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Regolare il mercato dell'olio d'oliva attraverso i prezzi

Regolare il mercato dell'olio d'oliva attraverso i prezzi

Scorte in esaurimento. L'olio d'oliva spagnolo finirà tra meno di sei mesi se continuerà il trend delle vendite di questi primi sei mesi di campagna olearia. Anche con importazioni a ritmo sostenuto difficilmente si riuscirà a soddisfare le necessità

16 aprile 2015 | T N

In Spagna si guarda all'uscita dei prossimi dati mensili di stock e di vendite con preoccupazione.

A fine marzo, secondo i numeri forniti dall'Agencia de Información y Control Alimentarios del Ministero dell'agricoltura iberico, erano a disposizione del mercato 687 mila tonnellate di olio di oliva.

La media delle vendite dei primi sei mesi della campagna olearia 2014/2015 è stata di 118 mila tonnellate.

In Spagna le giacenze, se questo trend di vendite si confermerà, si esauriranno tra meno di sei mesi, quindi abbondantemente prima dell'inizio del nuovo raccolto.

Di fronte a questo quadro, mai accaduto da molti anni a questa parte, le associazioni si interrogano su come sia possibile far fronte alle richieste.

Secondo l'associazione agricola Asaja “solo attraverso i prezzi è possibile regolare il mercato”.

Dello stesso avviso anche Luis Carlos Valero, direttore e portavoce di Bda-Jaén, afferma che "anche se questi dati sono provvisori, è sorprendente il dato delle scorte olearie.”

Nello stesso periodo dello scorso anno, le scorte erano di 1,2 milioni di tonnellate e, due anni prima, quando la produzione fu ugualmente bassa, erano di 826 mila tonnellate.

Nel mese di marzo le vendite, sia rivolte al mercato interno che all'export, sono state di 112 mila tonnellate, appena inferiori alle 118 mila che rappresentano la media degli ultimi sei mesi.

I primi segnali di una possibile carenza di prodotto nel medio termine si stanno facendo sentire, con l'aumento delle importazioni, in marzo, per 16 mila tonnellate totali.

“Anche se le importazioni dovessero continuare a ritmo sostenuto – ritiene Luis Carlos Valero – difficilmente si riuscirebbe a soddisfare le esigenze del mercato. Ci troviamo in una situazione che può avere gravi conseguenze. La mancanza di olio di questa stagione può essere regolata solo attraverso un innalzamento dei prezzi, che impedirà la carenza di prodotto sul mercato.”

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