L'arca olearia
La nuova frontiera dei controlli sull'olio di oliva: la contaminazione da metalli pesanti
Rame, cadmio, piombo e zinco si ritrovano spesso nell'olio e il regolamento comunitario 1881/2006, ai più sconosciuto, fissa il limite di piombo a 0,1 mg/litro. Dal periodo di raccolta ai trattamenti eseguiti. Cosa fa alzare il livello di questi indesiderati contaminanti
11 ottobre 2017 | R. T.
Il regolamento comunitario 1881/2006, sconosciuto ai più, fissa ili livello massimo di piombo nell'olio a 0,1 mg/litro.
Vi sono però anche altri metalli pesanti che contaminano, più o meno naturalmente, l'olio extra vergine di oliva: rame, cadmio e zinco sono tra questi.
Le ricerche che indagano sui livelli di questi metalli pesanti nell'olio di oliva sono ancora poche ma già forniscono qualche indicazione.
L'Università di Cagliari è stata da sempre tra le più attive in questo campo che assume sempre un più significativo valore, alla luce degli allarmi alimentari che si susseguono e di una aumentata sensibilità dei consumatori.
Una prima ricerca dell'Università cagliaritana, nel 2006, ha evidenziato come vi sia un'elevata variabilità all'interno delle cultivar per il piombo e lo zinco, mentre per il cadmio e il rame non è stata osservata alcuna differenza statistica.
È stata valutata poi l'influenza della cultivar e la fase di maturazione delle olive sul contenuto di metalli pesanti: lo zinco era l' unico metallo che mostrava grande variabilità a seconda del periodo di raccolta.
Una seconda indagine, più puntuale, sugli oli siciliani ha evidenziato come il livello medio di piombo riscontrato era inferiore al limite del regolamento (0,09 mg/litro) ma ben otto dei trentaquattro campioni analizzati avevano livelli superiori al consentito, con valori fino a ',28 mg/litro, ovvero quasi il triplo del limite di legge.
I livelli più elevati di piombo sono stati correlati all'uso di pesticidi organofosforici.
Il vero problema è che la letteratura sui metalli pesanti nelle olive e nell'olio d'oliva si occupa principalmente di metodi analitici per la loro determinazione negli oli, ma manca di quantificazione e di esperimenti sul campo.
Occorre quindi un lavoro di ricerca più dettagliato per comprendere l'influenza varietale sul livello di metalli pesanti nell'olio, l'epoca di raccolta e naturalmente l'utilizzo di presidi fitosanitari molto comuni e comunque consentiti in olivicoltura.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Le condizioni per la fermentazione delle olive da tavola verdi a bassa temperatura
Il comportamento in termini di velocità di crescita e acidificazione è stato simile per questi ceppi e paragonabile a quello osservato nei processi tradizionali, sebbene mannitolo e saccarosio non siano stati metabolizzati e il fruttosio sia stato utilizzato solo parzialmente
24 dicembre 2025 | 11:00
L'arca olearia
Analisi dei micronutrienti nel polline d'olivo
Il polline di olivo è altamente sensibile ai trattamenti chimici. Importante sottolineare il ruolo del ferro e del rame, in particolare quando vengono effettuati ampi trattamenti
23 dicembre 2025 | 11:00
L'arca olearia
PNRR Ammodernamento Frantoi: i termini slittano al 27 marzo
I 513 beneficiari del bando ammodernamento frantoi avranno due mesi di tempo in più per chiedere il saldo e presentare la rendicontazione. “Una buona notizia purtroppo arrivata troppo tardi, si sarebbe potuto fare di più e meglio di concerto con le associazioni” commenta Michele Librandi, presidente di FOA Italia
23 dicembre 2025 | 10:10
L'arca olearia
Composizione dell'olio d'oliva in funzione della nutrizione delle piante di azoto, fosforo e potassio
La composizione dell'olio è stata significativamente influenzata dai livelli di fosforo e azoto, mentre i livelli di potassio hanno avuto solo un effetto minore. Gli effetti sommari sulla resa e la composizione dell'olio dovrebbero essere considerati
22 dicembre 2025 | 11:00
L'arca olearia
Bag-in-box: il miglior mondo per preservare l'olio extravergine di oliva a casa
L'imballaggio bag-in-box ha meglio conservato il profilo fenolico dell'olio extravergine di oliva rispetto all'acciaio inossidabile. Collegata l'amarezza con l'oleuropeina e l'oleaceina, la pungenza con l'oleocantale e l'astringenza con oleaceina e oleocantale
21 dicembre 2025 | 12:00
L'arca olearia
Quali progressi contro Xylella fastidiosa?
Ancora poche speranze di cura, ma sperimentazioni in corso su soluzioni di biocontrollo come i batteri endemici xilemici, i peptidi bioattivi e i cocktail di microrganismi. Valutazioni su olivi meno sensibili a Xylella fastidiosa
21 dicembre 2025 | 10:00