Mondo

EMILE PEYNAUD, L’ANIMA E IL CUORE DELL’ENOLOGIA MODERNA

Scomparso a 92 anni l’enologo francese che ha contribuito in maniera determinante a migliorare la qualità dei vini mondiali. Lo vogliamo ricordare con un suo pensiero: “Il gusto è conforme alla rozzezza dell’intelletto: ognuno beve il vino che merita”

31 luglio 2004 | Alberto Grimelli

Emile Peynaud, il famosissimo enologo francese che ha modernizzato il Bordeaux e migliorato la qualità di vini mondiali, è morto il 18 luglio, all'età di 92, dopo aver sofferto di Parkinson per parecchi anni.

Peynaud è riconosciuto come il padre di enologia moderna in Bordeaux. Con i suoi libri, come il rinomato “Trattato di enologia” o “Il gusto del vino” e le sue consulenze, il professore dell’Università di Bordeaux ha approntato le principali norme di winemaking in Europa e nel Nuovo Mondo.
Peynaud iniziò il suo viaggio nel mondo del vino lavorando presso la Maison Calvet in Bordeaux alla tenera età di 15 anni. A 20 pubblicò il suo primo articolo sulla “Revue de Viticulure” e nel 1946 presentò la sua tesi sull'Enologia. Lavorò a lungo presso il dipartimento di ricerche enologiche dell'Università di Bordeaux, dove ebbe numerosi allievi tra cui Giacomo Tachis, con il quale diede vita negli anni sessanta al fenomeno Sassicaia.

Probabilmente la sua più dura lotta fu di convincere i proprietari degli château a portare le uve in cantina solo quando completamente mature, accettando bassi livelli di acidità, controllando le temperature di fermentazione, invecchiando i vini in contenitori di quercia ben puliti, rinnovandoli frequentemente.
Una dura lezione per molti proprietari, un processo che ha richiesto molti cambiamenti. Presto, è diventato evidente che lo "stile di Peynaud" produceva vini più ricchi, più maturi, più rotondi. Abbassando i livelli acidici i vini divenivano più accessibili e più piacevoli quando erano giovani. Inoltre barrique di quercia pulite e temperatura-controllare nuova ha ridotto i rischi di scarti ed i vini prodotti più puliti.
Il Peynaud ha aiutato anche a capire e successivamente controllare la secondo fermentazione, o malolattica, una naturale reazione chimica che ammorbidisce dei vini convertendo l'acido malico più forte e rude del vino nuovo nel più debole e morbido acido lattico.
Un professore che non ha vissuto in una torre d'avorio accademica, ma ha afferrato il bisogno di tradurre il linguaggio scientifico e le risultanze di molte ricerche in modo che risultasse comprensibile ai vignaioli, agli enologi ed anche alle generazioni di impiegati di cantina e vigna meno eruditi.

Un grande professionista che mancherà a molti se contiamo le numerose attestazioni di stima ed affetto giunte da ogni capo.
Schietto e sincero ci piace ricordarlo con una sua frase: “Il gusto è conforme alla rozzezza dell’intelletto: ognuno beve il vino che merita”.

Potrebbero interessarti

Mondo

Nasce l'associazione delle Donne dell'Olio di Jaen

Le Donne dell'Olio di Jaen hanno un duplice scopo: rafforzare la presenza femminile nel settore e trasformare queste professioniste in riferimenti pubblici, non solo per altre donne, ma anche per i loro colleghi maschi

23 dicembre 2025 | 15:00

Mondo

L'allarme dell'Università di Jaen sul crollo dei prezzi dell'olio d'oliva

Secondo i ricercatori di Jaen il calo dei prezzi non è giustificato dalla situazione del mercato, ma piuttosto dalla gestione delle aspettative nel settore e dalla mancanza di coordinamento dei produttori

22 dicembre 2025 | 09:00

Mondo

Albania, Montenegro e Italia uniti nel nome dell'olio extravergine di oliva

Quattro terre dove l’olio diventa poesia e racconta le storie degli alberi e degli uomini, dei piatti e dei paesaggi che li uniscono. Ristoranti e Agriturismi sono ambasciatori del valore culturale, gastronomico e salutistiche dell’olio evo, con un ruolo educativo nei confronti dei consumatori

19 dicembre 2025 | 08:30 | Pasquale Di Lena

Mondo

Si annuncia una campagna olearia sotto le aspettative in Spagna?

Non si esclude che la produzione finale di olio di oliva in Spagna possa essere inferiore alla capacità prevista dalla Junta de Andalucía e dal Ministero dell'Agricoltura, a seconda di come la raccolta e le rese si evolverannbo nelle prossime settimane

18 dicembre 2025 | 10:00

Mondo

La produzione di olio di oliva portoghese diminuisce del 20%

La campagna del 2025 in Portogallo evidenzia la vulnerabilità del settore olivicolo a eventi meteorologici estremi, periodi prolungati di siccità e la crescente incidenza di incendi boschivi nelle zone agricole

16 dicembre 2025 | 16:00

Mondo

Aiuti per gli oliveti tradizionali siano fuori dalla PAC

Copa-Cogeca sta preparando una proposta unica per la riconversione dell’uliveto a livello europeo “che viene finanziato al di fuori dei bilanci della PAC, garantendo il sostegno a tutti i metodi di coltivazione dell’oliveto in particolare agli olivi di difficile meccanizzazione"

16 dicembre 2025 | 10:00