Mondo 08/02/2019

Dal Meeting Qualivita di Siena le basi per il futuro delle Indicazioni Geografiche d’Italia e d’Europa

Dal Meeting Qualivita di Siena le basi per il futuro  delle Indicazioni Geografiche d’Italia e d’Europa

Finalmente consapevoli che solo tutti uniti si vince, è stata evidenziata la necessità di un accordo tra Consorzi per dare peso, forza e rappresentanza al patto tra produzione e territori che le Dop rappresentano in tutta Europa.


Il Geographical Indications Kick-Off Meeting”, promosso a Siena dalla Fondazione Qualivita, insieme ad Aicig, Federdoc, OriGIn, Origen España (Spagna), Prima Foundation e Inao (Francia), ha sottolineato come il futuro delle Indicazioni Geografiche e dei Consorzi che le tutelano abbia bisogno di nuovi strumenti normativi, di un diverso patto fra produzione e territori e della la necessità di un interlocutore istituzionale unico.

La vera novità dell’appuntamento senese di Qualivita, è l’aver riunito intorno ad un unico tavolo di lavoro i vertici di oltre 50 Consorzi di tutela provenienti sia dal mondo del cibo che del vino italiano, aggiungendo la presenza  di rappresentanti istituzionali legati al mondo delle indicazioni geografiche provenienti da Francia, Spagna,  Portogallo, Giappone e Norvegia, per affrontare anche temi legati all’Europa e  sottolineare l’importanza che hanno gli accordi bilaterali per la tutela delle IG.

“Serve una strategia di sistema condivisa per lo sviluppo delle DOP IGP – ha sottolineato Marie Guittard, direttrice dell’Inao, ente pubblico responsabile del sistema francese dei marchi di qualità e origine – oggi le indicazioni geografiche in Francia rappresentano i maggiori strumenti di politica agricola alimentare e di sviluppo del territorio”.

Dai numerosi interventi di rappresentanti dei Consorzi di tutela dell’agroalimentare  presenti, fra cui Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Gorgonzola, Asiago, Pecorino Romano, Mozzarella di Bufala Campana, Prosciutto di Parma, San Daniele  e dei vertici di Consorzi del  vino come  Prosecco, Chianti e Chianti Classico, Vernaccia, Lambrusco, delle Venezie, Asti e molti altri, è emerso che il futuro delle Indicazioni Geografiche e dei Consorzi di tutela passa da un nuovo assetto normativo che consenta di rispondere meglio a consumatori e territori, e dalla costruzione di un nuovo patto tra imprese e comunità locali per arrivare ad avere non solo una strategia comune ed unitaria, ma anche un interlocutore unico a livello istituzionale, ripensando al ruolo dei Consorzi di tutela delle denominazioni. In molti hanno sottolineato la necessità di lavorare ancora di più sulla tutela internazionale, guardando al futuro attraverso sostenibilità, benessere ed etica.

L’intervento del Ministro Centinaio, che ha chiuso i lavori della mattina, ha sottolineato come in questo momento di stagnazione economica e di crisi, il solo settore a segno positivo sia quello dei comparti agroalimentare e vitivinicolo, per questo è necessario avere sempre più attenzione verso l’agricoltura e verso il sistema turistico, che sono strettamente  collegati.

La sintesi delle proposte operative diffuse a tutti gli attori del sistema delle indicazioni geografiche, si può liberamente scaricare da qui.

Inoltre si può trovare tutte le informazioni e gli approfondimenti sui temi del convegno (Foto, Video, ecc) qui

di Mauro Rosati