Mondo
L’interprofessione oliandola spagnola pronta a investire in Spagna e Gran Bretagna
Uno studio di mercato analitico servirà a fornire gli strumenti per il rilancio promozionale dell’extra vergine iberico in due Paesi considerati strategici
19 settembre 2009 | Ernesto Vania
Francia e Gran Bretagna acquistano poco olio spagnolo. Questa è stata la considerazione che ha spinto lâinterprofessione oliandola spagnola a commissionare uno studio di mercato, finanziato dal loro Ministero dell'Ambiente e degli Affari rurali e marini (MARM).
Tale indagine ha lo scopo dichiarato di âadeguare l'offerta alla domanda reale in questi mercati e di rafforzare le relazioni commerciali con la distribuzione organizzata moderna.â
Lo studio offre uno scenario di una certa utilità , anche per i produttori italiani.
Nel Regno Unito i consumatori usano principalmente lâextra vergine per condire insalate, le salse, il pane e altri prodotti, mentre l'olio d'oliva è usato per cucinare e altri oli vegetali per friggere.
In Francia, invece, il consumo di extra vergine è geograficamente limitato al sud mentre è l'olio di girasole a farla da padrone, in particolare per la preparazione degli alimenti.
Indagine interessante quella sulle confezioni dove si rileva che la bottiglia da litro è la soluzione preferita sia in Francia che in Gran Bretagna. Anzi, in questâultimo Paese, la tendenza sarebbe quella di spostarsi verso formati ancora più grandi.
Se i francesi sono decisamente nazionalisti, andando molto orgogliosi dellâalta qualità del loro olio, e sono i marchi nazionali ad avere la maggiornanza del mercato, in Gran Bretagna la maggiore penetrazione, in particolare nella GDO, è italiana.
Nelle catene distributive francesi il numero medio di oli dâoliva presenti sugli scaffali è 26, con prezzi variabili da 2,5 euro al litro fino ai 14 euro al litro.
In Gran Bretagna sono molto più competitivi sul fattore prezzo ma anche sul numero di referenze, che arriva a 32.
Lo studio arriva alla conclusione che occorre prima di tutto far sapere che molto dellâolio venduto da privat label, come Puget in Francia e Sainsbury's in Gran Bretagna, è di origine spagnola così rafforzando lâimmagine del Paese iberico ma anche mettere in atto azioni volte ad accrescere la loro frequenza di consumo.
Potrebbero interessarti
Mondo
Il nuovo istituto europeo che studia l'olio extravergine di oliva e gli effetti dei polifenoli sulla salute

L'Istituto si differenzia da altre entità del settore a causa del suo approccio multidisciplinare, del suo impegno per l'istruzione pratica e certificata, la trasparenza nella selezione dei prodotti e il loro carattere internazionale
13 settembre 2025 | 11:00
Mondo
Perù olivicolo, una realtà in continua crescita

La capacità produttiva apre alla possibilità di esportare fino a 40.000 tonnellate di olive da tavola e 8.500 tonnellate di olio d'oliva nel 2025, rispetto alle 30.500 e 6.500 tonnellate esportate rispettivamente nel 2024
11 settembre 2025 | 09:00
Mondo
La Spagna domina il mercato dell'olio di oliva in Gran Bretagna

La maggior parte delle vendite sono guidate in gran parte dalle private label di olio extravergine di oliva. Ma i negozi gourmet e delicatisen rappresentano una nicchia limitata ma rilevante per gli oli DOP o biologici
09 settembre 2025 | 11:00
Mondo
I falsi numeri dell'olivicoltura spagnola: tassi di abbandono dell'olivo ai massimi

I dati ufficiali indicano un aumento della superficie a olivo ma questo dato nasconde un abbandono strutturale dovuto alla mancanza di redditività e di un supporto istituzionale adeguato al modello mediterraneo
08 settembre 2025 | 12:00
Mondo
I migliori oli di oliva del mondo quasi tutti spagnoli, solo un italiano nella top 10

Tra i 66 oli extravergini di oliva elencati nella classifica Worlds Best Olive Oils dell'edizione 2024/25 troviamo 36 oli di Spagna, 11 italiani, 5 portoghesi. Nella top 10 solo Americo Quattrociocchi a difendere i colori nazionali
08 settembre 2025 | 10:00
Mondo
Campagna olearia sotto le aspettative nel mondo: 3,01 milioni di tonnellate

Previsto un calo di circa 500.000 tonnellate rispetto all’attuale campagna 2024/2025. Colpa anche della Spagna con una produzione da 1,2/ 1,3 milioni di tonnellate, al di sotto dell’anno precedente
06 settembre 2025 | 15:00