Mondo
La Nuova Zelanda dell'olio di oliva: un piccolo mondo

La Nuova Zelanda è una piccola realtà olivicola con poco più di 2000 ettari olivetati per 7000 tonnellate. Varietà spagnole ma anche l'italiana Frantoio
24 luglio 2024 | Vilar Juan
Come è arrivato l'olivo in Nuova Zelanda?
Probabilmente portato da franti e missionari, come tappa per l'Australia.
In realtà, però, vi è una ricostruzione ancora più suggestiva, ovvero il fatto che l'olivo in Nuova Zelanda sia sempre esistito.
Le prove fossili indicano che l’olivo ha avuto origine da 20 a 40 milioni di anni fa nell’Oligocene, in quello che oggi corrisponde all’Italia e al bacino del Mediterraneo orientale. Poiché gli esseri umani sono apparsi, tra 100.000 anni e 120.000 anni fa, hanno usato le olive. È noto che in Africa, sulla costa atlantica del Marocco, sono stati utilizzati per la gestione del carburante e molto probabilmente per il consumo come cibo.
Ciò significa che, l’olivo, è esistito tra i 20 e i 40 milioni di anni senza essere circondato da esseri umani, o in altre parole, l’essere umano non ha accompagnato nemmeno l’1% della vita che l’ulivo ha vissuto e sta vivendo.
L’Oligocene è un periodo che appartiene al Paleo che risale a 20 e 40 milioni di anni. Fu il momento in cui emersero roditori e canidi. Si dice anche che la Nuova Zelanda sia emersa in quel periodo.
Volendo anche accantonare per un momento lo sbarco dell'olivo in Nuova Zelanda, oggi l'arcipelago australe è una piccola realtà olivicola con poco più di 2000 ettari olivetati e una produzione che sfiora le 7000 tonnellate. Le olive sono destinate, per oltre il 92%, alla produzione di olio mentre poco più del 7% a olive da mensa.
E' interessante notare che non esistono oliveti superintensivi in Nuova Zelanda ma solo intensivi, prevalentemente di varietà spagnole, come Picual, Hojiblanca e Manzanilla, ma anche l'italiana Frantoio, oltre all'israeliana Barnea e alla greca Koroneiki.
L'appezzamento medio olivetato in Nuova Zelanda è di 10 ettari.
Il consumo pro capite è davvero modesto, pari a 0,9 kg a persona.
Potrebbero interessarti
Mondo
Cent'anni di storia dell'olivicoltura spagnola con la Fundación Patrimonio Comunal Olivarero

Sin dalla sua fondazione nel 1925, la Fundación Patrimonio Comunal Olivarero è stata la chiave nella difesa e nel consolidamento dell'olio d'oliva come motore economico, sociale e culturale in Spagna
15 ottobre 2025 | 09:00
Mondo
L'olivicoltura biologica in Spagna è in calo

Persi quasi 10 mila ettari di oliveti biologici in un solo anno in Spagna che continua però a vantare il primato europeo. Pochi olivi biologici in Andalusia mentre la provincia dove domina il bio è la Castilla-La Mancha
14 ottobre 2025 | 11:00
Mondo
José Gilabert è il nuovo Presidente dell'olio di oliva IGP Jaen

L'olio extravergine di oliva IGP Jaen ha un potenziale certificabile di 500 mila tonnellate. L'obiettivo del nuovo consiglio è fare del nome Oil of Jaén un riferimento nel mondo
13 ottobre 2025 | 10:00
Mondo
I mercati contadini mondiali riuniti a Roma

Nata da un progetto all’interno della Fao Food Coalition, su iniziativa di Coldiretti e Campagna Amica, oggi la Wfmc rappresenta più di 100 associazioni, 28.000 mercati contadini, 330.000 famiglie di agricoltori e oltre 400 milioni di consumatori, con numeri in costante crescita
13 ottobre 2025 | 09:00
Mondo
La Catalogna produrrà 35 mila tonnellate di olio di oliva

A Terragona il raccolto passerebbe da 5.700 tonnellate a 24.000 tonnellate, e il maggior incremento si verificherebbe nelle Baix Ebre e Montsià. Previsto un leggero miglioramento a Girona e Barcellona
11 ottobre 2025 | 12:00
Mondo
I contributi per gli attacchi di cocciniglia cotonella dell'olivo

La cocciniglia cotonella ha interessato la provincia di Jaén. La superficie interessata è stimata in circa 12.000-15.000 ettari. L'importo può oscillare tra i 300-400 €/ha.
11 ottobre 2025 | 10:00