Emozioni di gusto 27/05/2016

Un FS17 sul lago di Garda, oltre la territorialità della Casaliva

Un FS17 sul lago di Garda, oltre la territorialità della Casaliva

A Puegnago del Garda la Società Agricola La Meridiana da diversi anni produce un FS17 in purezza che riesce ad esprimere in pieno tutte le potenzialità di questa monocultivar molto particolare. Oltre il "solito" olio del Garda


Ci troviamo nella Valtenesì, un’area compresa tra il Lago di Garda e la Valsabbia, nella quale sono compresi molti comuni che hanno reso famosa questa zona per il vino e l’olio: Moniga del Garda, San Felice del Benaco, Polpenazze del Garda… E Puegnago del Garda, in provincia di Brescia, dove ha sede l’Associazione Interprovinciale Olivicoltori Lombardi. E a Puegnago, in via Provinciale 9, troviamo anche la Società Agricola La Meridiana (www.lameridianaleali.com), che da diverse generazioni produce olio e vino, mantenendo sempre una conduzione familiare.

Tutto è iniziato con il bisnonno Agostino Leali che nel 1947 è stato tra i fondatori della Cooperativa Agricola di San Felice del Benaco e già allora aveva capito che per produrre un buon olio bisognava curare sia le olive che la loro lavorazione. L’azienda è poi passata nelle mani del figlio Dino a cui si sono naturalmente seguiti Augusto e Fulvio che per oltre cinquant’anni l’hanno fatta crescere con amore e passione. E con l’arrivo nel 2015 dei due cugini Fabio e Roberto Leali una ventata di gioventù ed euforia ha investito tutta l’azienda, sempre però tenuta sotto controllo dall’attento e amorevole supporto dei genitori…

Siamo di fronte ad un’azienda che ha basato la sua storia olivicola sulla produzione del “classico olio del Garda”, ottenuto sostanzialmente dalle cultivar tipiche della zona, tra le quali spicca la Casaliva. La continua voglia di migliorare il prodotto ha però spinto la società a sperimentare nuove strade, che si sono concretizzate nella posa a dimora nel 2002 della cultivar FS 17: una scelta non basata sul caso, ma fatta dopo una attenta osservazione dei terreni (ben drenati e poco fertili) e del clima (molto più simile a quello delle colline umbre che non a quello del nord Italia).

All’inizio erano solo trenta piante: l’eccezionale risposta ottenuta ha convinto i titolari ad incrementarne immediatamente il numero, arrivando alle 800 attualmente a dimora.

La cura maniacale di tutte le operazioni di campo, l’irrigazione controllata, l’ inerbimento totale, la lotta integrata, la raccolta velocissima delle olive e l’uso del frantoio della Cooperativa, da sempre all'avanguardia nella tecnica di molitura, hanno portato alla realizzazione di tre prodotti che hanno acquistato un respiro internazionale, pur mantenendo un’impronta identitaria della zona: Il Classico (Leccino, Casaliva, Pendolino, Regina del Garda, Muraiolo: tipico esempio di olivaggio di quest’area), Monocultivar Casaliva (la tipologia di olive più diffusa sul lago), Monocultivar FS17.

E proprio l’FS17 ha attirato la mia curiosità anni fa. Ho assaggiato la prima volta quest’olio nel 2010 ed ogni anno mi sono trovato a riassaggiarlo. E ogni volta ho scoperto qualcosa in più, una nuova sfumatura, un nuovo sentore: è un olio artigianale, che ad ogni nuova spremitura esprime la sua potenzialità raccontando con i suoi aromi l’intera stagione.

In quest’ultima occasione ho aperto la bottiglia - avvolta da una semplice e chiara etichetta - ed immediatamente sono stato avvolto, senza nemmeno versare l’olio nel bicchiere, da un fruttato molto verde, fresco, intenso, caratterizzato da un profumo di rucola. Quando mi decido a versarlo e scaldarlo immediatamente la rucola si schiude al naso lasciando avanzare sentori di erba cipollina e foglia di pomodoro. In bocca un corpo vellutato e fluido custodisce i sentori nasali che si accompagnano a un amaro ed un piccante discreti, la cui intensità richiama alla mente gli oli di quest’area, molto apprezzati per questa caratteristica. E quando finisco l’assaggio mi rimane in bocca una sensazione di insalata fresca, quasi croccante, che ricorda l’affinità con la rucola sentita al naso e si indentifica con il colore verde cangiante dell’olio. Un olio che sorprende piacevolmente e che riesce a tirar fuori il meglio da questa cultivar.

Assaggio anche il Casaliva, per non far torto alla cultivar tipica del Garda: erbe aromatiche, mandorla verde e origano si presentano al naso, anticipando un amaro e un piccante armonici e piacevolmente persistenti, che al termine dell’assaggio lasciano una piacevole sensazione di mandorla dolce.

Grazie famiglia Leali per avermi regalato queste piacevoli sensazioni.


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