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Il paradosso dell'olio di oliva in Spagna: olio vecchio più costoso di quello nuovo da farsi

Il paradosso dell'olio di oliva in Spagna: olio vecchio più costoso di quello nuovo da farsi

Vendite di olio di oliva spagnolo a luglio, pari a 74 mila tonnellate. La giacenza di olio di oliva in Spagna scende a 350 mila tonnellate a fine luglio

16 agosto 2024 | T N

In Spagna, insieme con i dati su vendite e giacenze di olio di oliva alla fine di luglio, sono arrivate anche le prime indicazioni sul prezzo dell'olio da farsi. Contratti registrati e non solo chiacchericchi. Si tratta, per lo più, di contratti siglati da grandi proprietari terrieri di superintensivo, portoghesi e spagnoli, che cercano così di cautelarsi sulla fluttuazioni del mercato.

Oggi sono stati siglati contratti, per diverse centinaia di tonnellate di olio da farsi in Spagna e Portogallo, con consegna a dicembre e quotazioni tra i 5,2 e i 5,7 euro/kg. Si tratta di un prezzo, quindi, inferiore di un euro o più rispetto all'attuale quotazione dell'olio vecchio giacente nelle cisterne.

Nel mentre si fanno operazioni, presenti e future, sul mercato, i dati di fatto riguardano la giacenza certificata dal Ministero dell'agricoltura di olio in Spagna, pari a 352 mila tonnellate, con vendite a luglio per 74 mila tonnellate.

Si tratta, in particolare per quanto riguarda le vendite di luglio, di un dato molto elevato dovuto alle buone performance per l'azzeramento temporaneo dell'Iva sull'olio di oliva e il contestuale calo dei prezzi, anche a scaffale. Un aumento dei volumi che non ha sorpreso gli operatori.

Le scorte di olio d’oliva detenute dai frantoi alla fine di luglio si attestano a 188.602 tonnellate, rispetto alle 251.521 tonnellate a fine giugno; mentre l’industria e gli imbottigliatori hanno immagazzinato circa 152.081 tonnellate rispetto alle 162.180 tonnellate a fine luglio. I magazzini dei Comuni dell'Olio sono praticamente non operanti in quanto l'olio immagazzinato è solo 1.873 tonnellate.

La scorte dovrebbero dunque coprire, con un po' di affanno, il periodo tra le due campagne olearie anche se le vendite fossero lievemente superiori ad agosto, settembre e ottobre, rispetto a quelle di luglio.