Mondo

Troppe bugie. Anche il Giappone stringe le maglie dei controlli

E' come un'epidemia, dilagano nel mondo le notizie di truffe nel settore alimentare e nessun paese sembra esserne esente. Nel Sol Levante scoperto che i ristoranti truccavano i menu, buggerando i consumatori su qualità e origine. E ora gli importatori corrono ai ripari

13 novembre 2013 | Alberto Grimelli

E' uno scandalo che si sta allargando a macchia d'olio e che sta obbligando le autorità giapponesi a intervenire molto duramente, rafforzando la rete dei controlli.
Tutto è cominciato nella catena di hotel Hankyu Hanshin, rea di aver spacciato come di alta qualità piatti e ingredienti, invece preparati con materia prima più scadente e, spesso, di origine diversa da quella dichiarata.
Non si tratta di una caso isolato e sono coinvolti anche nomi importanti, come l'hotel Ritz - Carlton di Osaka e il Renaissance Sapporo Hotel in Hokkaido, che hanno ha recentemente ammesso di usare ingredienti molto più economici di quelli dichiarati nel menu.
Una valanga senza fine, perchè, come riportato dal Japan Times, anche il prestigioso Imperial Hotel Ltd. ha ammesso che serviva succo congelato etichettato come "fresco" presso i ristoranti a Tokyo e nel suo hotel di Osaka.
Il governo, a seguito di questi scandali, è deciso a proseguire con sempre maggiore decisione sulla strada della tracciabilità e dell'origine obbligatoria sulle etichette dei cibi, come avviene già in Europa e negli Usa. Interessante è che il Giappone vorrebbe sperimentare anche di estendere l'obbligo ai menu dei ristoranti.
Se il Giappone intenderà, come appare, seguire la strada della lotta dura alla contraffazione, è certo che lo farà con decisione e rigore e non mancano i segnali, già giunti anche nel nostro Paese.
Sono infatti arrivate, a diversi produttori che esportano in Giappone, cortesi lettere, da parte dei propri importatori che chiedono un surplus di documentazione, in particolare per quanto riguarda tracciabilità e origine, alla già nutrita richiesta di analisi e certificazioni necessarie per l'export.
E' un problema di fiducia.
I consumatori giapponesi, dopo gli scandali, sono preoccupati e chiedono maggiori garanzie che, di passaggio in passaggio, arrivano fino al mondo della produzione.
Non si tratta necessariamente di una cattiva notizia per l'Italia, almeno quella che produce bene, poiché già abituata a fornire rassicurazioni cartacee rispetto a provenienza e qualità. Chissà che i giapponesi non tengano anche in maggior conto il sistema delle Dop/Igp europeee che fornisce garanzie sul versante origine e qualità.
Una nuova legislazione alimentare, che unisce i tre precedenti pilastri legislativi, partità dal 2015 ma non si esclude anche un anticipo e, soprattutto, come già detto, un maggior coinvolgimento anche del mondo della ristorazione.
Nel frattempo stanno spopolando, in Giappone, i sondaggi, on line e non, per comprendere le richieste del consumatore. Secondo l'indagine della Gurunavi Inc. il 72,5% vuole conoscere “lìorigine del prodotto”, seguita da “contenuto calorico”, “ingredienti e informazioni nutrizionali” e “il gusto e la consistenza”.
Un'informazione molto utile se si deve realizzare un'etichetta per il Sol Levante.

Potrebbero interessarti

Mondo

L'export spagnolo di olio d'oliva: 413 mila tonnellate fuori dall'Unione europea

Tra i mercati al di fuori dell'Unione Europea dell'olio spagnolo, spiccano tra gli altri Stati Uniti, Giappone, Cina, Messico, Australia o Brasile. La commercializzazione di olio d'oliva nella stagione 2025/26 sarà di circa 1,6 milioni di tonnellate

12 novembre 2025 | 14:00

Mondo

Quasi fatta per la cucina italiana Patrimonio Unesco

Qualora il giudizio tecnico dovesse essere confermato a dicembre dal Comitato politico di New Delhi, la cucina italiana sarebbe la prima cucina al mondo ad ottenere, nel suo complesso, il riconoscimento Unesco

12 novembre 2025 | 13:00

Mondo

Le mani di Dcoop su Pompeian: così controlla il 20% dell'olio di oliva negli Stati Uniti

Il dramma della siccità colpisce duramente l'olivicoltura spagnola, causando un grave problema di volumi per rafforzare il settore oleicolo. Con l'acquisizione di Pompeian Dcoop vuole continuare a conquistare posizioni nel mercato statunitense

11 novembre 2025 | 12:00

Mondo

L'olio di oliva è il prodotto più rubato nei supermercati spagnoli

Il forte aumento del prezzo degli oli d’oliva nei due anni precedenti ha trasformato questo alimento base in un articolo di alto valore per il mercato nero. L'importo medio rubato per atto è di quasi 200 euro

10 novembre 2025 | 13:00

Mondo

La perdita di valore aggiunto dell'agricoltura europea

La metà del valore della produzione agricola dell’UE nel 2024 proveniva da colture e poco più di due quinti da animali e prodotti animali. La quota residua è arrivata dai servizi agricoli e dalle attività secondarie

10 novembre 2025 | 12:00

Mondo

Nuove varietà di olivo per il futuro della coltura a livello mondiale

Un nuovo studio, che ha il sostegno istituzionale ed economico del Consiglio provinciale di Jaen e della Caja Rural de Jaén, cerca di sviluppare varietà di olivo più redditizie, versatili e adattabili alle sfide economiche e climatiche

08 novembre 2025 | 11:00

Commenta la notizia

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati

Accedi o Registrati