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Residui di pesticidi negli alimenti europei: il 95,5% è regolare

Il rapporto si basa sui dati dei controlli ufficiali effettuati dagli Stati membri dell'UE, dall'Islanda e dalla Norvegia ciascuno nei propri Paesi, e include risultanze sia del campionamento mirato che di quello casuale

02 aprile 2020 | T N

All'EFSA è stata chiesta una valutazione dei rischi alimentari nel contesto della propria analisi delle risultanze. Questa analisi conforta la probabilità che i prodotti alimentari analizzati nel 2018 non rappresentino un problema per la salute dei consumatori. Vengono tuttavia avanzate alcune raccomandazioni per aumentare l'efficienza dei sistemi di controllo europei, al fine di garantire come sempre un elevato livello di tutela dei consumatori.

Il rapporto si basa sui dati dei controlli ufficiali effettuati dagli Stati membri dell'UE, dall'Islanda e dalla Norvegia ciascuno nei propri Paesi, e include risultanze sia del campionamento mirato che di quello casuale.

La sezione sui dati raccolti in modo casuale è particolarmente utile in quanto considera lo stesso paniere di prodotti a rotazione triennale, il che significa che è possibile individuare tendenze al rialzo o al ribasso per beni specifici.

Nel 2018 sono stati analizzati complessivamente 91 015 campioni, il 95,5% dei quali rientrava nei livelli ammessi dalla legge. Per il sottoinsieme di 11 679 campioni analizzati nell'ambito del programma di controllo coordinato dall'UE (raccolta casuale), il 98,6% dei campioni rientrava nei limiti di legge.

Tra il 2015 e il 2018 la percentuale di campioni con sforamenti nei residui è aumentata nelle banane (dallo 0,5% all'1,7%), nei peperoni dolci (dall'1,2% al 2,4%), nelle melanzane (dallo 0,6% all'1,6%) e nell'uva da tavola (dall'1,8% al 2,6%). Nel 2018, invece, rispetto al 2015 gli sforamenti sono diminuiti per i broccoli (dal 3,7% al 2%), l'olio vergine di oliva (dallo 0,9% allo 0,6%) e le uova di gallina (dallo 0,2% allo 0,1%).

Il rapporto dà uno spaccato della presenza dei residui di pesticidi negli alimenti nell'UE e degli eventuali rischi per la salute dei consumatori. Fornisce anche ai gestori del rischio informazioni importanti su cui basare le decisioni in ordine alle misure di controllo future.

Ha dichiarato Bernhard Url, direttore esecutivo dell'EFSA: "Da molti anni il rapporto coadiuva il lavoro della Commissione europea e degli Stati membri nel garantire l'uso corretto dei pesticidi in linea con la legislazione e gli obiettivi dell'UE. Una raccolta efficiente e un'analisi rigorosa di questi dati continueranno a essere di fondamentale importanza per garantire la sicurezza degli alimenti in vendita nell'Unione europea".

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