L'arca olearia
Olio d'oliva di Alta Qualità Italiana in dirittura d'arrivo. Il decreto previsto per la primavera
A ostacolare il percorso di approvazione sono le regioni che chiedono deroghe e specificità ma le associazioni olivicole e olearie non ci stanno: lettera al Ministro per ritirare il provvedimento dalla Conferenza Stato-Regioni
09 febbraio 2013 | T N
Sono stati mesi di duro lavoro per arrivare all'approvazione del decreto ministeriale che istituisce il Sistema Qualità Nazionale per l'Olio d'Oliva.
Teatro Naturale ne aveva dato ampia anticipazione già a novembre (Tutti per uno e uno per tutti. L'olio extra vergine d'oliva italiano e d'alta qualità ha trovato casa) e oggi, come promesso siamo a ragguagliarvi sugli sviluppi e i progressi fatti nelle scorse settimane.
Il percorso è stato, più che altro, politico per cercare di trovare una sintesi tra le varie esigenze degli attori della filiera ma anche teso a non escludere alcun soggetto, rappresentativo e istituzionale, da un progetto che vuole essere un punto di svolta per l'olivicoltura italiana.
E' per questa ragione che, una volta assicuratisi che al tavolo olivicolo presso il Mipaaf, vi fosse una sufficiente concordanza di idee, il progetto è stato condiviso con gli enti locali, ossia le regioni, in sede, appunto di Conferenza Stato-Regioni.
Proprio qui sono sorti gli ostacoli più grandi, con alcune aree che hanno chiesto deroghe e regole specifiche in ragione di particolarità climatiche, varietali, di usi e costumi. Accogliere tali istanze significherebbe porsi all'interno di un percorso irto di difficoltà, una trattativa infinita che complicherebbe non solo oltre misura l'iter di approvazione ma anche creerebbe delle crepe, anche di natura giuridica, all'interno di un sistema di qualità che, per definizione, è nazionale.
A tutelare le specificità locali vi sono le Dop, mentre l'SQN sarebbe un sistema di qualità nazionale.
Il Ministero, in modo molto diplomatico, ha deciso di scaricare la patata bollente sulle associazioni olivicole e olearie, in una recentissima riunione sull'argomento. In questo caso è accaduto quello che non ti aspetti. Anziché cominciare a discutere e a litigare, dividendosi, tutte le associazioni, dai produttori ai frantoiani, dagli imbottigliatori agli industriali, hanno condiviso la necessità di togliere la materia dal tavolo regionale, trattandosi di una questione di rilevanza esclusivamente nazionale. Una posizione univoca che verrà formalizzata al Ministro che avrà quindi la forza politica di revocare il provvedimento dalla Conferenza Stato-Regioni e quindi andare a definizione all'interno degli uffici ministeriali.
Un iter, però, che riguarderà il prossimo inquilino di via XX settembre, ovvero il prossimo esecutivo ed è per questa ragione che l'emanazione del decreto non è prevista prima di un paio di mesi dopo le elezioni. Tempo sufficiente alle associazioni olivicole e olearie per trovare la quadra su molti aspetti tecnici, in parte già discussi e condivisi, del regolamento di attuazione che accompagnerà il decreto. Un lavoro che si dovrebbe concentrare in particolare sulle procedure burocratiche connesse al funzionamento del sistema SQN che, un'altra volta concordi tutte le anime della filiera, vanno snellite e semplificate.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
La gestione dell’occhio di pavone dell’olivo: ecco come ridurre i trattamenti necessari
Intervenendo al momento opportuno contro l’occhio di pavone, l’efficacia non è inferiore al livello di controllo della malattia raggiunto da 9 trattamenti consecutivi in una stagione. La gestione della patologia deve essere annuale
17 dicembre 2025 | 11:00
L'arca olearia
I coadiuvanti per l'estrazione dell'olio d'oliva: aumentare l'efficiacia di estrazione del 2%
L'uso di coadiuvanti migliora la resa di estrazione dell'olio d'oliva. La valutazione sensoriale ha dato lo stesso risultato per tutti gli oli non importa se è stato utilizzato o meno un coadiuvante, indicando che questi composti agiscono solo fisicamente sul processo di estrazione
16 dicembre 2025 | 12:00
L'arca olearia
L'utilizzo dell’inerbimento su olivo per ripristinare la fertilità dell'azoto nel suolo delle zone aride
L'olivo inerbito ha ripristinato la fertilità dell'azoto nel suolo con le riserve di azoto più elevate dopo 18 anni, compreso l'azoto totale. Le scorte di azoto minerale sotto l'olivo inerbito sono aumentate costantemente
15 dicembre 2025 | 14:00
L'arca olearia
Comunità batteriche sintetiche per difendere l'olivo
Assemblate due SynCom, ovvero comunità batteriche sintetiche, formate da tre batteri ciascuno, selezionati per la loro stabilità, sinergie funzionali e potenziale di biocontrollo. La nuova frontiera è la gestione funzionale del microbioma vegetale
14 dicembre 2025 | 12:00
L'arca olearia
L'influenza della raccolta tardiva delle olive sulle composizioni di acidi grassi, sui composti fenolici e sugli attributi sensoriali dell'olio d'oliva
Ritardare troppo la raccolta delle olive aumenta l'acido palmitico, l'acido stearico, l'acido linoleico e in generale il tenore di acidi grassi polinsaturi nell'olio d'oliva. In calo anche il contenuto fenolico e di acido oleico
13 dicembre 2025 | 12:00
L'arca olearia
La relazione tra mosca olearia e lebbra dell’olivo
La Grecia sta sperimentando una recrudescenza della lebbra dell’olivo che sta facendo nascere miti e leggende metropolitane. Gli agronomi della Messina hanno deciso di fare chiarezza
13 dicembre 2025 | 10:00
Commenta la notizia
Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Accedi o Registrati