Mondo
Paura o guerra commerciale: la Polonia boicotta il cibo made in Italy
Immediata reazione dell'Ambasciata italiana a Varsavia che afferma che "qualsiasi discriminazione dei prodotti enogastronomici è priva della base scientifica e come tale è inaccettabile"
13 marzo 2020 | C. S.
La più grande rete polacca di negozi di alimentari Zabka ha annunciato che a causa dell'epidemia di coronavirus non venderà i prodotti importati dall'Italia.
Lo rendono noto i media locali precisando che si tratta di un rete di 6.000 piccoli negozi presenti in tutto il paese.
I polacchi potrebbero quindi avere difficoltà a reperire caffè, pasta, formaggi, vino e tanti altri prodotti 'made in Italy'.
L’Ambasciata d’Italia ha appreso con sorpresa e rammarico della decisione, adottata dalla catena di distribuzione “Zabka”, di sospendere la consegna dei prodotti provenienti dall’Italia nell’ambito delle misure interne adottate dall’impresa in risposta all’emergenza “Coronavirus Covid -19”.
L’emergenza in questione non può essere infatti ricondotta solamente all’Italia ma, trattandosi di una pandemia, non ha confini definiti e interessa oramai il mondo intero. In virtù di ciò, l’Ambasciata d’Italia a Varsavia ritiene che tale misura abbia carattere discriminatorio e auspica quindi che possa essere ripristinato quanta prima una situazione di piena normalità nell’approvvigionamento di prodotti italiani.
A quest’ultimo riguardo, si ritiene opportuno segnalare come l’Ente Europeo per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ritenga che non vi siano le prove che il cibo sia fonte o via di trasmissione del virus. Pertanto, ogni discriminazione verso prodotti enogastronomici è priva di fondamento scientifico e inaccettabile.
Potrebbero interessarti
Mondo
La PAC confluisce nel Fondo Unico: la Commissione non fa marcia indietro

La bozza di regolamento del prossimo Quadro finanziario pluriennale prevede la fine della PAC che confluisce nel Fondo europeo per la prosperità e la sicurezza economica, territoriale, sociale, rurale e marittima
15 luglio 2025 | 13:00
Mondo
Ritiro obbligatorio dell'olio di oliva in Spagna: le cooperative andaluse lo chiedono

Ritiro obbligatorio di una quota della produzione fino al 30 settembre 2026. La misura invocata dalle cooperative per equilibrare il mercato e mantenere la reddività del 70% dell'olivicoltura spagnola
15 luglio 2025 | 12:00
Mondo
La Grecia dell’olio di oliva: quasi la metà della produzione va in consumo nazionale

In Grecia si consuma una media di 12 litri di olio di oliva a persona all'anno. La media decennale della produzione annuale di olio d'oliva in Grecia è di 264.800 tonnellate, seconda o terza potenza oleicola mondiale
15 luglio 2025 | 10:00
Mondo
I surgelati regnano sulle tavole degli europei

Praticità, risparmio di tempo e sostenibilità spingono sempre più europei – italiani in testa – a portare in tavola prodotti surgelati, utilizzati da oltre 4 consumatori su 10 tra le 2 e le 4 volte a settimana
15 luglio 2025 | 09:00
Mondo
La Giordania dell'olio di oliva pensa di diventare pesticidi free

La Giordania vara il Mahras Olive Project, che si concentra sulla conservazione delle varietà autoctone, sul miglioramento della resistenza ai parassiti e alla siccità e sull'aumento della qualità dell'olio
14 luglio 2025 | 12:00
Mondo
Vendite di olio di oliva spagnolo a 130 mila tonnellate a giugno

Le giacenze a fine settembre di olio di oliva sono stimante in 270.000 e 300.000 tonnellate. Anche a giugno si evidenzia una stabilità nel ritmo dei volumi commercializzati rispetto agli ultimi tre mesi
14 luglio 2025 | 10:00