Mondo

Nella prossima Pac deve diventare centrale il ruolo delle regioni

Durante il Consiglio Agrofish poste questioni di forte rilevanza politica per l'Italia; oltre al ruolo delle Regioni nell'ambito del Piano strategico, la Ministra Teresa Bellanova ha sottolineato che occorre particolare attenzione all'architettura verde e alla tutela del reddito degli agricoltori

29 giugno 2020 | C. S.

Un ruolo delle Regioni più centrale nell'ambito del Piano strategico, soprattutto per lo sviluppo rurale; la necessità di una nuova Pac più ambiziosa "in materia di ambiente e clima, per privilegiare i processi produttivi più orientati alla sostenibilità".

Sono due dei temi sollevati pochi minuti fa dalla Ministra Teresa Bellanova nel corso del Consiglio Agrifish che si sta svolgendo in modalità videoconferenza con all'ordine del giorno lo stato dell'arte nel negoziato sulla PAC post 2020 a partire dalla Relazione della Presidenza.

"Abbiamo apprezzato lo sforzo volto alla semplificazione di alcuni elementi relativi al modello di governance del futuro Piano strategico come i report, gli indicatori, la flessibilità sulla determinazione degli importi unitari. Tuttavia l'intero sistema appare ancora troppo complesso e di difficile gestione, e ritengo che in questa direzione ci siano ampi margini di miglioramento, per una maggiore semplificazione e sussidiarietà" ha esordito Bellanova evidenziando, nell'ambito degli interventi settoriali, la necessità di attivare misure più incisive a carattere strutturale per il settore dell'olio d'oliva.

La Ministra ha posto, poi, all'ordine del giorno altre questioni di forte rilevanza politica per l'Italia; oltre al ruolo delle Regioni nell'ambito del Piano strategico, la particolare attenzione che deve essere posta all'architettura verde e alla tutela del reddito degli agricoltori. "Nonostante gli sforzi compiuti" - ha affermato infatti Bellanova - "l'attuale formulazione del testo non consente di soddisfare appieno le giuste aspettative delle Regioni, che devono poter svolgere un ruolo più diretto nella gestione delle politiche di sviluppo menzionate".

Quanto all' "architettura verde", Bellanova ha sottolineato: "Come ribadito più volte, la futura PAC dovrà contenere obiettivi ambiziosi in materia di ambiente e clima, per privilegiare i processi produttivi più orientati alla sostenibilità. Tuttavia il livello di ambizione ambientale deve necessariamente tener conto delle risorse a disposizione. I nostri agricoltori saranno in grado di seguire la strada che stiamo tentando di tracciare, solo se gli impegni da mettere in atto saranno adeguatamente compensati. La maggiore ambizione climatico-ambientale deve derivare da una pluralità di interventi su cui occorre garantire maggiore sussidiarietà agli Stati membri, da esplicitare nell'ambito del Piano Strategico della PAC. In questo ambito", ha proseguito, "il settore agricolo ha bisogno, più di altri settori produttivi, di adeguate misure di adattamento, per rimanere competitivi nonostante i problemi provocati dai cambiamenti climatici in atto".

Ed è per questa ragione che la Ministra ha chiesto di prevedere il rafforzamento dei "fondi di mutualizzazione", "cui destinare una quota dei pagamenti diretti come base di intervento sufficientemente ampia per far fronte a rischi di livello catastrofale come le emergenze climatiche o fitosanitarie".

Potrebbero interessarti

Mondo

Troppi falsi Made in Italy agroalimentare sulle tavole brasiliane

Sono 344 i prodotti tra bevande e alimenti Ue nell'elenco di quelli che verranno protetti dalle imitazioni, di cui 57 sono italiani. Reggianito, grana padao, tipo grana, salame tipo italiano o presunto tipo Parma sono esempi di falsi Made in Italy

28 ottobre 2025 | 11:00

Mondo

Ridimensionamento delle previsioni del raccolto di olive da tavola in Spagna

Se la stima del settore ha indicato circa 564.000 tonnellate di olive da tavola all'inizio di settembre, la quarta e ultima stima finale indica già circa 498.000 tonnellate verdi, cioè il 7% in meno rispetto alla stagione precedente

28 ottobre 2025 | 10:00

Mondo

La produzione di olio di oliva in Tunisia a 500 mila tonnellate?

Najah Saidi Hamed, capo dell'Associazione degli olivicoltori tunisini, ha detto a Reuters che il raccolto dovrebbe essere di circa 500.000 tonnellate a causa delle buone precipitazioni in questa stagione

27 ottobre 2025 | 13:00

Mondo

Niente record di olio di oliva in Portogallo: 170 mila tonnellate

Questa campagna olearia in Portogallo è segnata dall'entrata in produzione di nuovi oliveti, un fattore positivo che potrebbe parzialmente compensare gli effetti delle condizioni meteorologiche avverse e degli eventi estremi

27 ottobre 2025 | 11:00

Mondo

Revisione al ribasso delle produzioni di oliva in Grecia

Da 280 mila tonnellate previste, già le stime si abbassano a 200-250 mila tonnellate di olio di oliva in Grecia o forse anche meno a causa di caldo, siccità e mosca delle olive

27 ottobre 2025 | 09:00

Mondo

Sviluppo del frutto e grado di inolizione dell'oliva

Dalla Spagna dati interessanti riguardo allo sviluppo dell'oliva e alla possibilità che si tratti di una campagna olearia anticipata rispetto al solito. I problemi degli oliveti in asciutto

25 ottobre 2025 | 12:00