Mondo
Attacchi senza precedenti di tignola dell'olivo in Spagna
In alcune aree della provincia di Cordoba sono arrivate a essere attaccate il 90% delle mignole, contro il 5-10% rispetto al solito. Se l'infestazione continuasse in questo modo il danno potrebbe arrivare al 40% della produzione
18 maggio 2020 | T N
I tecnici spagnoli hanno osservato una maggiore presenza di Prays oleae, la tignola dell'olivo, che negli ultimi anni ha registrato un'incidenza molto superiore alla norma, a causa dei cambiamenti climatici.
L'aumento della temperatura media e la variabilità di precipitazioni e umidità provocano una fioritura precoce dell'olivo che, a seconda della zona e della varietà, avviene circa 15 o 20 giorni prima del solito, come da andamento registrato nell'ultimo decennio e, dall'altra parte, sono condizioni ideali per lo sviluppo del fitofago.
In alcune aree della provincia di Cordoba le popolazioni di Prays oleae sono tre volte superiori a quelle usuali, anche grazie a un inverno particolarmente mite che ha favorito una bassa letalità delle larve fillofaghe, che vivono e si nutrono delle foglie dell'olivo.
Ma è la generazione antofaga (che attacca i fiori) a preoccupare seriamente l'olivicoltura andalusa visto che normalmente gli attacchi sono nell'ordine del 5-10%, tollerabili spesso senza necessità di un trattamento, mentre quest'anno si sono registrate infestazioni sulle mignole fino al 90% secondo i tecnici iberici.
Il problema che viene rilevato dai tecnici delle cooperative iberiche è che normalmente il danno delle generazioni antofaga e carpofaga (che attacca i frutti), che sono collegate, arriva a pesare sul 10% della produzione totale dell'oliveto ed è un danno economicamente accettabile.
Se, però gli attacchi continuassero con l'intensità già registrata, le perdite produttive potrebbero toccare il 40%, una percentuale decisamente non accettabile.
Ecco allora che gli agronomi lanciano l'allarme, anche perchè le chiusure dovute al Covid-19, impediscono una diffusione capillare delle notizie fitosanitarie e quindi di agire tempestivamente con i fitofarmaci consentiti.
Il rischio per la Spagna olivicola è di trovarsi fortemente danneggiata dalla tignola dell'olivo quando sarà troppo tardi per recuperare.
Potrebbero interessarti
Mondo
La Catalogna senza olio di oliva per il terzo anno consecutivo
Unió de Pagesos dichiara perdite di produzione tra il 40 e il 70% a novembre in Catalogna. Il settore dell'olio d'oliva catalano deve affrontare una produzione eccezionalmente bassa per il terzo anno consecutivo
03 dicembre 2025 | 10:00
Mondo
Il Pakistan istituisce un Consiglio oleicolo nazionale
Negli ultimi dieci anni sono stati aperti decine di nuovi frantoi in Pakistan grazie a finanziamenti nazionali e internazionali, tra cui un'iniziativa italiana che ha destinato 1,5 milioni di euro al rafforzamento del settore
02 dicembre 2025 | 16:00
Mondo
La Spagna conferma la previsione di riduzione della produzione di olio di oliva
Confermate le stime a 1,37 milioni di tonnelalte per l'olio di oliva con un percorso in leggera salita per le quotazioni dall'inizio della campagna olearia. In diminuzione dell'8% la raccolta delle olive da tavola, ferma a 440 mila tonnellate
02 dicembre 2025 | 10:00
Mondo
Nuovo inverno di mobilitazione per gli agricoltori europei?
Le proteste sono iniziate in Grecia dove gruppi di agricoltori hanno bloccato l'autostrada Atene-Salonicco. Le proteste contro gli aiuti insufficienti al comparto primario e a causa degli aumenti insostenibili dei costi di produzione
02 dicembre 2025 | 09:00
Mondo
Il panel test per l’olio di oliva è un danno da più di 100 milioni di euro all’anno per la Spagna
Secondo uno studio Vilcor il 21% delle analisi del panel test ha declassato erroneamente campioni di olio extravergine di oliva in olio vergine. La filiera iberica chiede un sistema che dia maggiore affidabilità
01 dicembre 2025 | 15:00
Mondo
La proposta europea dei nuovi limiti dei MOAH nell'olio extravergine di oliva
La Commissione europea sembra decisa a portare avanti la proposta per stabilire nuovi limiti per gli idrocarburi policiclici aromatici nell'olio extravergine di oliva. Fuori dal conteggio i MOSH ma preoccupano i limiti dei MOAH
01 dicembre 2025 | 10:00