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Grecia e Italia fanno squadra per la tracciabilità dell'extra vergine d'oliva
In Italia sono state certificate finora 80 diverse filiere. Complessivamente sono coinvolte oltre 3.000 aziende agricole. In Grecia hanno partecipato 3 filiere con 786 aziende
25 ottobre 2013 | C. S.
Dal 17 al 20 ottobre una delegazione di cooperative ed organizzazioni produttori (OP) della Grecia è stata in missione in Italia per rafforzare la partnership da anni avviata con il Consorzio Nazionale degli Olivicoltori (CNO). Dirigenti, produttori olivicoli, e tecnici di settore sono venuti in Italia per conoscere da vicino la realtà della nostra filiera olivicola e per concorrere a valorizzare le migliori produzioni di qualità italiana e greca. Il gruppo era costituito dai rappresentanti di 2 cooperative partners del CNO nella tracciabilità. Le cooperative greche sono quelle di Peza (con il Presidente Bakojannis e il direttore) per l’olio di oliva e quella di Mesolonghi (4 tecnici e il direttore) per le olive da mensa. Della delegazione faceva parte anche Vassilis Zampounis Direttore della edizione greca Olivenews. Con entrambe le cooperative è stato messo a punto un sistema comune di tracciabilità, condividendo le informazioni, i principi e i disciplinari tecnici. La visita ha riguardato un impianto di confezionamento delle olive che vengono importate semilavorate soprattutto dalla Grecia. La visita successiva è stata quella ad una ditta toscana di produzione di cosmetici (saponi e creme) a partire dall’olio extravergine di oliva. In un’ottica di diversificazione sono alla ricerca di attività complementari in grado di generare reddito anche se l’entità degli investimenti richiesti alla luce della situazione finanziaria crea non pochi problemi. Si è inoltre organizzato uno scambio di opinioni fra i rispettivi tecnici sugli orientamenti dell’Unione Europea, e sui punti di convergenza di Grecia ed Italia sulla politica agricola e sull’OCM olio.
"La collaborazione è possibile grazie al programma europeo di finanziamento alle organizzazioni degli operatori, previsto nella organizzazione comune di mercato, ha affermato Gennaro Sicolo, presidente del CNO. In questi anni di confronto e di attività comuni abbiamo messo a punto un sistema condiviso di tracciabilità che è stato prima sperimentato e poi testato sul campo. Tra noi produttori italiani e greci è nata una solidarietà ed una attiva volontà di realizzare iniziative che abbiano due fondamentali finalità: salvaguardare il consumatore, assicurando autenticità e qualità e valorizzare la migliore produzione oleicola dei rispettivi Paesi, ha riferito il presidente Sicolo".
" In Italia sono state certificate finora 80 diverse filiere. Complessivamente sono coinvolte oltre 3.000 aziende agricole. In Grecia hanno partecipato 3 filiere con 786 aziende. Il progetto tracciabilità del CNO oggi è in grado di documentare ogni tipo di informazione sulla produzione di Olio Extra Vergine di Oliva coinvolta e veicolare tali dati dall'oliveto, fino alla tavola del consumatore. Le nostre certificazioni prosegue Sicolo, sono riconosciute a livello internazionale e consentono agli operatori che aderiscono di accedere ai più importanti mercati anglossassoni e nord Europei ed ai più svariati canali commerciali".
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