede a rischio anche i Piani di Sviluppo Rurale. Dopo le timide proteste iniziali ora Confagricoltura, Coldiretti e CIA scendono in piazza
18 luglio 2025 | 13:30
Mondo
Il digestato per il futuro dell'agricoltura europea

Il ruolo del digestato tra zootecnia, energia e agricoltura: è tempo che venga inserito fra i fertilizzanti autorizzati in fase di revisione della Direttiva Nitrati
18 luglio 2025 | 10:00
Mondo
61 mila tonnellate di olio di oliva dalla Tunisia in Italia

La Tunisia diventa il secondo fornitore di olio di oliva dell'Italia nella campagna olearia 2024/25 dopo la Spagna. Le esportazioni di olio d'oliva biologico tunisino ammontano a 45 mila tonnellate nei primi 8 mesi della campagna olearia
17 luglio 2025 | 11:00
Mondo
L’ultimo frantoio rimasto a Montemor-o-Novo ha quadruplicato la capacità estrattiva

Il frantoio disponeva già di un estrattore centrifugo per olio d’oliva Alfa Laval in funzione dal 1998, oltre a due separatori acquistati nel 1989, quando è stata installata la prima linea, tutti prodotti ad oggi ancora efficienti
17 luglio 2025 | 09:00
Mondo
La Romania è la regina dei cereali europei

La Romania ha esportato circa 9 milioni di tonnellate di grano, farina di grano, mais e orzo, rappresentando il 28,3% delle esportazioni totali dell’UE. Il record grazie alla debacle francese
16 luglio 2025 | 10:00
Mondo
La PAC confluisce nel Fondo Unico: la Commissione non fa marcia indietro

La bozza di regolamento del prossimo Quadro finanziario pluriennale prevede la fine della PAC che confluisce nel Fondo europeo per la prosperità e la sicurezza economica, territoriale, sociale, rurale e marittima
15 luglio 2025 | 13:00