Mondo

LA GERMANIA INTENDE SCIPPARE IL PROSECCO ALL’ITALIA

Governo tedesco all’attacco del made in Italy. Dopo le imitazioni del Pamesan ora si intende procedere con la liberalizzazione del nostro vino spumante

09 ottobre 2006 | T N

Vi ricordate quanto è accaduto con il Tocai friulano? Non si può più utilizzare il nome. L’Italia dovrà accettare senza battere ciglio quanto ha richiesto con toni accesi l’Ungheria. La stessa Unione europea ha dato ragione agli ungheresi. La Corte europea di giustizia del Lussemburgo ha stabilito infatti che il divieto di utilizzare la denominazione "Tocai" dopo il 31 marzo 2007 per i vini italiani soprattutto d'origine friulana - come da accordo tra l'Unione europea e Ungheria - è da considerare un provvedimento valido.

Il Tocai in realtà appartiene anche all’Italia, però sembra che non vi siano buone prospettive in tal senso. Ma l’Italia, noi tutti ci chiediamo, è in grado di fronteggiare coloro che si appropriano dei nostri marchi? La risposta a quanto pare è un secco no.

I nostri prodotti agro-alimentari sono alla mercé di tutti: il nostro Paese non pare essere in grado di difenderli a dovere. Infatti, dopo il noto caso del “Parmigiano” ch’è diventato "Parmesan", ora la stessa sorte tocca al “Prosecco”.

In Germania si muovono all'assalto dello spumante italiano ottenendo l’autorizzazione a utilizzare il nome di Prosecco. Non è cosa da poco, visto che le esportazioni italiane del noto vino sono considerevoli, al punto da essere considerato in Germania una bevanda cult. Eppure il governo tedesco sembra non tirarsi indietro, tanto da permettere ai produttori tedeschi l'uso del marchio italiano.

E’ il settimanale "Focus" ad annunciare la notizia, sottolineando come il governo federale punti peraltro ad “abbassare i criteri qualitativi per la produzione del Prosecco" e di conseguenza anche i prezzi di vendita sugli scaffali.

E il Ministero delle Politiche agricole, nel frattempo che fa? Sta a guardare?

Potrebbero interessarti

Mondo

L'Italia leader della produzione di olio di oliva a ottobre

L'Europa ha prodotto 138 mila tonnellate di oli di oliva a settembre e ottobre, di cui la metà in Italia. Proprio il Belpaese è l'unico che ha prodotto una piccola quota di extravergine di oliva a settembre

04 dicembre 2025 | 11:00

Mondo

La Catalogna senza olio di oliva per il terzo anno consecutivo

Unió de Pagesos dichiara perdite di produzione tra il 40 e il 70% a novembre in Catalogna. Il settore dell'olio d'oliva catalano deve affrontare una produzione eccezionalmente bassa per il terzo anno consecutivo

03 dicembre 2025 | 10:00

Mondo

Il Pakistan istituisce un Consiglio oleicolo nazionale

Negli ultimi dieci anni sono stati aperti decine di nuovi frantoi in Pakistan grazie a finanziamenti nazionali e internazionali, tra cui un'iniziativa italiana che ha destinato 1,5 milioni di euro al rafforzamento del settore

02 dicembre 2025 | 16:00

Mondo

La Spagna conferma la previsione di riduzione della produzione di olio di oliva

Confermate le stime a 1,37 milioni di tonnelalte per l'olio di oliva con un percorso in leggera salita per le quotazioni dall'inizio della campagna olearia. In diminuzione dell'8% la raccolta delle olive da tavola, ferma a 440 mila tonnellate

02 dicembre 2025 | 10:00

Mondo

Nuovo inverno di mobilitazione per gli agricoltori europei?

Le proteste sono iniziate in Grecia dove gruppi di agricoltori hanno bloccato l'autostrada Atene-Salonicco. Le proteste contro gli aiuti insufficienti al comparto primario e a causa degli aumenti insostenibili dei costi di produzione

02 dicembre 2025 | 09:00

Mondo

Il panel test per l’olio di oliva è un danno da più di 100 milioni di euro all’anno per la Spagna

Secondo uno studio Vilcor il 21% delle analisi del panel test ha declassato erroneamente campioni di olio extravergine di oliva in olio vergine. La filiera iberica chiede un sistema che dia maggiore affidabilità

01 dicembre 2025 | 15:00