Mondo
La coerenza non è il piatto forte del mondo dell'olio d'oliva
Dalla frase: “competere sul prezzo è una battaglia persa e ci porta solo a gettarci nel circolo vizioso della svalutazione”, fino all'olio extra vergine d'oliva a 3,79 euro/litro, non in offerta. Se alle parole non seguono i fatti, è tutto il settore a rimetterci
26 marzo 2018 | T N
Mentre le quotazioni all'ingrosso degli oli di oliva sono in continua discesa, nonostante la produzione mondiale sia appena sufficiente a coprire i consumi, c'è chi afferma che la banalizzazione dell'olio di oliva è una politica sbagliata.
L'affermazione è, in sé, condivisibile, peccato che poi non si dimostri nei fatti.
Deoleo, la multinazionale anglo-iberica detentrice dei marchi Carapelli, Bertolli e Sasso, ha pubblicato un lungo Report sulla situazione mondiale dell'olio d'oliva (Informe Deoleo 2017-2018). Ci sono dati e informazioni di scenario ma anche le linee aziendali e le volontà dell'azienda.
Essendo un'industria olearia di primaria importanza, tra l'altro la responsabile qualità Deoleo, Anna Cane, è anche presidente del Gruppo Oliva di Assitol, è evidente che i contenuti espressi sono particolarmente importanti.
Deoleo, nel report, critica aspramente la banalizzazione dell'olio d'oliva e tra l'altro afferma che “quando il 95% dei consumatori mondiali sono consumatori di grassi cinque volte più economici dell'olio d'oliva, competere sul prezzo è una battaglia persa e ci porta solo a gettarci nel circolo vizioso della svalutazione.” E ancora: "la cosa più preoccupante è che questo modello di marketing che domina il mercato spagnolo sta cominciando ad essere pericolosamente replicato in altri mercati che, a priori, hanno un grande potenziale per il consumo di olio d'oliva e che finora erano mercati marginali, come gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Germania e l'Olanda.” E infine: “esportare il modello dell'olio a basso prezzo e di basso valore non può che condurre a due percorsi e nessuno di essi fa ben sperare per il futuro dell'olio d'oliva spagnolo: da un lato, il protezionismo contro l'olio mediterraneo e, dall'altro, la diminuzione del consumo mondiale di olio d'oliva.”
Ovviamente le considerazioni appena espresse sono decisamente condivisibili. Quasi da standing ovation.
Purtroppo, tra il dire e il fare, c'è sempre di mezzo il mare.
3,79 euro/litro, non in offerta, è il prezzo più basso che abbiamo trovato in Grande Distribuzione oggi. E la bottiglia in questione è Il Frantolio di Carapelli.
Premesso che sappiamo che le quotazioni di extra vergine spagnolo, Il Frantolio è comunitario, sono scese anche a 2,8/2,9 euro/litro, quindi porre a scaffale a quel prezzo è teoricamente possibile senza dover necessariamente scomodare frodi o contraffazioni, è lecito chiedersi quanta coerenza vi sia tra le dichiarazioni contro la banalizzazione dell'olio di oliva, nel report, e le attività commerciali di Deoleo, in Grande Distribuzione.
Offrire un proprio prodotto al prezzo più basso del mercato non significa proprio rincorrere quella banalizzazione osteggiata, se non condannata, nel report?
Come abbiamo visto, dall'inizio della scorsa campagna olearia, si è passati dall'olio in offerta a 3,98 euro/litro fino, ad oggi, all'olio a prezzo continuativo a 3,79 euro/litro.
Se poi ascoltiamo le voci di corridoio, sia in Grande Distribuzione sia tra gli operatori del settore, scopriamo che il prezzo continuativo medio dovrebbe scendere a meno di 3,5 euro/litro entro l'estate e tornare sotto i 3 euro/litro per la fine dell'anno. Sul fronte dei mercati all'ingrosso, infatti, c'è chi giura che la volontà di un nascente cartello del mondo dell'industria e del commercio oleario sia portare le quotazioni dell'olio iberico a 2,3-2,5 euro/kg e di quello italiano a 3-3,2 euro/kg con la prossima campagna olearia.
Potrebbero interessarti
Mondo
La produzione di olio di oliva in Spagna già sfiora le 300 mila tonnellate
Nelle cisterne degli imbottigliatori solo 80 mila tonnellate di olio extravergine di oliva al 30 novembre. Le vendite sfiorano già le 100 mila tonnellate nel mese con scorte per 250 mila tonnellate, di cui 170 mila in Andalusia
12 dicembre 2025 | 10:00
Mondo
Gli olivicoltori spagnoli reclamano più controlli sull’olio di oliva tunisino
I frantoi e le aziende tunisine che esportano in Spagna dovrebbero fornire la stessa documentazione di tracciabilità richiesta agli operatori nazionali, oltre a garantire il rigoroso rispetto della legislazione spagnola
11 dicembre 2025 | 16:00
Mondo
Più controlli alle frontiere europee per garantire la sicurezza alimentare
Previsto un monitoraggio più rigoroso delle merci e dei paesi non conformi, con una frequenza dei controlli aumentata. Verrà istituita una task force UE dedicata per rendere più efficienti i controlli sulle importazioni
11 dicembre 2025 | 12:00
Mondo
L'Italia dell'olio di oliva non riesce a sfondare in Cina
Alla Spagna quasi l'88% delle importazioni di olio di oliva in Cina contro meno del 9% dell'Italia. A Pechino, Shanghai e Guangzhou, l'acquirente appartiene a un segmento socioeconomico elevato, con un interesse per i prodotti gourmet e sani
10 dicembre 2025 | 11:00
Mondo
Commissario Hansen annuncia nuovo piano europeo sulle Indicazioni Geografiche
Il nuovo piano prevederà una serie di misure e linee di investimento dedicate al sistema delle Indicazioni Geografiche, con l’obiettivo di espandere il valore economico e culturale delle IG e dare piena attuazione al Regolamento 2024/1143
09 dicembre 2025 | 16:00
Mondo
Olive oil shot: il drink con extravergine che spopola su TikTok
La nuova moda che sta dilangando sul social più giovane al mondo, TikTok, è l'olive oil shot, ovvero la moda di bere di un bicchierino di olio extravergine di oliva la mattino al digiuno. Niente alcol ma un rituale di benessere
09 dicembre 2025 | 11:00