Mondo
Allarme in Spagna per la diminuzione delle vendite di olio d'oliva confezionato negli Stati Uniti
Le catene della Grande Distribuzione statunitense, dall'ottobre 2017 all'ottobre 2018, hanno comprato 266 mila tonnellate di olio. Un dato in flessione da due anni consecutivi che allarma gli operatori
14 novembre 2018 | T N
Cala l'acquisto di olio confezionato con marchi europei sul mercato americano dell'1,6% da ottobre 2017 a ottobre 2018, rispetto allo stesso periodo antecedente.
Il dato non sarebbe in sè così preoccupante se non si considerasse che segue un ulteriore calo dell'1,28% nei dodici mesi precedenti.
A diminuzione delle vendite si aggiunge un altro segno meno.
Le catene della Grande Distribuzione statunitense, dall'ottobre 2017 all'ottobre 2018, hanno comprato 266 mila tonnellate di olio. Un mercato molto ricco che rende particolarmente preoccupante questo calo.
Se guardiamo ai merchi notiamo poi un progressivo arretramento di quelli "italiani", come Bertolli e Filippo Berio, in mano a Deoleo (colosso anglo-iberico) e Salov (di proprietà cinese), ce sono scesi sotto al 10% di quota di mercato ciascuno, a favore di Pompeian (proprietà di Dcoop e della famiglia De Vico), che detiene ormai il 18%.
Secondo il direttore generale di Asoliva, organo di rappresentanza dell'industria olearia iberica, la diminuzione dell'export è dovuta al rialzo dei prezzi.
I principali marchi di olio negli Stati Uniti sono effettivamente diventati più costose. Come Bertolli (da 9,33 a 10,88 dollari tra il 2015 e il 2018, in media), Pompeian (da 8,06 a 8,66), il californiano COR (da 14,6 a 16), Filipo Berio (da 9,1 a 10) o le private label, il più economico (da 7,46 a 7,75 dollari).
Nonostante queste tendenze, Rafael Pico di Asoliva rimane ottimista: "gli Stati Uniti rappresentano il 50% di ciò che viene consumato nel mondo. Pertanto, non è una promessa, è una realtà. Secondo gli esperti, il consumo di questo paese può crescere del 45% nei prossimi cinque anni, passando dalle attuali 320.000 tonnellate a 460.000 tonnellate."
Potrebbero interessarti
Mondo
Il prezzo di un ettaro di oliveto in Spagna varia da 3716 a 27052 euro

Aumentano di più i prezzi degli oliveti irrigui piuttosto che in asciutto che mantengono comunque il loro valore. I prezzi più bassi nella Comunità autonoma di Aragona e quelli più alti in Andalusia
13 agosto 2025 | 12:00
Mondo
Calo della produzione di olio di oliva in Spagna del 30-40%

Le temperature estreme sostenute, superiori ai 38 gradi Celsius per diversi giorni consecutivi, rappresentano gravi tensioni termiche nell’oliveto, soprattutto nelle aziende agricole in asciutto, che non hanno irrigazione di supporto
11 agosto 2025 | 11:00
Mondo
Un nuovo gruppo di lavoro europeo per l'olio di oliva tra Italia, Spagna, Portogallo e Grecia

L'Europa deve consolidare sempre di più il proprio primato di grande produttrice ed esportatrice agroalimentare tutelando le filiere di qualità, investendo sulla sostenibilità e l'innovazione tecnologica ma ci troviamo di fronte alla "distruzione della politica agricola comune dopo 50 anni" secondo Dario Nadella, capogruppo S&D alla Commissione agricoltura del Parlamento europeo
06 agosto 2025 | 12:00 | Alberto Grimelli
Mondo
Una campagna di controllo straordinario sull'olio di oliva andaluso

L'obiettivo delle azioni è garantire una concorrenza leale e leale dai mercati e garantire la difesa dei consumatori, verificando che gli oli di oliva analizzati siano conformi alle normative applicabili per la loro commercializzazione
06 agosto 2025 | 10:00
Mondo
Il futuro dell’umanità tra le zampe degli insetti commestibili?

Tenebrio molitor e Alphitobius diaperinus (larva e verme della farina), Locusta migratoria, Acheta domesticus (grillo domestico): gli insetti commestibili sono un concentrato di nutrienti, ricchi di proteine, minerali, acidi grassi buoni (persino l’oleico, oltre il palmitico e il linoleico), vitamine come A, B12, E e fibre (la chitina dell’esoscheletro).
05 agosto 2025 | 14:00
Mondo
Una campagna da 500 mila tonnellate per le olive da tavola spagnole

Buono stato fisiologico degli oliveti e i frutti che sono generalmente a un buon grado di maturazione, con buon calibro e senza parassiti e malattie, quindi gli operatori affrontano il nuovo raccolto con un certo tono di ottimismo.
05 agosto 2025 | 13:00