L'arca olearia

Il potassio per l'olivo, meglio concimazione al suolo o fertilizzazione fogliare?

Il potassio gioca un ruolo strategico per la fisiologia dell'olivo e delle olive tanto che per ogni cento chili di olive l'asportazione è calcolata in un chilogrammo. L'apporto di questo elemento è quindi molto utile ma sotto quale forma distribuirlo? Cloruro o solfato?

14 aprile 2017 | R. T.

Il potassio è uno degli elementi chiave per far produrre e vegetare bene l'olivo.

Nell'oliva, il potassio gioca un ruolo fondamentale nei processi enzimatici legati all'inolizione e alla riduzione della cascola. Nelle foglie, quindi dal punto di vista vegetativo, il potassio è legato soprattutto ai meccanismi fitochimici, alla fotorespirazione e alla fotosintesi clorofilliana. A valori più bassi di potassio, infatti, viene associato un contenuto di clorofilla più basso.

E' quindi importante comprendere la centralità del potassio nell'oliveto, una centralità spesso sconosciuta se è vero che vi sono lunghe discussioni sull'effetto e l'efficacia di trattamenti con nitrati o urea ma invece non si conosce ancora se vi siano differenze tra l'apporto di cloruro o solfato di potassio (KCl o K2SO4).

Una ricerca spagnola, effettuata sia in campo sia in serra, su piante della varietà Picual e Hojiblanca ha esaminato l'efficacia dei diversi formulati di potassio e del metodo di applicazione (suolo o fogliare) sulla concentrazione di potassio nelle foglie in oliveti in asciutta.

Per la prova in serra sono stati date concentrazioni diverse dei fertilizzanti a 63 e 128 giorni dal trapianto. Per le piante a 63 giorni è stata utilizzata una fertilizzazione al suolo, per l'equivalente di 1 kg/albero adulto. Per le piante a 128 giorni dal trapianto sono state utilizzate concentrazioni di 0,05 o 2,5 mM Kcl.

Per la prova in campo, su alberi di 80 anni di età, è stata prevista l'applicazione, sempre con i diversi formulati, di potassio al terreno a marzo nella misura di 1 kg ad albero, oppure con fertilizzazioni fogliari nei mesi di marzo, aprile, giugno e luglio, con concentrazioni equivalenti a quelle utilizzate per le piantine in serra.

I risultati hanno mostrato che, in entrambe le condizioni di campo e serra, sia KCl sia K2SO4 aumentavano la concentrazione di potassio nelle foglie. Inoltre, entrambi i sali hanno avuto un effetto positivo sul contenuto di potassio nei frutti, anche se l'intensità dell'aumento variava tra gli anni di sperimentazione.

Lo stato di stress idrico e condizioni di carenza di potassio nell'albero influivano l'assorbimento dell'elemento, mentre la modalità di applicazione, al suolo o fogliare, non ha influenzato l'efficacia della concimazione.

Bibliografia

H. Restrepo-Diaz, M. Benlloch, C. Navarro, Ricardo Fernández-Escobar, Potassium fertilization of rainfed olive orchards, Scientia Horticulturae, Volume 116, Issue 4, 20 May 2008, Pages 399-403

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