Mondo 14/05/2011

Anche la Lituania scopre l’extra vergine

L’interesse è soprattutto per la valenza salutistica dell’olio ricavato dalle olive. Il Cno ha intanto lanciato il "la", raccogliendo consensi


Riportiamo di seguito un testo che ci ha fatto pervenire Gianluigi Pagano per conto del Consiglio nazionale olivicoltori su una recenta esperienza in Lituania.

Il titolo dell'eintervento è "Evo, salvaci tu!". L'Evo è invocato come fosse un santo. Si tratta del'acronimo di Extra Vergine di Oliva. (TN)

 

EVO, SALVACI TU!

La trasferta effettuata nel gennaio scorso in Lituania dal Cno, il Consorzio Nazionale Olivicoltori, ha lasciato il segno. Infatti è stato tanto l’interesse suscitato dalla presentazione a Vilnius dell’olio extravergine d’oliva quale protagonista della Dieta Mediterranea, che è stata richiesta una nuova visita, questa volta non solo nella capitale, ma anche a Kaunas, la seconda città dello Stato, e a Druskininkai, famosa città termale.

Poiché l’interesse riscontrato era prima di tutto di tipo salutistico, è stato deciso di invitare quale relatore un illustre nutrizionista: il professor Antonio Gaddi, direttore del Centro per lo Studio dell'Aterosclerosi e delle Malattie Dismetaboliche “GC Descovich” dell’Università di Bologna. Il suo intervento è stato preceduto da un’analisi della mortalità in Lituania per eventi collegati a cardiopatie o eventi ischemici, che risulta tra i più alti d’Europa.

Il professor Gaddi ha poi spiegato come questo fenomeno sia collegato, almeno in parte, ad errori nutrizionali e ha ricordato i principi della Dieta Mediterranea, recentemente dichiarata dall’Unesco Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, proprio per la sua capacità, documentata ad iniziare dagli studi dell’americano prof. Ancel Keys, di prevenire i danni cardiaci.

Evidentemente è molto difficile mutare completamente gli schemi alimentari di una nazione, ha onestamente riconosciuto il Prof. Gaddi, ma è possibile almeno ridurre i principali fattori di rischio ed introdurre al loro posto altri nutrienti che invece ci proteggano da quei danni.

Fra gli evidenti errori nutrizionali dei Lituani c’è senz’altro l’abuso di grassi saturi che però, ha sostenuto il relatore, possono venire tranquillamente sostituiti dall’Olio Extravergine di Oliva (Evo), di cui il professore ha illustrato le qualità, legate soprattutto alla funzione protettiva dei polifenoli, potenti antiossidanti, che tuttavia sono significativamente presenti solo negli oli di buona qualità, come dimostra una serie di dati sperimentali dedotti da un trial europeo (Eurolive) .

In tale ricerca, a cui l’Istituto del Professore ha partecipato attivamente, si sono valutati gli effetti di dosi giornaliere standard di olio di oliva, con differenti dosaggi di polifenoli, sul danno ossidativo di lipidi e LDL colesterolo e sul profilo lipidico.

Gli effetti della assunzione di olio di oliva con concentrazioni variabili di polifenoli sono stati: Incremento proporzionale alla concentrazione del HDL colesterolo; Riduzione proporzionale dell’indice colesterolo totale/HDL colesterolo totale al crescere della concentrazione in polifenoli; riduzione del livello di trigliceridi; riduzione proporzionale all’aumento di concentrazione di polifenoli, dei markers di stress ossidativo.

A questa dotta relazione, particolarmente rivolta ai medici ben presenti alle manifestazioni in ambedue le città, ha poi fatto seguito l’intervento di Rosario Franco, esperto assaggiatore di olio e Capo Panel della Regione Calabria, il quale ha fatto degustare dapprima un olio che si pregiava della qualità di extravergine, acquistato in un supermercato lituano, (non diremo la provenienza , ci limiteremo a dire che aveva come emblema un torero e che era presentato in una bottiglia di plastica) e poi uno degli oli del marchio “Terre del Sole” che contraddistingue i prodotti a tracciabilità certificata del Cno.

Il confronto è stato più che convincente: mentre il primo non presentava alcun aroma, il secondo aveva un deciso carattere di fruttato; ma la differenza era ancora più evidente all’assaggio: sapore sgradevole nel primo caso e piacevole e leggermente piccante nel secondo.

Il Presidente di CNO Servizi, Gaetano Potenzone ha poi chiuso la conferenza spiegando tutte le garanzie legate alla tracciabilità certificata ed al progetto Alta Qualità del Cno.

Ma se serviva ancora una prova sulla caratteristica di assoluta piacevolezza della Dieta dell’Evo proposta, la cena successiva ha fugato qualsiasi dubbio possibile.Infatti la sapienza culinaria della dott.ssa Francesca D’Orazio, consulente gastronomica di eccezionale valore, ha letteralmente entusiasmato i presenti.

Il menù proposto, dalla pappa al pomodoro ai ravioli di pesce, alla focaccia pugliese, al filetto di manzo al sale, erano infatti studiati per esaltare la piacevolezza dell’olio extravergine d’oliva e gli intervenuti non hanno mancato di apprezzarlo.

Ora il sasso è lanciato: l’interesse fra gli opinion leaders (medici, ristoratori, chef, giornalisti) è senz’altro vivo: si tratta soltanto di organizzare in maniera ottimale la distribuzione.

Gianluigi Pagano

 

di C. S.