Mondo

L'Italia torna alla vicepresidenza del Consiglio oleicolo internazionale dopo vent'anni

Gioco di squadra della delegazione italiana e Michele Bungaro, responsabile delle relazioni istituzionali Unaprol, prende una delle leve di comando del Coi. Alla guida dell'Advisory Committee sarà l'industriale portoghese Luis Folque

04 novembre 2013 | Alberto Grimelli

L'Italia dell'olio d'oliva torna in gioco sulla scena internazionale prendendo la vicepresidenza del Comitato Consultivo del Coi.

L'Advisory Committee del Consiglio oleicolo internazionale è di fatto la seconda gamba dell'organismo internazionale. La prima è il Consiglio degli Stati membri. Organo di raccordo è, o dovrebbe essere, il segretariato generale.

Il Comitato consultivo ha poteri di indirizzo e, in più di un'occasione nel passato, è stato determinante nel delineare la linea politica del Coi, in tema di promozione, di chimica, di tecniche.

L'Italia, dopo aver abdicato al suo ruolo guida dagli anni 1990, ne aveva assunto la presidenza con Gennaro Forcella dal 2001 al 2005. Poi, però, otto anni di silenzio e di confino, più o meno volontario.

Oggi il mondo produttivo italiano torna protagonista in seno al Coi, con la vicepresidenza dell'Advisory Committee a Michele Bungaro, responsabile delle relazioni istituzionali Unaprol.

L'altra vicepresidenza sarà affidata all'ex presidente del Comitato, il tunisino Ali Ben El Hadj M'Barek.

Alla presidenza è stato designato Luis Folque, direttore acquisti di Sovena, industria olearia che contende il primato a Sos Cuetara, e presidente della associazione degli industriali portoghesi Casa Do Azeite.

Dopo la riunione del 25 ottobre scorso che ha deciso le nomine, spetterà al Consiglio degli Stati membri che si riunirà a novembre ratificarle. Un passaggio burocratico e formale.

Il nuovo board del Comitato consultivo entrerà in carica dal 1 gennaio 2014 e fino al 31 dicembre 2015, periodo al termine del quale potrà essere rinnovato per altri due anni.

La vicepresidenza a Michele Bungaro dell'Advisory Committee, oltre a una buona notizia per il nostro Paese che così potrà essere più presente nelle stanze dei bottoni, è anche un esempio di come, facendo squadra, si possano ottenere ottimi risultati. La candidatura di Bungaro è infatti stata sostenuta, e quindi ne è uscita rafforzata, da tutta la filiera e le associazioni del mondo olivicolo-oleario italiano.

Potrebbero interessarti

Mondo

La degustazione di oli della Collezione Mondiale delle Varietà di Olivo

Nel campo sperimentale di Cordoba c’è un grande patrimonio genetico con una moltitudine di varietà, circa più di 2000, di cui 1290 accessioni che comprendono circa 775 varietà provenienti da 29 paesi

30 dicembre 2025 | 10:00

Mondo

Il vino tedesco è in una crisi senza precedenti

La quotazione all'ingrosso del vino tedesco a 0,40 - 0,60 euro al litro, mentre i costi di produzione ammontano a circa 1,20 euro al litro. E' crisi strutturale

29 dicembre 2025 | 14:00

Mondo

Aiuto allo stoccaggio privato per l'olio di oliva tunisino

Il governo di Tunisi ha annunciato un piano per lo stoccaggio temporaneo di 100-150 mila tonnellate di olio di oliva per sostenere i piccoli agricoltori e regolamentare il mercato: 300 dinari a tonnellata

29 dicembre 2025 | 12:00

Mondo

Il prezzo dell'olio di oliva greco crolla: la protesta degli olivicoltori

Le proteste agricole si moltiplicano in Chania, Messenia, Laconia ma anche Creta. Troppo bassi i prezzi dell'olio di oliva. I disordini si sono intensificati dopo lo scandalo Opekepe, relativo alla presunta deviazione degli aiuti a beneficiari non ammissibili

27 dicembre 2025 | 12:10

Mondo

Nasce l'associazione delle Donne dell'Olio di Jaen

Le Donne dell'Olio di Jaen hanno un duplice scopo: rafforzare la presenza femminile nel settore e trasformare queste professioniste in riferimenti pubblici, non solo per altre donne, ma anche per i loro colleghi maschi

23 dicembre 2025 | 15:00

Mondo

L'allarme dell'Università di Jaen sul crollo dei prezzi dell'olio d'oliva

Secondo i ricercatori di Jaen il calo dei prezzi non è giustificato dalla situazione del mercato, ma piuttosto dalla gestione delle aspettative nel settore e dalla mancanza di coordinamento dei produttori

22 dicembre 2025 | 09:00

Commenta la notizia

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati

Accedi o Registrati

Elia Pellegrino

04 novembre 2013 ore 17:34

Finalmente torniamo protagonisti ed artefici delle decisoni che ci coinvolgono. Per troppo tempo qualcun altro aveva deciso il nostro destino senza avere opportunità di replica. Complimenti Michele ed un sincero augurio di buon lavoro nella consapevolezza di quanto difficile sia il momento economico!
Elia Pellegrino

giampaolo sodano

04 novembre 2013 ore 15:40

Quella che si chiama una buona notizia. E per quanti producono e commercializzano l'extrtavergine made in italy una bellissima notizia. E per tutti quelli che, oltre a badare alle faccende proprie, si occupano e preoccupano dei destini di questo fantastico prodotto e del successo delle imprese artigiane che lo fanno, una notizia che da senso e significato alla speranza che le cose possano cambiare. AUGURI MICHELE. giampaolo sodano