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L'Europa avrà 577 mila tonnellate di olio di oliva per l'esportazione
Bruxelles prevede una produzione di poco inferiore a 1,9 milioni di tonnellate e uno stock di 300 mila tonnellate. In flessione l'export extra Unione europea, che tornerà ai livelli della campagna olearia 2015/16
02 novembre 2017 | T N
Dopo le buone performance di export del 2016/17 con quasi 600 mila tonnellate esportate fuori dai confini dell'Unione europea, in linea col dato del 2013/14, nel prossimo anno la Commissione prevede una riduzione degli scambi con l'estero che scenderanno a 577 mila tonnellate.
Tutto sarebbe dovuto a una lieve ripresa dei consumi all'interno dei confini europei, per 70 mila tonnellate, e una produzione da 1,9 milioni di tonnellate, ben lontana dal record di 2,483 milioni di tonnellate del 2013/14.
Le stime di Bruxelles, che si basano sulle informazioni dei singoli Stati membri, indicano dunque una ripresa della produzione dell'8,7% rispetto alla scorsa campagna olearia, con 1,9 milioni di tonnellate di produzione, a fronte dei 1,75 milioni della scorsa annata.
Gli stock si confermano molto bassi, 300 mila tonnellate al 1 ottobre e 365 mila al 1 ottobre 2018, quindi appena sufficienti a garantire la piena copertura tra una campagna e l'altra, ben lontani dal livello di sicurezza fissato in circa 500 mila tonnellate che ha caratterizzato tutte le annate precedenti tranne la 2014/15 e la scorsa campagna olearia.
Buone notizie vengono dai consumi interni, che la Commissione europea vede in ripresa, a 1,5 milioni di tonnellate, dopo il minimo storico a 1,462 milioni dello scorso anno, ben lontani dal record storico del 2013/14 quando arrivarono a 1,7 milioni di tonnellate.
La situazione di scarsa produzione europea fa prevedere a Bruxelles che le importazioni di olio di oliva verso l'Unione europea restino immutate rispetto all'anno passato, a poco più di 130 mila tonnellate, più del doppio di quanto registrato nel 2013/14 ma molto meno del record storico toccato nel 2014/15 quando arrivarono a 225 mila tonnellate.
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