Salute
La dieta mediterranea ha un ruolo protettivo sul funzionamento cognitivo
L’aderenza al modello nutrizionale mediterraneo è associata a una miglior percezione del proprio funzionamento cognitivo e, in taluni casi, riducendo i fattori di rischio, a una minore incidenza dei disturbi
26 febbraio 2021 | C. S.
La demenza rappresenta una sfida sanitaria, sociale ed economica mondiale; è quindi fondamentale identificarne i fattori di rischio, per poter adottare strategie di prevenzione. Una recente systematic review coordinata dall’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-In) e pubblicata sul Journal of American Medical Directors Association (JAMDA) ha analizzato i risultati di 45 studi (7 trial clinici randomizzati e 38 studi longitudinali), che hanno coinvolto per lo più persone anziane per valutare gli effetti della Dieta Mediterranea sul declino cognitivo e sullo sviluppo di disturbo cognitivo lieve, Malattia di Alzheimer e demenza vascolare.
“Dalla systematic review è emerso che l’aderenza a lungo termine alla Dieta Mediterranea è associata a un’auto-percezione di migliore funzione cognitiva, dato importante poiché la sensazione soggettiva di difficoltà cognitive è associata a un maggior rischio di sviluppare demenza nelle persone affette da una forma lieve”, spiega Federica Limongi dell’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-In). “I dati riguardanti l’effetto della Dieta Mediterranea sullo sviluppo del disturbo cognitivo lieve diagnosticato con test oggettivi sono diversi: dagli studi longitudinali non sono emersi effetti protettivi; dal PREDIMED, un importante trial clinico multicentrico svolto in Spagna, è risultato che i partecipanti, persone ad alto rischio cardiovascolare che aderivano alla Dieta Mediterranea arricchita con olio extra-vergine di oliva, mostravano una minore incidenza di disturbo cognitivo lieve rispetto al gruppo di controllo, con un effetto dose-risposta: la diminuzione è risultata superiore in chi aderiva maggiormente a questo stile alimentare”.
Il ruolo protettivo di questo modello nutrizionale sul funzionamento cognitivo è legato a diversi meccanismi e processi, quali la riduzione dei fattori di rischio cardiovascolare, della neuroinfiammazione e della neurodegenerazione e la regolazione della struttura e della funzione del microbiota intestinale, fortemente associato alla funzionalità cognitiva (asse intestino-cervello). “La discordanza dei risultati tra studi longitudinali e trial clinici controllati è in gran parte derivante dalle difficoltà metodologiche delle ricerche osservazionali che associano nutrizione e stato di salute, come le differenze tra gli indici di misurazione dell’aderenza alla Dieta Mediterranea e tra i test utilizzati per la valutazione cognitiva, ma l’evidenza scientifica globale è certamente a favore di un effetto protettivo della Dieta Mediterranea sulla funzione cognitiva”, conclude Limongi.
Potrebbero interessarti
Salute
Le virtù dei cereali integrali: troppa confusione sull'etichettatura
Per ottenere i benefici salutistici occorre aumentare il consumo del chicco intero, composto da germe, crusca ed endosperma. Oltre le fibre c'è di più nei cereali integrali
19 novembre 2025 | 16:00
Salute
I cibi ultraprocessati aumentano i rischi di prediabete e insulino-resistenza
Anche modesti aumenti del consumo di cibi ultraprocessati aumenta il rischio nei giovani adulti di prediabete e resistenza all'insulina, due marcatori precoci che aprono la strada al diabete di tipo 2
19 novembre 2025 | 12:00
Salute
La betaina contenuta in barbabietole e spinaci è la nuova molecola anti invecchiamento
La betaina ripristina l'equilibrio del corpo, ringiovanisce le cellule immunitarie e raffredda l'infiammazione. Prodotta dal corpo dopo un allenamento fisico, può essere assunta anche senza esercizio, con molti benefici salutistici
17 novembre 2025 | 12:00
Salute
Olio extravergine di oliva ad alto contenuto fenolico per prevenire l'infarto miocardico
Gli individui anziani con una storia di infarto miocardico affrontano elevati tassi di eventi cardiovascolari ricorrenti, tra cui recidive multiple: c'è una chiara necessità di strategie intensive di prevenzione secondaria, tra cui una dieta ricca di olio extravergine di oliva ad alto contenuto fenolico
12 novembre 2025 | 15:00
Salute
Una nuova rappresentazione della dieta mediterranea
La nuova piramide della dieta mediterranea integra aspetti sanitari, ambientali, culturali ed economici, enfatizzando le scelte dietetiche a base vegetale, incoraggiando il consumo ridotto di prodotti a base animale
11 novembre 2025 | 09:00
Salute
I neonicotinoidi possono ridurre la fertilità maschile e causare danni ai testicoli
I risultati della George Mason University, basati su 21 studi sugli animali, mostrano legami coerenti tra esposizione e riduzione della qualità dello sperma, interruzione ormonale e danni ai testicoli
10 novembre 2025 | 15:00