Salute

L'olio extra vergine di oliva è un alleato contro la demenza

Una dieta ricca di olio extra vergine di oliva, grazie soprattutto agli acidi grassi monoinsaturi, può prevenire l’accumulo tossico della proteina tau, un segno distintivo di molteplici tipi di demenza

29 novembre 2019 | T N

L’olio extra vergine di oliva può proteggere dal rischio di demenza.

Una nuova ricerca, condotta da ricercatori italiani presso la School of Medicine, Temple University negli Usa, sui topi suggerisce che l’adozione di una dieta ricca di questo ingrediente può prevenire l’accumulo tossico della proteina tau, un segno distintivo di molteplici tipi di demenza. Grazie agli acidi grassi monoinsaturi, questo condimento è noto per la sua capacità di ridurre il rischio di colesterolo alto e malattie cardiache.

Le cavie sono state nutrite per sei mesi con una dieta integrata con extra vergine a partire dai sei mesi di età. Alla fine del trattamento, gli animali nutriti con l'olio hanno mostrato un miglioramento della memoria e della cognizione nei test di apprendimento. Inoltre, analizzando il tessuto cerebrale dei topi inclini alla tauopatia, gli esperti hanno notato una riduzione del 60% dei depositi di tau dannosi.

"L'olio extra vergine fa parte della dieta umana da molto tempo e ha molti benefici per la salute, per ragioni che non comprendiamo ancora del tutto”, spiega Domenico Praticò, tra i ricercatori dello studio. “La consapevolezza che può proteggere da diverse forme di demenza ci offre l'opportunità di conoscere meglio i meccanismi attraverso i quali agisce per sostenere la salute del cervello".

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