Mondo

Cascola e siccità: a rischio la prossima campagna olearia

Cascola e siccità: a rischio la prossima campagna olearia

Si moltiplicano i segnali di una crescente difficoltà degli olivicoltori, in Italia e in Spagna, nell'affrontare la stagione tra ondate di caldo, mancanza di piogge, contingentamento dell'acqua irrigua, aumento dei canoni di emungimento e fenomeni estremi

28 luglio 2021 | T N

Il Consiglio del Settore Olivicolo delle Cooperative Agroalimentari di Spagna, dopo aver analizzato la situazione degli oliveti nelle diverse zone di produzione, ha concluso che la produzione di olio d'oliva nella campagna 2021/2022 sarà inferiore, al di sotto delle 1.387.000 tonnellate della campagna attuale, e che sarà altamente condizionata dall'evoluzione del tempo durante l'estate e l'inizio dell'autunno.

I rappresentanti delle cooperative hanno espresso la loro preoccupazione per lo sviluppo di questa coltura nelle principali aree di produzione, a causa della scarsità di precipitazioni, che incide notevolmente sulla produttività e la redditività delle aziende olivicole. Secondo le informazioni, con dati al 18 luglio, la percentuale di precipitazioni quest'anno nelle principali zone olivicole dell'Andalusia e La Mancha è tra il 50% e il 75% in meno dell'anno scorso, già considerato un anno secco.
Inoltre, la scarsità di riserve ha fatto sì che le assegnazioni per l'irrigazione siano rimaste alla metà di ciò di cui si ha normalmente bisogno. Pertanto, nemmeno le aziende più produttive saranno in grado di raggiungere il loro potenziale e la produzione di olio d'oliva sarà inferiore al previsto.

Anche in Italia molti areali segnalano problemi di cascole anomale, fino al 70% delle olive allegate. L'anomalia è che cascole eccezionali si verificano anche in oliveti irrigui. Il problema potrebbe derivare anche dalla gelata di aprile che non ha provocato, spesso, danni visibili ma che potrebbe aver avuto conseguenze sulla vitalità di alcuni tessuti. In particolare è possibile eseguire una sezione dei vasi xilematici dei rametti. In casi di imbrunimento è possibile che il freddo abbia ridotto la capacità del flusso xilematico, rendendo così impossibile l'afflusso di acqua e nutrienti sufficienti per le olive in crescita. Allo stesso tempo il freddo puà anche aver provocato microlesioni, spesso invisibili a occhio nudo, dove si possono essere insediati funghi del genere Phoma che possono causare disseccamenti localizzati, quindi anche sulle olivette in accrescimento. Simili danni si erano già verificati nel 2018, dopo Burian.

Potrebbero interessarti

Mondo

Campagna olearia ancora ferma in Spagna a ottobre: prodotte 41 mila tonnellate di oli di oliva

Prosegue senza sosta un buon ritmo di vendite per l'olio di oliva dalla Spagna mentre si aspettano offerte migliori da Portogallo e Tunisia, con importazioni ridotte ai minimi. La produzione cresce del 20% a ottobre rispetto allo stesso mese dell'anno precedente

17 novembre 2025 | 16:00

Mondo

L'olivo è simbolo di pace: ce n'è un gran bisogno nel mondo

Piantare un ulivo a Hiroshima non è solo un gesto simbolico ma un impegno concreto verso il futuro. L’ulivo è un messaggio di pace che parla la lingua universale della vita

17 novembre 2025 | 15:00 | Pasquale Di Lena

Mondo

In Grecia tempo fino al 31 maggio per dichiarare la produzione di olio di oliva dell'anno precedente

Le dichiarazioni annuali dei produttori saranno controllate a campione. L'obbligo scatta dalla prossima campagna olearia. Le sanzioni applicabili per la non conformità sono rinviate al 1 ottobre 2027

16 novembre 2025 | 09:00

Mondo

L'export spagnolo di olio d'oliva: 413 mila tonnellate fuori dall'Unione europea

Tra i mercati al di fuori dell'Unione Europea dell'olio spagnolo, spiccano tra gli altri Stati Uniti, Giappone, Cina, Messico, Australia o Brasile. La commercializzazione di olio d'oliva nella stagione 2025/26 sarà di circa 1,6 milioni di tonnellate

12 novembre 2025 | 14:00

Mondo

Quasi fatta per la cucina italiana Patrimonio Unesco

Qualora il giudizio tecnico dovesse essere confermato a dicembre dal Comitato politico di New Delhi, la cucina italiana sarebbe la prima cucina al mondo ad ottenere, nel suo complesso, il riconoscimento Unesco

12 novembre 2025 | 13:00

Mondo

Le mani di Dcoop su Pompeian: così controlla il 20% dell'olio di oliva negli Stati Uniti

Il dramma della siccità colpisce duramente l'olivicoltura spagnola, causando un grave problema di volumi per rafforzare il settore oleicolo. Con l'acquisizione di Pompeian Dcoop vuole continuare a conquistare posizioni nel mercato statunitense

11 novembre 2025 | 12:00